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I motociclisti sempre più Over 50?
13811614
13811614 Inviato: 2 Ott 2012 20:32
Oggetto: I motociclisti sempre più Over 50?
 

In questi ultimi tempi mi capita sempre più spesso, o al bar sui passi o altri percorsi tipicamente motociclistici, così come nei posteggi dei centri commerciali, di vedere che quando arriva una moto, ed il motociclista si leva il casco, di vedere capelli brizzolati o niente capelli.
In sostanza, ho l'impressione che il panorama dei motociclisti odierni sia fondamentalmente composto da nostri coetanei o quantomeno da Over40.
Sto parlando di motociclisti in senso stretto, escludendo quindi le varie tipologie di scooter e scooteroni.
Cioè ho l'impressione che di 16enni sulle 125, 18enni sulle depotenziate, 30enni sulle moto ce ne siano sempre meno.
Spero che questa sia una percezione distorta. ma è anche confortata dai dati di vendita delle moto: dubito che, con i tempi che corrono, molti trentenni possano permettersi di acquistare una R1200GS, moto largamente più venduta in Italia.
Spero di essere smentito, dato che ho la speranza che esista un nutrito ricambio alla nostra generazione, ma sono un po' scettico.

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13813106
13813106 Inviato: 3 Ott 2012 12:02
Oggetto: Re: I motociclisti sempre più Over 50?
 

Io la faccenda la percepisco in modo leggermente diverso.
E' vero che e' aumentato il numero di "over qualcosa" che scopre (o riscopre?) la moto sia come mezzo ludico che come mezzo di trasporto, ma non mi sembrano diminuiti i "giovani".
E' quindi aumentata la PERCENTUALE degli over in rapporto al parco circolante.

Quest'anno ho approfittato di un agosto particolarmente parco di precipitazioni per fare qualche giretto in moto (rigorosamente in solitaria) e di gente (giovane o meno) ne ho incontrata parecchia, di tutte le eta'.
 
13821643
13821643 Inviato: 5 Ott 2012 22:21
 

Come Lorenzo "42" non ho neanche io questa sensazione. Ma è pur vero che in tempo di crisi e più facile (anche se sempre più con sacrifici) per un Over40/50 mantenersi e gestirsi una moto a differenza di un 20/30enne che ancora sta cercando un lavoro o non ne ha uno stabile. Per esperienza diretta, conosco molti ragazzi dai 20 ai 40 anni che hanno fatto la scelta di fermare la moto nel periodo invernale perchè non ci arrivano a mantenerla per tutti i 12 mesi, ma anche chi è stato costretto a venderla, purtroppo!
 
13822867
13822867 Inviato: 6 Ott 2012 14:45
 

Anch'io ho avuto la sensazione di Apistore... che c'è un nutrito gruppo di motociclisti "duri a morire", come il sottoscritto, peraltro...

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13825680
13825680 Inviato: 7 Ott 2012 19:09
 

Che noi siamo duri a morire è un'opinione che condivido in pieno 0509_up.gif .
La mia preoccupazione è che scarseggi il ricambio.
D'altra parte oggi si è portato a casa il mondiale SBK uno a cui non manca molto per entrare nel nostro esclusivo club.

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13826644
13826644 Inviato: 8 Ott 2012 3:24
 

Vi racconto un episodio riferitomi dal mio amico Concessionario moto.

Quest'estate si presentarono in Concessionaria un padre 45/50enne con un figlio 16enne; il padre doveva acquistare una moto/scooter al figlio,

Il padre, appassionato, chiedeva al figlio se preferiva la moto o lo scooter e lo invitata a salire in sella; il figlio, con totale disinteresse, non guardava nemmeno il mezzo perchè impegnatissimo a messaggiarsi con il telefono.

Il padre insisteva ed il figlio alla fine, tra un messaggio e l'altro, senza guardare cosa avesse indicato il padre, diceva: questa (ma non l'aveva neanche vista)!!!

Ciò per dire che i giovani sono più affascinati dal mondo virtuale (telefonini, social etc.) che da quello reale!!!

E' triste, per noi abituati alle "sensazioni da contatto"ma è così!!!

E non vedo via d'uscita!!
 
13828128
13828128 Inviato: 8 Ott 2012 16:30
 

Che dire,

io alla moto ci sono tornato a 50 anni, dopo averla lasciata a 25. Perché, semplicemente perché ho voluto creare qualcosa a cui ho dato priorità, la famiglia, la posizione lavorativa, il poter seguire le figlie durante la loro crescita e tutta quella serie di problemi connessi a queste situazioni.

