Caro Don Tommaso,
sono felicissimo che sarai dei nostri, quest'anno in moto, anche se era meglio con lo splendido 3 ruote.
Molti (credenti e non) ricordano ancora il momento di raccoglimento e d'emozione che ci hai regalato con la tua suggestiva benedizione in cima al Monte Botte Donato ed alcuni hanno ancora nella tasca della giacca (vero Antonella, felice moglie di Gawlino) la splendida "
preghiera del motociclista" che hai preparato per noi lo scorso anno, preghiera che - per le parole usate -abbraccia tutti noi che andiamo in moto, cattolici e non cattolici.
Da non frequentatore di Chiesa che però ha avuto qualche volta il piacere d'ascoltarti io dico sempre che se tutti i Sacerdoti fossero come te, soprattutto per l'impegno sul piano delle battaglie per i diritti civili e contro tutte le mafie, il Mondo sarebbe migliore!!!!!
Voglio condividere con gli Amici Tinga due tuoi pensieri, pubblicati sulla tua pagina facebook, che mi hanno fatto morire dal ridere:
Il primo
"Carissimo autista che porti il tuo cellulare all'orecchio sinistro mentre sei alla guida, devi saper che:
- guidi particolarmente male perché sei distratto dalla telefonata
- hai ridotto il campo visivo proprio nel lato in uso ai sorpassi
- nel caso ti sorpassi un'Honda nera guidata da un motociclista vestito di nero, molto probabilmente sono io e sto invocando la distruzione eterna al tuo apparecchio telefonico.
Amen".
Il secondo
"I signori organizzatori di motoraduni sono pregati di escludere dai percorsi Donnici la Domenica mattina, il rombo dei motori provoca la distrazione del sottoscritto durante le funzioni liturgiche e scatena la tentazione di abbreviare il rito per raggiungerli. Grazie."
A presto, Tommaso, e citandoti ancora anch'io
"penso spesso che la vita sia troppo breve per sprecarla non amando".