Jarlath ha scritto:
Fondamentalmente credo che in giro ci siano molti automobilisti validissimi alla guida, ma almeno altrettanti completamente all'opposto.
Spesso e volentieri, soprattutto in città, li si vede commettere infrazioni palesi e di natura sproporzionata alla faccia che fanno mentre le commettono... inizialmente credevo fosse basta***ggine, che, come dico io "gli avessero regalato la patente coi punti del latte", poi ho capito che lo fanno perché sono tremendamente irritati, affrettati e stressati da guidare con la stessa incoscenza che li domina o sono al cellulare, o parlano con i passeggeri, o hanno la musica troppo alta per ragionare, o, ma solo infine, non conoscono il significato dei simboli stradali e non vi prestano attenzione (ma questo è molto raro secondo me).
Questo secondo me deriva dal fatto che in una scatola di ferro, chiusa e al riparo da vento, pioggia e sole, ci si sente più sicuri, al punto da trattare la strada e la guida come se si fosse alla playstation, quando così non è.
Mentre su due ruote, prova a guidare esprimendo la tua rabbia e frustazione! Con l'aria che ti frusta in faccia, l'asfalto che ad ogni curva ti può riservare brecciolino e olio, la moto stessa che in caso abbia qualche guaio potrebbe rivelarsi il tuo peggior nemico a certe andature - anche da città -, l'attenzione che riponiamo nella segnaletica, nel modo di eseguire le manovre e di comportarci per strada è terribilmente maggiore.
Riguardo la questione che ci si fa "il pelo a vicenda", infondo se in Italia si soffre così tanto di code autostradali è colpa del fatto che si sta "incollati" a quello che abbiamo di fronte al punto che frenando il primo, quelli dietro devono fermare via via sempre più piano fino a fermarsi, e questo me lo fanno notare sovente persone che vengono da fuori italia che conosco e che ci reputano abbastanza scemi (uso un eufeismo) a guidare tutti così appiccicati alla coda degli altri, perché gli effetti sono chiari a tutti.
Straquoto