Oggi ci ritroviamo io e mia moglie con del tempo da poterci dedicare e che non vogliamo sprecare, a rivivere insieme momenti che avevamo dimenticato e la moto è un mezzo utile anche per questo.
Tutto qua...

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13884848
13884848 Inviato: 28 Ott 2012 13:33
 

Penso che sia abbastanza normale: un giovane pensa, terminati gli studi, a trovare un lavoro, a trovare la stabilità, possibilmente un po' di autonomia, magari a farsi una propria famiglia.
In tutto questo è normale che lo svago viene dopo: se uno (ipotesi) studia medicina (prendo questo come esempio, visto che è il mio campo di studi e so come funzionano le cose) deve tenere conto di avere una giornata super-impegnata:
- mattina tirocinio in ospedale
- pomeriggio lezioni e studio
- sera studio
- notte studio/ qualche ora di sonno

Una volta laureato, ha da specializzarsi. E la specializzazione è di un impegno così totalizzante che lascia pochissimo spazio anche agli altri interessi (che naturalmente vengono dopo); è già tanto, per dire, se riesce a farsi la fidanzata, a sposarsi e ad avere un figlio.
Anche se è vero che la scuola di specializzazione per i medici prevede la retribuzione... comunque è una retribuzione che non è quella del medico specialista ma del medico specializzando...
E poi... e poi, una volta conseguita la specializzazione, comincia a lavorare come medico specialista, possibilmente si dedicherà sia alla clinica sia alla ricerca. E quindi ciao ciao al tempo libero icon_biggrin.gif

A questo punto è ovvio che per una persona che per la testa ha solo il lavoro, se non è un lavoro così totalizzante, è molto più facile dedicare il tempo libero allo svago.
Per dire: un medico specialista che lavora in ospedale non ha il fine settimana libero, cosa che invece hanno (per fare un esempio) un manager d'impresa o un meccanico.
Quindi il discorso varia anche a seconda del tipo di mestiere che si va a svolgere.
E' vero che in media i giovani che oggi scelgono un percorso di studi lungo come medicina sono pochissimi (ma principamente perché c'è un esame di ammissione estremamente selettivo, altrimenti sarebbero MOLTI di più!), ma è altrettanto vero che anche un ragazzo che studia in una triennale le possibilità materiali di comprarsi un mezzo e di trovare il tempo per sfruttarlo sono esigue.
 
13885117
13885117 Inviato: 28 Ott 2012 15:52
 

Vado un pò controcorrente, ho notato, girando sugli altri forum del Tinga, che ci sono tantissimi giovani non tanti "over" e la cosa si rispecchia anche sulla strada. Infatti, nelle uscite, quasi sempre in solitaria, per la ragione sopracitata, ho notato tanti giovani e sempre in gruppo. Raramente trovo gruppi "esclusivi" di over, anzi, a volte ci troviamo infiltrati, come a volte mi capita, in gruppi più giovani. Certo io ho 57 anni, di cui almeno 40 su due ruote, e quindi posso sicuramente dire che un trentenne per me è un giovane.
Comunque l'importante è che la passione non ci abbandoni. 0510_saluto.gif
 
13920063
13920063 Inviato: 11 Nov 2012 20:16
 

Per lavoro ho guidato di tutto, soprattutto 2 ruote, nel caotico traffico capitolino. Poi, da congedato, sono passato da moto a scooter e viceversa. Di solito, un mezzo non mi "dura" più di 2/3 anni. Poi mi rimetto daccapo a pagare un nuovo mezzo a 2 ruote. Mia moglie non può venire meco, per problemi di salute, e guida solo la nostra auto. Oltre all'auto, nel box, c'è spazio solamente per un mezzo a 2 ruote... Credo che, nell'attuale momento di crisi, potersi permettere una moto, o uno scooter, sia un "lusso" che molti non possono più permettersi. Tant'è vero che i motoraduni e i motoincontri sono sempre meno numerosi. Non c'è sa stupirsi che molti over 50, e anche over 60, guidino 2 ruote perché (tutti noi) abbiamo già dato al lavoro, a casa, alla famiglia, allo stato e a l'europa tutta e, purtroppo, noi "over" si continua a dare, dare e dare... Io uso il mio scooter H24 x 365 gg all'anno perché: mi piace andare su 2 ruote, mi sento libero e indipendente da mia moglie (e lei da me) ma anche perché mi costa molto meno di una seconda auto (acquisto, assicurazione, tassa di possesso e manutenzione).
Morale della favola non ho grandi progetti per il futuro. Quello che ho costruito, ho costruito. Spazio ai giovani perché sono loro il futuro del Paese e dell'Europa. Io sono sempre presente e pronto a aiutare sia mia figlia che mio genero e non mi tiro di certo indietro, ma l'avvenire se lo devono costruire loro così come abbiamo fatto tutti noi "over". Scusatemi se mi sono un po dilungato. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Pippo vostro. 0509_up.gif
 
