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Inviato: 22 Apr 2012 19:05
Oggetto: Motociclismo, KTM e BMW
Mi scuso per esordire su questo forum con un post tanto lungo. Ma, almeno in questa sezione più focalizzata, mi fa piacere condividere con voi alcuni pensieri che ho messo giù in una lettera da me inviata al direttore di Motociclismo. Perché l'ho fatto? La risposta è nella lettera, che riporto integralmente. Spero di non offendere la sensibilità di nessuno, ma il tema che pongo, al di là delle marche interessate, mi pare rilevante.
Grazie a tutti per la vostra pazienza.
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Cari Signori,
La spinta per scrivere questa lettera è venuta da un’osservazione fatta da un mio amico, BMWista di lungo corso, rispetto alla Comparativa Maxienduro 2012: “Hanno fatto vincere di nuovo la GS? Maddai! E’ ridicolo!”. E, in effetti, lo è. Leggere che “abbiamo una regina” mi ha fatto veramente arrabbiare: come si può affermare una cosa del genere, a fronte di una concorrenza mai tanto ampia e ben fatta. E, soprattutto, che senso ha affermarlo? A chi giova? Francamente, mai avrei pensato di arrivare al punto di smettere di leggere la rivista, ma, ormai, ci sono assai vicino. Per lavoro, vivo immerso nel business e capisco le ragioni degli inserzionisti, ma questo tipo di atteggiamento è troppo anche per me, che su Motociclismo sono arrivato a mettere la mia faccia, quando lavoravo in Lloyd Adriatico, mettendo in moto l’avventura del Club Amici di Motociclismo.
Leggo Motociclismo da più di 30 anni. Tutto quello che so sulle moto l’ho imparato leggendo questa rivista e tramite essa ho scelto tutte le moto da me possedute, incluse la 990 SMT e 990 Adventure che ho adesso. Però, negli ultimi 4-5 anni, la rivista ha decisamente perso credibilità e obiettività, sia ai miei occhi, sia a quelli di tanti altri: su blog e social media è diventato ormai un refrain. E, devo dirlo, ciò è quasi esclusivamente dovuto all’atteggiamento poco equilibrato nei confronti della BMW. La cosa va avanti da un po’. Me ne ero accorto già ai tempi in cui avevo la mia FJR 1300, che non veniva neanche provata, né citata, come possibile alternativa al R-RT, fattore che io ritengo abbia avuto un effetto non trascurabile sulle fortune commerciali di un modello che, al contrario, negli altri paesi europei era sufficientemente diffuso da entrare a fare parte del parco veicoli di parecchi corpi di polizia, sostituendo la R-RT stessa. Oltre a essere molto apprezzata dalla stampa specialistica.
Per essere sicuro di non dare giudizi sulla base di impressioni momentanee, ho riletto tutti gli articoli/post che interessavano la 1200 GS e almeno una delle due moto che conosco meglio: KTM 990 Adventure, con la quale ho percorso tutta la Patagonia in fuoristrada, più il Nordamerica da New York a San Francisco; KTM 990 SMT, che uso abitualmente in città, per gite e con la quale ho viaggiato per l’Irlanda. Ho fatto due cose: 1) ho letto i giudizi su queste tre moto, dai blog e siti che frequento; 2) ho ripercorso la storia di tutte le vostre prove comparative, dal 2003 in poi. Ho, quindi, cercato di rimanere aderente a fatti. E, vi confesso, il quadro è per certi versi sconfortante.
