Giro del mondo in moto in solitaria giugno 2018 - Report Uscite Solitarie o Extra Tinga

Giro del mondo in moto in solitaria

Sono in cima ad una montagna, freddo, neve, strada ghiacciata, il naso semicongelato e la mia visiera ricoperta di ghiaccio…
Si, la visiera, sono in moto. Tutt’intorno a me vedo cime di montagne piene di neve, un vento freddo che penetra dentro le ossa passando attraverso il colletto che ho aperto della mia Rally 3. E’ considerata la miglior giacca da moto turismo e la produce la BMW… sicuramente non potevano prevedere che ci sarebbe stato un pazzo che con la sua moto si sarebbe spinto fin dove si poteva salire: sulla catena dell’Himalaya…

Ma cio’ nonostante se non avessi aperto il colletto per alzare la visiera del casco, starei caldo, avvolto dal mio stesso calore …
Scendo e metto la moto sul cavalletto laterale…sono semicongelato e non passa anima viva, il sole sta scendendo velocemente e i suoi lunghi raggi non riscaldano ma accecano la vista quando guardo nella sua direzione.
Apro una delle valigie laterali Trekking della Givi…sono le migliori e le più capienti del mercato e proprio per questo devo armeggiare un bel po’ fra tutte le cose che ci ho messo dentro per riuscire a trovare ciò di cui ho bisogno… devo prendere l’occorrente per farmi un caffè caldo…fornelletto, moka, caffè, tazzina e zucchero…molto zucchero..e spero che possa servire a riscaldarmi mentre faccio mente locale e cerco di capire come mi sono cacciato in questa situazione.
E’ il 13 ottobre, il giorno del mio compleanno…mi sembra sia passato un decennio ed invece sono passati solo alcuni mesi … Sto festeggiando davanti alla mia torta con un sacco di candeline…troppe…
Se aspetto ancora il mio futuro sarà segnato per sempre e il mio desiderio più grande non sarà più realizzabile…Ogni anno che passa diventa sempre più difficile fare le cose dell’anno precedente, farle con la stessa energia, con la stessa forza, con la stessa possibilità di rialzarsi quando si cade.
Per questo, mentre i miei invitati mi cantano “Happy Birthday”

il mio pensiero si estranea, vola verso mondi lontani, verso terre e strade sconosciute….e nella mente un pensiero prepotente si insinua...voglio realizzare il sogno della mia vita:il giro del mondo in moto in solitaria!
Nasce quel giorno, il 13 ottobre, la stesura su un tovagliolino sporco di crema della torta, il tracciato di massima che farò e che verrà piano piano modificato ed ottimizzato man mano che i problemi, burocratici prima e di territorio poi, verranno a galla.
CASA SLOVENIA CROAZIA BOSNIA MONTENEGRO ALBANIA GRECIA TURCHIA IRAN PAKISTAN INDIA NEPAL BANGLADESH MYANMAR THAILANDIA MALESIA (air cargo fino da Singapore a Darwin) AUSTRALIA (air cargo da Brisbane a Los Angeles) USA CANADA ALASKA (ridiscendo per il Canada e gli Stati Uniti passando per le cascate del Niagara e scendendo per gli stati centrali fino a Miami passando per New Orleans…da Miami air cargo fino a Quito in Ecuador)ECUADOR PERU’ CHILE PATAGONIA ( poi risalgo per l’Argentina fino a Buenos Aires dove prendo l’ultimo air cargo che mi porterà a Barcellona) SPAGNA FRANCIA ITALIA
Questo il percorso definitivo dopo aver scartato la Cina per una moltitudine di problemi burocratici da affrontare senza la certezza di riuscire a risolverli.
Cerco di programmare il viaggio… da dove parto? Da un budget quotidiano economico e al tempo stesso di kilometraggio. Da quel momento comincia una ricerca spasmodica di report, testimonianze, ricerche di chi ha già intrapreso avventure simili in moto e arrivo alla conclusione che fare 300 km al giorno di media è già un obiettivo molto ambizioso, tenendo conto dei tempi morti tra voli transoceanici e soste più o meno lunghe per visitare i luoghi di interesse dei vari paesi. Otto mesi..il tempo che mi sono dato per completare “la vuelta del mundo”
Comincia da qui una serie di considerazioni per il budget…dormire, mangiare ,benzina, tagliandi,gomme, assicurazioni e varie ed eventuali…mi rendo conto che per tenere il budget ad un range accettabile dovrò portare la tenda e dormire li per la maggior parte delle notti…
Dopo aver determinato i punti essenziali, km, denaro e tempo per riuscire a completare il viaggio, voglio capire se qualche azienda è disposta ad investire qualcosa in cambio della visibilità che potrò portare. La prima che interpello è la GIVI di Brescia per due motivi: primo, perché crea degli ottimi prodotti che mi piacciono molto per le loro caratteristiche di funzionalità, estetica e robustezza e non da ultimo un ottimo rapporto qualità prezzo e la seconda perché ho avuto modo negli ultimi anni di conoscere all’interno dell’azienda due persone speciali: Mario Frati, responsabile Marketing e Alessandro Bonfardini responsabile sviluppo.
Senza dire che comunque avrei acquistato i loro prodotti per il viaggio per i motivi sopra esposti, chiedo se sono disponibili a supportarmi. La risposta è stata subito positiva ed immediata e decidiamo così che dopo il mio viaggio in Islanda avrei lasciato la moto in GIVI per la preparazione e allestimento con i loro accessori.
La seconda azienda che contatto è la concessionaria BMW Autogemelli di Bassano dove ho acquistato le ultime moto e anche qui ho trovato piena disponibilità nell’appoggiarmi con la preparazione della moto di motore gomme e abbigliamento, nonché vari pezzi di ricambio che porterò con me più per scaramanzia che perché ritenga di doverli utilizzare.
Poi sento la Continental perché fra tutte le gomme che ho usato in questi ultimi anni ho riscontrato che le ktc 70 sono le migliori gomme polifunzionali con un ottimo grip in tutte le occasioni e un alto rendimento in termini di kilometraggio. Anche qui trovo molta disponibilità grazie alla Signorina Noemi Martino Manager Continental e alla Signorina Alessandra Ongari, responsabile marketing Italia.
Finito il giro delle aziende che potevano essere interessate mi incontro in diverse occasioni con Maurizio Limonta, un amico motociclista che, grazie al suo lavoro di consulente spedizioni internazionali e alla sua esperienza di viaggi in moto in terre lontane, mi aiuta in maniera egregia a programmare le varie spedizioni della moto via Air Cargo e a richiedere tutti i documenti necessari per i vari territori che vado ad attraversare.
Ultimo ma solo in elenco e non per importanza, Matteo dell’agenzia Viaggibolgia di Trento che svolge un lavoro egregio per potermi dare tutti i visti per i vari Paesi.
I mesi passano, il giorno della partenza si avvicina e l’entusiasmo si mescola con una certa apprensione..E’ vero che al giorno d’oggi le cose sono molto più facili di cinquant’anni fa ma è anche vero che sei comunque da solo e molto spesso su strade precarie e territori brulli e deserti dove un imprevisto oppure un guasto, o una caduta diventano un grande problema e di difficile soluzione, senza contare che ti puoi trovare solo e senza mezzi di comunicazione..
L’entusiasmo e l’eccitazione prendono sempre il sopravvento sui pensieri nefasti e programmo una festa qualche giorno prima della partenza dove tutti i miei amici, conoscenti o semplici appassionati di moto o viaggi vengono a darmi un saluto o una pacca sulla spalla con un “In bocca al lupo” di buon augurio.

