gavapanter ha scritto:
Mi ricordo quando mi dicesti di averne fatto un pezzo, eri felicissimo e mentre mi raccontavi i particolari , guasi urlando, mi trasmettesti tanta voglia di farla , anche a me.
Chissa che la scelta del v- strom poi non sia stata influenzata da quei tuoi racconti.
Fatto stà che l'abbiamo fatta..e con noi altri amci.
e credo anche che la rifaremo
Dal timore alla felicità
Ecco ci siamo....l'asfalto finisce e le moto che ho davanti quasi spariscono dentro ad una nuvola bianca, sono i primi metri di sterro, non è una sensazione completamente nuova ma tutte le volte riesce a stupirmi , mi incute timore e reverenza allo stesso tempo.
Chissà cos'è che ci spinge a queste prove?
Sarà la ricerca di un limite da superare, la voglia di situazione difficile o semplicemente il piacere del rischio. Certo è che i primi tratti me li faccio a chiappe strette, indeciso se maledire o benedire l'istante in cui mi è balenata l'idea. Spero che non succeda niente, ne a me, ne ai miei compagni, mi terrorizza l'idea di una caduta in mezzo al nulla, dove magari i cellulari sono inutili.
Poi piano piano, dopo qualche chilometro di assaggio.... gradualmente la sensibilità aumenta , le percezioni si espandono , capisco che usando con delicatezza , gas , freni e frizione posso trovare equilibrio tra me, al moto e la terra.
Le seghe mentali di cui prima non spariscono del tutto, restano latenti e agiscono come un limitatore di giri ficcato direttamente nel cervello che mi richiama all'ordine ogni qualvolta la lancetta si avvicina alla zona rossa.. ma ma allo stesso tempo sento di poter fare cose che poche ore prima neanche immaginavo.
Istinto, capacità, coraggio o incoscienza non lo so dire, ma posso dire di gustarmi questo secondo atto con tutti i sensi che ho a disposizione, compreso il gusto della polvere sulla lingua.
L'apoteosi... poi...è quando mi rilasso e mi godo i panorami a 70 km orari....lasciando che le ruote mordano dolcemente la strada bianca. Quando in uscita dalla curva apro e intraverso con parsimonia godendo come un tapiro.
Ci sono professionisti dell'off road che riderebbero sentendomi raccontare di questa mia esperienza, ma è anche vero che con rispetto e timore ho superato un mio limite, ho imparato qualcosa ....e questo a me basta per farmi felice....