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Devo comprare la moto! Ghezzi Brian [che ne pensate?]
823426
823426 Inviato: 6 Nov 2006 19:26
 



Io potendo la prenderei subito.
Una moto di culto.
Un pezzo da collezione, da usare coi guanti.
Mi ha detto un meccanico guzzista che sono gioielli ma occorre averne cura.

Magari da usare tutti i giorni no...
 
823661
823661 Inviato: 6 Nov 2006 20:04
 

si paga molto l'estetica molto accattivante, ma come motore penso è un po' scarsino come potenza max (87cv)
però è sicuramente unica e fa un figurone.
costo 18800 eurini...
 
823672
823672 Inviato: 6 Nov 2006 20:06
 

Zealot87 ha scritto:
sicarius ha scritto:
Gran bella moto...dal vivo non l'ho mai vista...l'ho vista solo in un film!

Visto il prezzo non è una cosa che si possono permettere tutti!


Notare che non ha detto VOLUTAMENTE che il film era 3 metri sopra il cielo per la vergogna e le conesguenti prese in giro che sarebbero scattate.
Ce lo vedo sicarius con il pop corn,abbracciato alla sua dolce metà nella scena finale a piangere(lui perchè uno sfigato tamarro ha la furia,la ragazza per la storia strappalacrime)



icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif che mercoledì di film icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif non offendere la razza tammarra.....quello li le è un gran cugliun
 
823747
823747 Inviato: 6 Nov 2006 20:22
 

La Ghezzi-Brian Fionda ti riporta agli Anni '70, quando le cafe-racer facevano bella mostra di sé fuori dai locali. Come da tradizione, la sella è rigorosamente monoposto, alta e ha un'imbottitura dura che aiuta il pilota a "sentire" meglio la moto. La posizione di guida è obbligata, perché il rialzo posteriore del sellino costringe a stare vicino al serbatoio. L'impugnatura del manubrio è lontana, oltre che bassa, spiovente e chiusa, per cui la schiena si trova a essere inclinata e il suo peso grava totalmente su avambracci e polsi. Le pedane sono correttamente arretrate, ma piuttosto basse, di conseguenza le gambe restano rilassate e le ginocchia troppo distese. Un appunto: con il busto così vicino al manubrio, le pedaline dovrebbero essere più alte.

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In puro stile Anni '70 e assolutamente minimalista, il quadro strumenti è costituito unicamente dal contagiri analogico rotondo, con un grintoso quadrante bianco. Del tutto assenti le spie, riserva compresa. Abbastanza funzionali i blocchetti elettrici, anche se, su quello di sinistra, la posizione dei pulsanti delle frecce e del clacson è invertita rispetto al solito. La regolazione della distanza dalla manopola è presente su entrambe le leve (freno e frizione), come sulle più moderne sportive.
Non occorre molto sforzo per muovere la Fionda a motore spento, perché la moto è veramente leggera. L'angolo di sterzo, però, è ridottissimo e bisogna fare innumerevoli manovre per svoltare negli spazi ristretti: tra l'altro, quando il manubrio è girato tutto da una parte, il palmo della mano viene a trovarsi chiuso tra la manopola e il serbatoio (se poi si tratta della destra, diventa anche difficile usare il gas). La stampella laterale (il cavalletto centrale non è previsto), è facile da estrarre ma difficile da ritrarre: la sua distanza dalla sella e la mancanza della leva di ritrazione obbligano il motociclista a protendersi quanto più è possibile con il piede. I retrovisori offrono un buon campo visivo, ma quando il motore è acceso vibrano un po'. Molto efficace l'avvisatore acustico. Peccato che questa muscolosa sportiva non abbia spazio per i piccoli oggetti: anche i documenti della moto vanno tenuti addosso. Altro appunto: la mancanza della spia della riserva, del rubinetto della benzina e del contachilometri rende difficile valutare l'autonomia residua.
E passiamo ora al propulsore. Il bicilindrico a V di 90° trasversale di 1064 cc, è l'ormai noto V11 di Casa Guzzi: alimentato a iniezione elettronica, ha teste a 2 valvole e raffreddamento ad aria. Nel caso della Ghezzi-Brian, però, si è lavorato sulla mappatura della centralina elettronica per migliorarne le prestazioni: il motore di Mandello è quindi più aggressivo. Il V11 si avvia prontamente con il classico scuotimento di tutto il mezzo, tipico dei due cilindri Guzzi. E, particolare di queste moto, a ogni colpo di gas la Fionda tende a inclinarsi a destra a causa della coppia di trascinamento del propulsore. Una volta acceso, il V11 ha un minimo leggermente zoppicante, intorno ai 1100 giri/minuto. Diversamente da quelli giapponesi, a volte perfetti sino alla noia, il due cilindri di Mandello sembra avere vita propria. Il suono dello scarico è decisamente pieno e grintoso, la rumorosità meccanica elevata, soprattutto a causa del cardano e della frizione: questa, stranamente, sferraglia quando la leva è tirata, esattamente al contrario dei motori Ducati. Ovviamente, non ci si devono aspettare prestazioni esasperate: la potenza è ben inferiore a quella dei quadricilindrici di pari cilindrata. Le accelerazioni sono vivaci ma non brucianti.