Partiamo dai blog. Neanche i GSisti più sfegatati, parlano della loro moto come voi. Anzi, se ne trovano di post che fanno riferimento ai problemi di affidabilità della moto. O alla scarsa propensione al fuoristrada. O a un rapporto prezzo/qualità francamente sballato. E mi riferisco a commenti di possessori attuali o recenti. Peraltro, questi giudizi corrispondono, quasi alla lettera, con quelli (disponibili anche su Youtube) di riviste anglosassoni (MCN e Cycle World) i quali classificano la GS tra le “buone moto da strada”, posizionando la SuperTénéré a metà tra la LC8 Adv e la GS stessa per attitudine a essere una moto a 360°. Rimarchevole è il tono sempre estremamente equilibrato e fattuale di queste comparative, che si chiudono senza “regine”. Vi risparmio l’imbarazzo di dovere sentire quanto diverso, e ben più lusinghiero, sia il giudizio dato da altre riviste europee su (belle) moto come la nuova Triumph Explorer, o la Honda Crosstourer, o la Kawasaki Versys. Non mi dilungo su SMT e Adventure, perché quelle moto sono veramente molto ben considerate e, leggendo di loro su riviste diverse da Motociclismo, si rischia di rimanere confusi. Se, poi, andate sulla pagina Wikipedia dedicata alla GS, troverete un capitolo specifico, con tanto di link al database dei richiami dei veicoli del Regno Unito, con la documentazione puntuale dei problemi di affidabilità. Naturalmente, a richiesta, vi fornirò tutti i link che ho citato, così che ve ne possiate fare un’idea da voi.
Passiamo alle vostre prove. Qui, dal 2003 in poi, si nota una decisa “virata” in favore della BMW e, soprattutto, una fastidiosa tendenza a toni degni di una brochure di marketing. Si passa da articoli con toni fattuali e tutto sommato equilibrati, a pezzi che parlano della GS come se fosse l’unica vera moto in commercio e tutte le altre “comprimarie” che sono “quasi giuste”, ma tutto sommato non all’altezza. E, anche quando vi sforzate di dare una reale chance a una (bella) moto come la SuperTénéré, con un buon articolo (quelli di Motociclismo di una volta, fattuali ed equilibrati), nello stesso fascicolo compare lo speciale per i 30 anni della GS: una bella coincidenza. Ma, passiamo ai fatti.
• Luglio 2004; Maxi Comparativa 9 Superenduro a confronto (Marco Marini). Un articolo “alla Motociclismo”, con giudizi equilibrati e fattuali. Vi allego alcuni esempi: “La derivazione fuoristradistica (della KTM) non compromette il livello delle finiture che invece appaiono curate e trasmettono un senso di qualità e robustezza a livello della BMW”; “A livello di vibrazioni l’unica veramente fastidiosa è la KTM (manubrio, pedane e serbatoio)…anche se dalla GS ci saremmo aspettati un isolamento migliore soprattutto sul manubrio”; “(per la KTM) Gli ingressi in curva sono più lenti, ma anche estremamente progressivi. La sensazione di appoggio…è leggermente inferiore. Però si “sente” la moto, si percepisce il livello di aderenza…Ci si diverte un mondo e ci si sente sicuri”. Seguono commenti positivi sulle doti di guida della GS e la prova si chiude senza “regine”.
• Giugno 2006; Comparativa Enduro Bicilindriche (Nicolò Codognola). Un altro articolo “alla Motociclismo”. Vi allego alcuni esempi: “BMW R1200GS e KTM 990 Adventure si contendono lo scettro di moto a 360°…l’austriaca ha mostrato di essere una moto eccellente e una degna avversaria della tedesca…(con una) non minore attitudine a macinare chilometri in autostrada rispetto alla BMW…(e) …un buon riparo aerodinamico…anche ad andature elevate…(che) lascia scoperte solo in parte le spalle del pilota…”; “(Nella didascalia) Entrambi offrono un ottimo riparo aerodinamico anche ad andature elevate”; “La protezione della GS è superiore, ma non di molto…In sella, il confort della bavarese è ormai noto…Anche su questo fronte KTM stupisce in positivo: la sella…è comoda anche sulle lunghe percorrenze…Le vibrazioni ci sono, ma non danno eccessivo fastidio”; (Sulle strade secondarie) La R1200 GS viaggia “sui binari”…Una volta impostata la traiettoria, la moto segue senza batter ciglio…La precisione direzionale di entrambe però è encomiabile. Addirittura, la ruota anteriore da 21”…sembra essere il perfetto connubbio tra maneggevolezza e stabilità”; “In caso di caduta, anche banale, magari a bassa velocità, con la R1200 GS si rischi di