lucafire ha scritto:
il desiderio farebbe andare anche il capo al mondo... la ragione (altrimenti non l'avrebbero chiamata così
) fà rimettere i piedi a terra e vedere la cosa con tutte le sue problematiche...
stà ad ognuno di noi analizzarsi nei propri limiti con sincerità e vedere se c'è possibilità di ovviare a certe problematiche...
per il sonno ci sono milioni di rimedi... "dormire il pomeriggio prima, caffè freddo da portarsi dietro, poket-coffe, bevande energizzanti... " e tanto altro...
per chi è costretto a portare gli occhiali ad esempio i rimedi non ci sono, stà tutto alla ragione del pilota se riesce a superare il fastidio del riverbero delle luci o se la cosa è troppo stancante....
deve essere un divertimento e non una sofferenza...
il bello è tutto il viaggio e non deve esserlo solo durante le soste
pensiamoci tutti per bene e non vergognamoci sentendoci dei motociclisti di serie B se si ritiene di non essere in grado... la saggezza del saper tener la moto sul cavalletto fà il vero motociclista....
io spero tanto che mi diano le ferie per poterci essere....
vedi Luca,
l'attrattiva forte è che sarà comunque una situazione particolare di cui nessuno, neanche i più navigati sa e può esattamente prevedere tutti gli effetti.
Ciascuno conosce se stesso nel limite dell'esperienza e delle condizioni in cui questa esperienza è stata vissuta ma appena gira l'angolo per una nuova avventura ecco che il vissuto si amplia nel procedere e ci si ritrova come non ti aspettavi, in meglio o in peggio non si sa, ma sicuramente in maniera diversa dalla volta precedente.
Io ne ho vissute tante, spesso subendo le circostanze, prendendo rischi e controllandone e subendone gli effetti; so con assoluta certezza che anche la sofferenza fa parte del gioco, tanta o poca non fa differenza.
E quando si parte si mettono comunque in gioco tutte le proprie risorse fisiche e mentali adoperando raziocinio e senso di responsabilità al meglio e arrivare bene in fondo
compresa quella sana paura che modera l'entusiasmo e non ti fa fare caxxate . . .