15835208
Inviato: 20 Giu 2017 14:57
Onestamente, non so da dove cominciare e come impostare questo report.
Strano, per uno che ha sempre una parola - generalmente NON buona! - per tutto e tutti...
Non rispetterò nemmeno la "regola" delle tre parole: voglio fare l'anarchico, per una volta.
Andrò di idee sparse e disordinate, andando completamente contro il mio modo di reportare (che brutto termine): non farò, quindi, una - noiosa, forse - cronistoria dell'accaduto ma butterò qua e là degli spunti, che nascono dai miei ricordi più vividi.
Mamma mia, che casino farsi guidare dalle emozioni... Marta, è tutta colpa tua!
Comincerò con l'iniziativa che, soprattutto nel male, ha segnato questa edizione: I MANICI CATTIVONI.
Alex ci ha messo del suo per tenere insieme il gruppetto danzerino: all'inizio, nessuno voleva starci!
Dopo essersi offeso come un bambino capriccioso (ed esser stato blandito dal sottoscritto per delle mezz'ore di fila... e non sono neanche pagato! ) a causa dell'apparente impossibilità di organizzare la prima prova, è riuscito in qualche modo a metterci tutti d'accordo.
Da lì, è cominciato il lungo ed impegnativo cammino fatto di fatica, lacrime e sudore (soprattutto quest'ultimo ) a casa-Bertran che, per ogni occasione, si trasformava in palestra di danza: ogni lunedì per un paio di mesi, serata fissa ad Asti tra pizza, birra e ballo (chiamiamolo così).
Grazie a questa iniziativa, abbiamo visto sbocciare la stella danzerina di Davide, abbiamo aiutato il Ter a fare riabilitazione come si deve, reso Fabryz - che odiava tutto questo - scaldatissimo dopo due sole prove (ci credeva da matti con le coreografie!), abbiamo vissuto spasmodicamente l'attesa per i costumi (arrivati all'ultimissimo momento dopo aver girato x tutta Italia), abbiamo riso guardandoci così agghindati per la prima volta giusto 5 minuti prima di entrare in scena... e tante altre cosette divertenti...
Siamo cresciuti? Certamente!
Siamo diversi? Certamente! SOPRATTUTTO diversi, direi!
Mi mancano queste prove? Direi di no, visto che ogni volta mi son dovuto sparare 270 km a/r GE/AT... ma quell'afrore di maschio che aleggiava in casa dopo i saluti a fine serata... non ha prezzo.
Tra un anno cosa succederà? Non lo so... ciò di cui sono sicuro è che si è già aperta la campagna-reclutamenti per l'Advent 2018: hehehe... cari... siete già stati nominati, perché non siete voi a scegliere di far parte dei Manici... sono i Manici a scegliere voi!
Proseguo con i preparativi: quest'anno tutto lo staff era agguerritissimo.
L'edizione-mazzata dello scorso anno, contraddistinta da meteo distruttivo e da quella maledetta gara ciclistica che ci ha fregato la domenica, ci aveva lasciato l'amaro in bocca.
Abbiamo fatto DI TUTTO per rendere questa edizione memorabile, lottando per avere questa data, preparandoci con attenzione e puntualità, sfruttando le capacità di ognuno per raggiungere il comune obiettivo. Direi che ce l'abbiamo fatta: non c'è stato un solo problema organizzativo durante i due giorni e mezzo di raduno e sia i preparativi del Ven che lo smontaggio della Dom sono filati lisci come l'olio.
L'Innominabile ha visto tutto ciò e ci ha premiati con un sole ed un caldo mai visti prima al MotoAdvent... tutto questo ci ha resi estremamente felici!
Soprattutto, gli amici intervenuti ci sono parsi contenti di tutto: questo è ciò che conta!
Oltre a ciò, ho visto il gruppo staff veramente affiatato ed intriso di profonda umanità: siamo amici, prima di tutto. Si è visto in molteplici occasioni in questo MotoAdvent e ne sono molto fiero, contento ed orgoglioso.
I motogiri, proprio grazie all'Innominabile, sono stati FAVOLOSI: ho avuto l'onore di staffettare il Millecurve Sab (gruppo piccolo e perfetto) e il giro-aperitivo la Dom e non avrei potuto chiedere di meglio.
Ho un'immagine fissa nella testa: il riflesso del sole sulle rocce scistose tra il Lautaret e il Lac du Chambon, cosa che ho sottolineato via interfono - affascinato - ad Alex che mi precedeva. Sembrava di guidare in mezzo all'argento puro.
Credo di aver già scritto di come sia impossibile tradurre in parole la sensazione che provo ogni volta che indosso la pettorina da staffetta... ma c'è un altro "pezzo" che non può mancare...
De profundis per la paletta. Nota triste - l'unica, direi - di questo Advent.
La mia amatissima paletta "metrosexual", realizzata in un pezzo unico solo per me da Mattia nel lontanissimo 2011 (il mio primo Advent), ha fermato decine di auto in decine di rotonde in svariati motogiri, insolentito centinaia di automobilisti francesi e non... e se n'è andata tristemente tra Torino ed Asti, mentre tornavo a casa la Dom sera.
Addio, paletta: vai, e insegna agli angeli come si cazziano gli automobilisti a Briançon!
Ci sono tanti altri momenti di cui ho immagini indelebili: la corsa nei sacchi notturna e da pieni, condita da Edo che cavalcava una papera a dondolo aizzando i concorrenti a farsi più male possibile, è un must indimenticabile.
Bellissimi anche i momenti pre-lavoro di preparazione: dalle 11:30 della mattina del Ven fino all'inizio dei preparativi, ognuno di noi vive ogni volta una sorta di "sabato del villaggio", di attesa della felicità che è essa stessa felicità. Difficile da spiegare ma semplicemente unico. Se mi chiedessero quale momento dell'Advent io preferisca, direi questo (insieme allo staffettaggio... impagabile!).
Contento di tutto, quindi: ho rivisto persone che non incontravo da tempo, conosciuto nuovi grandi motociclisti, sentito nuove e vecchie vaccate che faranno - d'ora in poi - parte del mio personale bagaglio, lavorato e giocato insieme a grandi amici, contribuito al buon risultato di una delle migliori edizioni del MotoAdvent.
E come non citare le nuove bariste del Kinka... wow!
Ringrazio TUTTI e vi aspetto al MotoAdvent 2018... e portate tanti altri amici, perché a Pragelato SI STA BENE.
Passion rides here (cit. di una che ne sa un sacco)
Ultima modifica di Bertran_de_Born il 20 Giu 2017 15:55, modificato 1 volta in totale