rimanere a piedi…l’austriaca sfodera…la razionalità…di una carena che protegge le parti vitali del motore e della strumentazione”; “la frenata è molto diversa…Ricordiano subito che quella BMW è servoassistita, il che rende quasi inesistente il freno a motore spento…KTM si guadagna quasi la lode anche in questo frangente…a fronte di una potenza frenante adeguata e di un’eccellente modulabilità, la corsa della leva è piuttosto lunga”; “…ma se lo sterratone o la strada di terra battuta rappresenta il limite massimo della GS, con la 990 Adventure ci si può addentrare in terreni più accidentati senza il patema d’animo di non poterne uscire”; “(Il Motore di) entrambi, ad ogni apertura del gas risponde con una spinta vigorosa, ma con la 990 è più veemente e immediata”; “(In montagna) alla R1200 GS è toccato il ruolo di inseguitrice, penalizzata da una mole maggiore e da una leggerezza ciclistica inferiore a quella della 990 Adventure; “I consumi sono molto simili e non esagerati…” (Vostri dati sul consumo rilevati in prova: Urbano 14,9 vs. 14,6; Massimo 10,2 vs. 10,0); “Questo confronto testa a testa vede primeggiare BMW nei lunghi viaggi…ma KTM primeggia nella guida aggressiva…in virtù di un motore esagerato…e delle doti ciclistiche…”. E, ancora, niente “regina”.
• Luglio 2007; Super Enduro: Le migliori per viaggiare (Marco Marini). Comincia un po’ la “deriva BMW”, ma siamo ancor in pieno “stile Motociclismo”. Qui, basta un solo esempio, per farsi capire: ”Sapete chi ha vinto? Se volete un nome, eccone due: KTM E BMW. La prima perché è davvero completa, grazie alle ottime doti off-road e al grande divertimento che regala su strada. Ma, se il fuoristrada non vi interessa granché, potete puntare sulla BMW”. Certo, invece di dire pro e contro di ognuna, si comincia a suggerire che, se proprio si vuole una moto enduro da strada, l’unica è comprare BMW. Siamo ancora nel campo delle cose dette in modo indiretto: non si evidenziano i pregi di tante belle moto e si eleggono due regine, di cui solo una utile, in fondo.
• Marzo 2009; Dr. Jekyll & Mrs. Slide (Fabio Meloni). Questa, la includo perché, a fronte della prova Comparativa Maxienduro 2012, fa realmente riflettere su se, quando parlate della SMT, abbiate provato la stessa moto. Anche qui, bastano solo due esempi: “(quote ciclistica e qualità sospensioni che)…si traducono in una SMT che consente di affrontare i curvoni a velocità sostenuta, potendo contare sempre su un avantreno rigoroso”; “…la sua ciclistica. Efficacissima nello stretto…e rigorosa sul veloce, può contare su sospensioni con una taratura semplicemente perfetta…stupiscono sullo sconnesso, dove entrambe…le unità dimostrano un’idraulica raffinata…”. Questa è la stessa moto che, nel tragitto verso la Sardegna, per la prova 2012, ha avuto problemi di stabilità. Riprenderò il tema più sotto.
• Agosto 2009; Com’è dura l’avventura (Ago Belfrutto). Il tono generale dell’articolo è sbilanciato, ma Belfrutto fa un onesto tentativo di presentare un quadro veritiero. Certo, pare che con la BMW Adventure si possa fare in fuoristrada le stesse cose che sono possibili (o almeno così pareva, dai precedenti articoli) solo con la KTM Adventure. Di nuovo, alcuni esempi: “(articoli)…dando retta ai quali sembrerebbe che oggi, per fare un lungo viaggio, l’unica moto degna sia la BMW GS Adventure. E’ un monopolio perfino irritante…”; “KTM…è una enduro…sia pure obesa. Ma…negli ultimi anni, tutte le volte che facciamo una comparativa maxienduro, troviamo che sia lei la più divertente su asfalto…”; “Come in tutti i viaggi con moto cariche e tassellate…in rettilineo serpeggiano (la Guzzi in modo impressionante, la KTM meno di tutte)…”; “…le vibrazioni già presenti su tutte e tre (meno sulla BMW)…”; “Quella che ci è piaciuta di più nel misto è la KTM…una moto in cui la ruota da 21” non dà alcun fastidio…e’ la più stabile e lineare a scendere in piega…”; “Nelle escursioni…per maxienduro…è facile vedere…(le) GS Adventure finire a terra…non la si sente (di avantreno)…”; “…la BMW e la KTM rendono al meglio in mano a piloti esperti…”. Insomma, non siamo ancora alle chiare cadute di stile degli ultimi articoli, ma sicuramente si è fatto uno sforzo di presentare un quadro equilibrato delle prestazioni di queste tre moto. Lodevole la mancanza di una “regina”.