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In compenso, l'erogazione è molto lineare: la spinta cresce progressivamente superati i 2200 giri/minuto, regime oltre il quale si può aprire il gas a fondo senza incertezze del motore. La scalata dell'ago del contagiri verso la zona rossa è interrotta a "quota 8000" dall'intervento del limitatore: ma è preferibile cambiare marcia intorno ai 7000, perchè oltre i giri aumentano con molta meno verve. Il propulsore non entusiasma per l'allungo, ma la spaziatura delle marce gli permette comunque di avere un certo respiro nell'andatura. Le riprese conquistano senza riserve: la notevole coppia massima a bassissimo numero di giri dà molto carattere a questo bicilindrico. C'è veramente gusto a utilizzare i regimi medio-bassi, quelli che più si usano in strada. E raggiunto il punto centrale del contagiri basta aprire il gas per schizzare in avanti. Non occorre usare molto le marce: se il percorso lo permette, si può inserire la terza o la quarta e guidare semplicemente "giocando" con l'acceleratore. Quanto al cambio, è la parte della moto che ci piace meno (questi dispositivi marchiati Guzzi hanno bisogno di almeno 2000 chilometri per funzionare al meglio e l'esemplare della prova ne ha solo poche centinaia all'attivo): ogni cambio marcia è molto laborioso e difficoltoso (la tendenza a "fare scalino" ne limita inoltre la precisione), gli innesti sono lenti, rumorosi e vanno anticipati da un paio di decisi colpi di acceleratore. La corsa della leva è poi piuttosto lunga e bisogna accompagnarla sino in fondo per non incappare in sfollate. La frizione, dal canto suo, è pastosa negli attacchi, ma la leva è veramente dura da azionare e quando si guida nel traffico la mano si stanca molto presto. Il cardano, invece, svolge un lavoro egregio: morbido nel trasmettere il moto, non strappa e non s'impunta nemmeno se si usa l'acceleratore oppure il cambio con decisione. Con un minimo di gas al rilascio della frizione, anche le scalate più violente vengono "digerite" dalla trasmissione senza drammi.
Su strada, la Fionda è coinvolgente e assicura una montagna di emozioni. E' una moto che richiede una condotta aggressiva e decisa, ma ripaga con sensazioni uniche. Certo, non è una bicilindrica da passeggio: il divertimento arriva con le andature vivaci, che richiedono però impegno fisico e azioni energiche sul manubrio. Si tratta di un mezzo prettamente sportivo, che soffre lontano dai "suoi" percorsi: le strade tutte curve. La Fionda non ama la città: ha poco sterzo, sospensioni rigide, frizione dura e cambio capriccioso. Questa Ghezzi-Brian è dedicata ha chi in moto ci sa andare davvero.

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Forte di una ciclistica a dir poco rigorosa, scende in piega rapidamente e si arresta come per incanto all'inclinazione ideale. Sullo stretto, bisogna usare un piccolo accorgimento per esaltare le doti del telaio. Se si entra infatti in curva con un po' di motore, è leggermente dura da inclinare avvicinandosi all'angolo massimo di piega: in questo caso basta lasciarla scorrere in mezzo alla svolta a gas chiuso e diventa subito docile agli ordini del pilota. La stabilità è eccellente: è raro guidare una moto con questo assetto. Per forza, la forcella Marzocchi e il monoammortizzatore Öhlins sono sospensioni da competizione, rigide e coordinate tra loro: riassorbono in un batter d'occhio qualsiasi imperfezione del fondo stradale e mantengono la Fionda come su una rotaia, sul rettilineo e in piega. Altro punto di forza della moto è la neutralità di comportamento: in uscita di curva la bicilindrica non allarga rispetto alla traiettoria impostata. L'agilità è molto buona, anche grazie alla leggerezza del mezzo: se le pedane fossero un po' più alte per sfruttare meglio la spinta dei piedi, la maneggevolezza sarebbe di prim'ordine. Ottime le doti di inclinazione: con la Fionda si può piegare a volontà senza che si corra il rischio di toccare l'asfalto con le pedane o altre parti della moto.
Per quanto riguarda i freni, la cafe-racer lombarda merita la lode. L'impianto anteriore è decisamente racing: due dischi di grande diametro, pinze a 4 pistoncini e 4 pastiglie con attacco radiale, pompa freno radiale. E' naturale che la frenata davanti sia potentissima, immediata e modulabile: in più, è sufficiente la forza di un solo dito per ottenere spazi d'arresto davvero ridotti. Il disco posteriore "wave", dal caratteristico profilo a onda (da qui il nome) non è da meno e si blocca solo quando lo decide il pilota. Inoltre, la poderosa forcella Marzocchi limita moltissimo il trasferimento di carico sull'anteriore: così l'assetto è stabile anche nelle staccate più cattive.
Anche gli pneumatici Dunlop D208 di primo equipaggiamento soddisfano su tutti i fronti: si scaldano facilmente, offrono un ottimo appoggio e grip anche al massimo della piega, tengono bene sul bagnato e ti avvisano per tempo nelle condizioni di aderenza limite.