13920609
13920609 Inviato: 11 Nov 2012 23:36
 

Dico che è cambiato lo spirito!I ragazzi degli anni 50/60 cercavano l'indipendenza,la libertà,e questo voleva dire uscire da casa con due lire,viaggiare in autostop o con due ruote conoscere gente di altri posti ed equivaleva spostarsi con mezzi autonomi,chi saliva su due ruote percepiva il senso di libertà dal vento in faccia!Oggi,con la globalizzazione,grazie a internet ti puoi spostare e conoscere altra gente che vive a migliaia di km!I ragazzi di oggi hanno questo,solo cliccando su una tastiera!Per certi versi sono più avanti di noi alla stessa età!Le loro conoscenze sono più ampie!Una statistica dice che la moto,come la intendiamo noi,non è nei loro progetti!Un pò melanconico lo è!A 17/18 anni ho girato mezza europa con pochi soldi,in autostop,mi sembrava di essere padrone del mondo,eravamo in pochissimi ad essere usciti dai confini italici,facendo windsurf per 22 anni dagli anni 90in poi,ho conosciuto un sacco di ragazzini che per seguire la loro passione,con poco,trovando lavoro in loco hanno viaggiato in vari continenti,grazie ai viaggi aerei last minut!Quindi la moto come filosofia di vita nelle giovani generazioni,a parte qualche eccezione,è qualcosa di obsoleto...come noi icon_rolleyes.gif
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13921947
13921947 Inviato: 12 Nov 2012 16:09
 

Facciamo un discorso da autobus:" i ragazzi di oggi hanno tutto quindi non hanno più alcun entusiasmo". E' vero solo in parte e lo dico con l'esperienza trentennale di insegnante alle superiori. Il problema fondamentale è che oggi i ragazzi preferiscono l'aggregazione al non pensare o perlomeno a pensare meno, perché si stancano ( sò cotto pressorè, ciò er cervello che mme scoppia... ); io dicevo ai miei alunni che per loro il cervello è una periferica, per noi è l'unità centrale! Sono anche più distratti perché hanno maggiori stimoli di quanti ne avevamo noi, hanno più soldi in tasca, sono più smaliziati, ma anche più indifesi e soggetti a molti più pericoli dovuti alla complessità della società. La MOTO... ecco la moto è passione, richiede cura, entusiasmo e cervello. Non dà alcun piacere ai ragazzi la passeggiata in moto perché comunque la moto è un mezzo che si vive in modo isolato e silenzioso, a parte quando ci si ferma; anche se si viaggia in gruppo, si guida da soli e il cervello è concentrato. Ai giovani piace di più lo scooter perché lo vivono come mezzo di spostamento per andare nei loro posti a fare le loro cose ed a vivere le loro esperienze e lì saremmo noi ad essere non entusiasti ( almeno io ). Questo lungo discorso (mi scuso ) vale per la maggioranza dei ragazzi molto giovani, poi la vita ti cambia e ti doma, ma le priorità restano ancorate a quelle giovanili e oggi la moto non è fra le priorità di molti giovani; non tutti per fortuna!
 
13925814
13925814 Inviato: 13 Nov 2012 22:13
 

In buona sostanza la penso come "42".
Ho avuto modo si partecipare, in questi ultimi anni, alle uscite del fine settimana organizzate qui sul Tinga.
Sono quelle gite che stanno sempre sul confine tra la gita e la sparata sul passo alpino o appenninico di turno.
Posso dire che di vecchietti, oltre al sottoscritto, ne ho visti ben pochi.
Forse la media è più spostata sui 35-40 ma di giovani ce ne sono parecchi ed alcuni vanno anche molto forte.
Le nostre valutazioni sono in genere riferite al tipo di ambiente che si frequenta, come il caso che ho citato prima.
E' probabile che frequentando gruppi più improntati al turismo la distribuzione anagrafica cambi radicalmente per cui è difficile farsi un'idea precisa.
Certo rispetto al passato, nel panorama motoclistico italiano, la quota degli over è, per ovvi motivi, aumentata; chi era appasionato da giovane e per varie ragioni ha dovuto interrompere, con migliori possibilità economiche ci riproverà e chi non ha mai smesso continua.
 
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