• Giugno 2011; Destinazione Paradiso (Federico Aliverti). Francamente, qui siamo già a una deriva poetica che, anche nella mera rappresentazione degli esiti della prova, pare poco credibile. Vi allego degli esempi che, rispetto a quelli di prima, danno un’idea più precisa: “…in fuoristrada…le più apprezzate…Ténéré…Adventure…F 800 GS…Fa forse meglio la KTM…sugli sterratoni è un portento…”; “Ci sono cose difficili da spiegare, quando si guida una BMW…pesa due quintali e mezzo…ha un Telelever adatto a tutto fuorché a filtrare le asperità…il suo boxer spancia facilmente…eppure ha convinto tutti anche in fuoristrada…il segreto? Lo dicevamo, è una BMW…” (!); “(su strada) La GS 1200 sale in cattedra e impartisce a tutte una sonora lezione…il suo acquattarsi in frenata…può entrare in curva coi freni pinzati…e chiudere magistralmente la linea…solo la GS 800 non sfigura, mentre tutte le altre faticano a chiudere la linea…” (!); “…la GS 1200 è maneggevole come una monocilindrica…” (!); “(dopo avere parlato, male, di come le altre moto vanno su strada) Ma torniamo alla nostra docente (la GS 1200)…il boxer spinge come un ossesso…”; “…al bar di Linguglossa…l’unica sconfitta della GS: l’ABS della Super Ténéré e anche quello della KTM…” (!); “Per non parlare dell’effetto vela delle ampie carenature della KTM e dei suoi consumi indecenti…”; “…individuare una vincitrice…sembrerebbe impossibile…”. Sarà anche impossibile individuare una vincitrice, ma chiunque legga l’articolo ha ben pochi dubbi, alla fine.
• Aprile 2012: Una settimana da Dio (Fabio Meloni e Marco Marini). Non ci sono specifiche citazioni da fare: sono l’impostazione e il tono generali a essere squilibrati. Prima, una rassegna di tutte le altre moto: per ognuna, i pregi e, soprattutto, i (tanti) difetti. Poi, la votazione. Infine, il panegirico per La Regina che, miracolosamente, ha tutti i pregi che mancano alle altre. Altre che, a parte un paio di eccezioni, sono moto di recentissima progettazione. Sui giudizi relativi alla SMT, commento più oltre. Sulla logica di confrontare la SMT con un gruppo di enduro (a parte un paio di eccezioni), posso solo dire che mi sfugge.
Alla fine di tutta questa (assi pedante) disamina, ho due osservazioni: 1) è stupefacente come due moto (KTM 990 Adventure e GS 1200 Base e Adventure) che hanno mantenuto la loro architettura complessiva tutto sommato immutata, dal 2003 a oggi, possano cambiare la loro performance relativa in modo così drammatico; 2) è incredibile che moto assai più moderne non riescano a essere all’altezza di almeno una di queste due “vecchiette”. Una persona maliziosa potrebbe quasi pensare che, dato l’intensificarsi della concorrenza, dal 2006 in poi, al dipartimento di marketing di qualche produttore siano un po’ saltati i nervi.