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Infine il comfort. La naked Ghezzi-Brian è una sportiva senza compromessi, quindi non è una moto comoda. La posizione al manubrio affatica presto i polsi e gli avambracci se si guida rilassati, le ginocchia urtano i coperchi delle punterie quando si affrontano buche profonde, le vibrazioni ad alti regimi sono davvero fastidiose, le sospensioni trasmettono al pilota ogni malformazione stradale e i cilindri riscaldano molto le gambe durante le soste ai semafori. L'aerodinamica, invece, è una bella sorpresa: le forme complesse del serbatoio riparano cosce e ginocchia dal vento, mentre il piccolo cupolino protegge dall'aria la parte centrale del busto e quasi tutto il casco anche in velocità.
 
824810
824810 Inviato: 6 Nov 2006 23:51
 

...la voglio!!!
ma quindi xerox tu l'hai provata!!??uffa qui da me sn una rarità le guzzi...figuriamoci una ghezzi!!vorrei tr vederla...
 
825476
825476 Inviato: 7 Nov 2006 11:21
 

allora è vero ke kn kuel prezzo c kompri le + blasonate delle supersportive...o anke altri tipi d moto ai vertici della kategoria...ma se t piace...beh l'amore è amore icon_lol.gif al kuor nn s komanda!e cmq è 1 gran bella moto!farai 1 figurone! icon_wink.gif e kn un motore da 90 cv...x il suo peso...peserà sui 180 kg...e kn la ciclistika sopraffine ke s ritrova...beh c'è da divertirsi ! icon_wink.gif anke se io komprerei una bella f4...o una 998... o se t piacciono le naked..un brutale...o una tnt titanium...o una db6 delirio...0510_mina.gif 0510_mina.gif 0510_mina.gif
 
840395
840395 Inviato: 11 Nov 2006 11:18
Oggetto: Re: Devo comprare la moto! Ghezzi Brian [che ne pensate?]
 

Dek ha scritto:
salve a tutti vorrei comprare la mia prima moto ho visto un pò e quella ke mi piace piu di tutte è senza dubbio la ghezzi brian furia!potrei sapere i vostri commenti!grazie


E' un sogno, e' la moto di tutte le moto.

Se solo avessi i soldi da buttare......ma mi tocca tornare a terra e capire che o sei appassionato da morire, che riesci ad apprezzare per un lato soltanto non estetico la moto...allora hai speso bene i soldi.....con sono soltanto soldi buttati...per questo rimango con una monster che mi da soltanto problemi icon_lol.gif ma ho 17 mila euro in piu' icon_lol.gif
 
841029
841029 Inviato: 11 Nov 2006 14:51
 

PRENDILA!!!!!!!!!!!!!!!!! Se poi non ti piace la furia facciamo volentieri cambio. E per il change al massimo ti posso offrie una pizza con birra da 5 litri icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif 0509_campione.gif
 
842903
842903 Inviato: 12 Nov 2006 12:48
 

Se te lo puoi permettere,fatti una Fionda!!!
 
844379
844379 Inviato: 12 Nov 2006 19:47
 

bellissima spero per te pero' che tu mastichi un po' di meccanica visto che il motore gguzzi ha bisogno di cure amorevoli particolari.sono appassionato di guzzi da tanti anni e avendo molti amici guzzisti li sento spesso parlare dei loro gioielli.affidati ad un meccanico con le palle.se sei in lombardia vai ovviamente a mandello dove c'e' il mitico agostini e' il migliore.li lavora anche scola vero guru del bicilindrico italiano......
 
844435
844435 Inviato: 12 Nov 2006 19:55
 

Certo che Dek, da un SH con GT70dove volevi montare uno scarico sito ad una Ghezzi Brian Furia ci passa un po' di differenza!!! icon_lol.gif
 
844530
844530 Inviato: 12 Nov 2006 20:15
 

Veramente una moto accattivante con anche pezzi di ottima qualità, peccato per la potenza ridotta (ultimamente la Moto Guzzi non mi convince con le sue produzioni, il motore è della Guzzi).Mi sa che la manutenzione sarà un pò dispendiosa!
 
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