Copio ed incollo da altro thread il post che ho scritto mezz'ora fa..
Ho fatto nella mia vita quattro viaggi in gruppo: Portogallo in sei, Capo Nord in tre e Paesi Baschi in due. Ed anche un lungo viaggio a Strasburgo per un raduno di Lambrette
e mi sono reso conto di tanti aspetti cui magari non si pensa quando si prepara il viaggio.
Per primo la diversa resistenza fisica ed i diversi ritmi biologici dei partecipanti. Quello che si stanca subito, quello che gli fanno male i polsi dopo 4 curve, quello che si sveglia tardi, quello che non dorme mai la sera, quello che ha sempre fretta e l'altro chè è un bradipo...
Per secondo i gusti e gli interessi. Quello che non mangia il pesce, quello che odia la carne, quello che non beve la birra, quello che non gli interessa il paesaggio, quello che vuole vedere i musei, quello che fa mille foto e si ferma ogni dieci minuti, quello che fuma ad ogni pausa, quello che si fermerebbe solo per la benza....
Per terzo gli spetti economici. A diversa disponibilità corrispondono ovviamente scelte diverse su dove dormire, su cosa e dove mangiare, su come impiegare il tempo la sera nei posti che visiti...
Ogni viaggio di gruppo è un adattarsi, diventa un compromesso tra ciò che faresti ed i paletti imposti dalle volontà degli altri. Bisogna essere molto ma molto chiari prima di partire su budget, tappe, logistica, ecc.ecc. e anche questo non basta mai.
Alla fine dei conti, secondo me, inevitabilmente il viaggio di gruppo è una seppur piccola limitazione alla tua libertà individuale. Ed il sentirsi libero, sempre secondo me, è l'essenza vera, l'obiettivo ultimo di ogni viaggio in moto. Ergo per cui, da solo tutta la vita se devo viaggiare.
Il gruppo mi sta benissimo per la smanettata in montagna o per la gita di uno due giorni enogastronimica, o per andare ad un raduno. Ma un viaggio.... è altra cosa,