Qual è la realtà? Vi dico la mia versione, avendo guidato una GS per parte di un coast-to-coast (il compagno di viaggio che l’aveva noleggiata ne era stufo e voleva a tutti i costi la mia Electra Glide) e le due KTM per parecchie migliaia di kilometri (ho anche avuto la SuperTénéré in prova per due giorni, ma conta meno). La GS è una buona moto da strada, con un buon motore di indole turistica (buona potenza e coppia sufficientemente piatta; vibrazioni notevoli su tutto l’arco di erogazione; esitazioni a medi regimi, anche nell’ultima versione) e una ciclistica onesta (buona maneggevolezza, inficiata da una notevole coppia di rovesciamento che non permette di impostare nello stesso modo le curve da entrambi i lati; avantreno poco comunicativo, in quanto non da un feedback preciso del livello di aderenza dell’anteriore e soffre le asperità in successione, anche su asfalto; buon telaio, con qualche flessibilità di troppo, specie nei rapidi cambi di direzione; sospensione posteriore che innesca ondeggiamenti, causa debolezza dell’ammortizzatore; peso elevato). Aggiungo che, durante il coast-to-coast a cui accennavo, le tre GS in dotazione al mio gruppo hanno avuto problemi di vario genere, che hanno portato al fermo forzato di una di esse: questa è una circostanza che si è ripetuta anche in un altro viaggio da noi intrapreso (Algeria) e che quadra con le evidenze disponibili in rete (vedi più sopra) e quelle riportatemi da molti possessori. Per la performance in fuoristrada, mi devo affidare al giudizio di un mio carissimo amico e compagno di viaggi (possessore di una GS Adventure) nonché ex-endurista: buona per gli sterrati semplici; troppo pesante e con l’anteriore impreciso e incapace di copiare le asperità, per i tratti impegnativi. Per la cronaca, per il fuoristrada, il mio amico ha acquistato un’Africa Twin. Tutti gli altri possessori di GS che conosco, semplicemente, non vanno neanche su strade bianche. Per quanto riguarda la SMT, e mi riferisco alle vostra considerazioni della Comparativa Maxienduro 2012 (che, come detto prima, configgono con quanto da voi scritto in articoli in cui non vi era alcuna comparazione con la GS), la moto non dimostra di avere alcun problema di stabilità ad alta velocità, anche con valigie e passeggero. O, almeno, è più stabile delle GS che “svernicio” regolarmente in autostrada: cosa che mi è capitato di fare, ripetutamente, durante il “viaggio di inaugurazione” (Roma-Meteore-Roma) fatto con mia moglie e valigie e quello di quest’estate (Italia-Irlanda-Italia). Per quanto riguarda i consumi, devo dire che i valori sono assolutamente nella norma (tra i 14 e i 18 km/l). Venendo alla Adventure, il mio giudizio corrisponde in pieno con quello dei vostri articoli più equilibrati: una vera moto a 360° e un fulmine sia su strada, sia fuoristrada. La protezione per i lunghi viaggi è più che dignitosa, anche confrontata con quella offerta dalla mia vecchia FJR 1300 e l’unico modo per avere una sella dura…è di prendere quella Ergo venduta come accessorio. Non concordo con la sua pretesa destinazione ai soli esperti. L’ho guidata per circa 6.000 km di fuoristrada in Patagonia, per la maggior parte su sterrate che erano poco più che mulattiere, a più di 25 anni di distanza dalla mia ultima esperienza fuoristradistica e ne sono uscito benissimo: mai una caduta e confidenza che cresceva di giorno in giorno, fino a spingermi a correre a tutto gas su strade che, francamente, non avrei mai pensato di sapere percorrere. Nello stesso viaggio, di GS ne abbiamo viste solo tre: due sulla Ruta 40, un immenso sterratone ampio quanto un’autostrada a otto corsie; una sulle sterrate andine, incastrata con i cilindri nella terra e che abbiamo aiutato a tirarsi fuori d’impaccio. Anche per l’Adventure, i consumi mi sono sembrati assai più che ragionevoli (tra i 14 e i 18 km/l).
Spero che questa mia lettera vi sia utile, almeno come spunto di riflessione. Per conto mio, Motociclismo ha perso credibilità come testata e, se non vi sarà un significativo cambio di atteggiamento nei confronti di questa unica marca, fatto peraltro in assoluto contrasto col vostro solito equilibrio, dubito che la riprenderà mai. E, come me, ce ne sono tanti altri.
Vi saluto.
Nota dell'amministratore - dati dell'autore:
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