L'itinearario è il seguente:
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Tutto senza autostrada per cause di forza maggiore.
Parto rattristato dal meteo, conscio che passerò il pomeriggio a nuotare su e giù per qualche passo, oppure ad esservi fulminato.
I primi 50km sono la solita (per chi come me non ha potuto per lungo tempo tagliare con l'autostrada) noiosa statale/provinciale prima di Gorizia.
Giunti sotto il Collio, le cose cambiano, decido di provare la strada per Plessiva e rimango piacevolmente sorpreso dalla vista verso la slovenia:
Speranzoso di trovare un benzinaio, faccio il rimanente in statale fino a Moggio Udinese, dove supplico un benzinaio di farmi benzina, anche se era chiuso...
Di nuovo carico, mi dirigo verso la sella di Cereschiàtis, dove, già si delineano bei paesaggi:
Qui le strade si fanno contorte, e il traffico inesistente, sprona a girare il polso destro. Arrivato a Studena, mi inerpico su per il passo Cason di Lanza, accompagnato da numerose moto austriache, che salvo la strada, in alcuni punti addirittura pericolosa per via di sassi e scalini improvvisi è MERAVIGLIOSO. (mi raccomando MASSIMA ATTENZIONE su questa strada, godetevi il paesaggio...)
Non ricordo di preciso (poiché all'epoca andavo un po' a caso) ma penso di esserci già capitato, trovandolo in gran parte sterrato.
Il monte Zermula sulla cima del passo
Arrivato a Paularo, una fitta serie di tornantoni mi ha portato a Ligosullo, Ravascletto e da li, mi sono poi diretto, verso la MERAVIGLIOSA panoramica delle vette.
Dietro, coperto dalle nuvole il monte Coglians
E a pranzo, a far compagnia all'RS, alcuni miti...
Estasiato dall'incredibile vista che offre la panoramica del monte Crostis, mi sono inoltrato dentro la val pesarina, bellissime strade (probabilmente le migliori del giro) e pochissima gente
Dopo Pisa... Prato Carnico!
Dopo aver fatto la Forcella Lavardet, arrivo nei dintorni di Sauris. Il territorio della forcella Lavadet/casera Razzo è lunare... Credo di non averci mai visto il sole.
Mi accoglie un Sauris di Sopra stranamente pieno di vita
Da Sauris mi dirigo verso Ampezzo passando per la provinciale (sotto le gallerie) che non ricordavo essere tanto gustosa... Ho evitato il Pura per cambiare un po' e per tagliare.
Dopo aver dovuto, di fronte all'orologio, rinunciare alla sella Chianzutan e poi la stranissima e inesplorata valle di Preone/sella Chiampon, mi dirigo verso la forcella di Priuso e successivo passo di monte Rest
Devo dire che tra tutte è la parte che mi è piaciuta di meno, sia per il paesaggio anonimo, sia per il sedere e le mani, che avevano già tempo addietro iniziato a reclamare... (non sono più abituato alla piccola RS).
La strada del passo Rest è ottima per un motard, meno già per un RS, non salgo ulteriormente... Inoltre l'asfalto non è di gran qualità, sebbene credo l'abbiano rifatto non da troppo (i tornantoni finali, me li ricordavo quadrati...). Unitamente ad un paesaggio non degno di nota fanno preferire di gran lunga la val d'Arzino.
PS: Le foto commentano le previsioni meteo, molto attendibili...
VARIAZIONI SUL TEMA: per chi volesse percorrerlo in giornata (disponendo magari dell'autostrada) o in due tappe, è possibile allungare con intrecci di ogni genere e gusto. Propongo specialmente:
Passo Tanamea, strada comunale di Uccea (sella Carnizza), val Resia:
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Passo Tanamea, Passo del Predil, Sella Nevea:
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Passo Pura, Sella Chianzutan, valle dell Arzino, Anduis
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