raimomo ha scritto:
credo sia fisiologico, ma le curve sono un dilemma grave.
Le affronto tentando di risolvere il rebus fra la giusta marcia e la giusta misura del gas;
Per queste cose si deve fare un pò di pratica con la propria moto. Comunque c'è di buono che si impara molto di più andando piano che tirando.
raimomo ha scritto:
Se scalo, temo di non avere abbastanza gas in uscita. Se non scalo, temo di non ottenere la risposta pronta che vorrei avere. Che fatica
Li dipende dalla moto, se non stiamo parlando di curve veloci per cui non serve scalare, vedi con quale marcia riesci ad avere il motore fluido a 30-40 all'ora, a quella velocità le curve le fai di sicuro tutte e quindi inizi a tenere quella marcia.
raimomo ha scritto:
Quello che mi si è chiarito oggi è che se quando vedo l'uscita della curva apro il gas, funziona tutto a meraviglia. Quindi, l'uscita mi sembra di averla capita. E l'entrata? Sempre questione di chilometri eh?
Come ho detto, le curve veloci le fai anche senza scalare, per le altre devi andare ad occhio, se vedi tutta la curva dopo un pò capisci se devi rallentare e di quanto, ed a quel punto visto che puoi usare anche il freno motore oltre che i freni, scalando senza far prendere strappi al motore, ti trovi quasi già con la marcia giusta.
Se invece non vedi tutta la curva, e non conosci già bene bene la strada, entraci come se subito dietro ci fosse un carretto pargheggiato ed una macchina che proviene dalla direzione opposta che occupa l'altra corsia.
raimomo ha scritto:
Soffro anche di eccessivo interesse per l'asfalto: macchie, colore, tombini, sporco, sabbia, segnaletica, che ne so... e quanta roba da controllare!
Se non pieghi e quindi vai ad andatura normale, la moto non ne risente. Successivamente si impara anche a gestire certe variazioni improvvise di aderenza.
raimomo ha scritto:
Da ultimo, mi pare che l'abitudine al saluto stia un po' cadendo in disuso... segno dei tempi anche questo? Un brutto segno però
Non credo, capita invece che magari si è concentrati su qualche cosa e ci si accorge troppo tardi che quello ti ha salutato.