La partenza….

Non ho dormito tutta la notte a causa dell’agitazione, dell’eccitazione, dell’adrenalina… mi alzo e dopo essermi vestito con l’abbigliamento preparato sulla sedia la sera prima vado in garage dove mi aspetta la mia Black Queen, cosi ho soprannominato la mia compagna di avventure in cui ho riposto tutte le mie speranze per realizzare il mio sogno.
Parto e dopo qualche giorno di viaggio molto scorrevole per attraversare i vari stati Europei che mi separano dall’Asia, entro in Iran, lo attraverso vedendo siti storici splendidi e incontrando gente meravigliosa e accogliente. Dall’Iran in Pakistan dove ho la scorta militare per tutto l’attraversamento ed arrivo in India..Nuova Dheli è qualcosa di inimmaginabile…caotica, mistica, povera e opulenta al tempo stesso…e via verso il Nepal…Vedo in lontananza le alte vette dell’Himalaya in cui spicca sopra tutte l’Everest.

Sono sempre stato affascinato dai documentari di scalatori che arrivano dove pochi sono riusciti ad arrivare … decido di andare con la moto dove nessuno è mai arrivato prima ed inizio una salita in un sentiero che diventa via via più difficile.. la moto scivola, si impunta, cade..in un paio di occasioni rischio di ritornare a valle rotolando per gli strapiombi ai lati del sentiero e poi…neve, freddo, ghiaccio…mi fermo, alzo la visiera ghiacciata, mi guardo intorno e mi sembra di essere sul tetto del mondo… il paesaggio attorno a me è semplicemente incredibile:picchi pieni di neve, pareti di roccia che si innalzano verso il cielo,strapiombi impressionanti….metto la moto sul cavalletto, apro una delle GIVI laterali dove cerco l’occorrente per farmi un caffè…dopo averlo sorseggiato mi siedo appoggiando la testa alla ruota e mi assopisco…sento suonare una musica…samba pa ti..Santana…apro gli occhi e mi trovo con la testa appoggiata alla spalliera del letto e le coperte a terra, …è stato tutto un sogno…ho freddo…mi alzo mi guardo allo specchio e sorrido…il viaggio dei miei sogni è appena cominciato…con il sogno del mio viaggio…
Scendo mi preparo e mi ricordo che devo scrivere le informazioni di viaggio alla Givi per fare il wrapping delle valigie e l’allestimento dello stand Explorer…cosa scrivo? Non mi viene in mente niente….anzi mi viene in mente tutto e racconto il sogno del mio viaggio…