Per prima cosa metto la mappa così tutti sono più contenti:
Link a pagina di Maps.google.com
Ci sono giorni in cui decidi di prenderti un po cura della tua moto, come sabato: cambio olio motore, pulitura totale, serraggio bulloneria...
Poi ti trovi con la moto che è troppo in ordine per essere lasciata in box e a serata inoltrata cominci a fare telefonate. Finché capita che ti dai appuntamento con un tale che hai visto una volta sola. Alle 7 al casello di Melegnano. La prima parte del percorso è nota: Cisa, Brettello e poi qualcosa. Il resto è sorpresa: si improvvisa.
Passano interminabili i chilometri della pallostrada. Mi sembra che al mio compare girino le bielle, forse non se ne aspettava così tanta. La percorrenza è al limite del codice.
Poi l'ultimo autogrill dopo Parma, il pieno, altri motociclisti popolano il piazzale.
Fornovo, uscita... si comincia. Ho avuto cura di metterlo in guardia da tutti i rischi della Cisa:
- fondo a tratti sconnesso
- strada troppo bella e quindi troppo frequentata
- macchie d'olio dolose
- pazzi in contromano
...
Pianin pianino saliamo, lui un po ammira il panorama un po si diverte. Caffettino a metà strada e via...
Dall'ultima volta la strada è migliorata, specie nella seconda metà. Restano i soliti tratti rattoppati a fine curva-ceca
Poi il Brattello: all'inizio traffico, poi solo noi. La cavalcata in solitaria continua. I tratti guidati ci risvegliano. Non ci molliamo, ma ancora non tiriamo. I primi tornanti hanno un po di brecciolino, poi è perfetto. C'è un tratto in cui la carreggiata è parzialmente franata, ma è segnalato.
Bedonia el il suo fondovalle... traffico zero... Poi inizia la salita per il monte Tomarlo e il Passo del Tomarlo Link a pagina di It.wikipedia.org
Asfalto fantastico, curve fantastiche, paesaggi fantastici. Peccano non averlo scoperto prima!
Qualcosa aveva covato sotto la cenere e all'ora giusta, con la temperatura giusta, con l'asfalto giusto... ciò che deve accendersi si accende.
1100cc entrambi.
75cv io, 20 in più lui.
Gomme turistiche io, con l'anteriore troppo gonfia
lui ottime gomme sportive.
La battaglia comincia. Ci scambiamo le posizione un po di volte, finché non ci troviamo in una comitiva di Power-Rangers. Sniff quanti ricordi quando io ero quello blu...
Una mano da una languida carezza poi sfiora il suo fuoco "forza, si balla".
I nuovi arrivati hanno più cv, più gomma, più esperienza. Il mio compagno gioca alla pari. A fine giornata avrà quasi chiuso le gomme.
Io sono più pesante e più lungo. Soffro le curve strette dove vengo infilzato come uno spiedino. Poi, miracolosamente, i tornati si aprono e la salita si fa più ripida. Qui posso dire la mia. Non faccio la staccata: affronto tutta la curva pinzato. Chi mi è dietro è spaesato: senza frenata integrale non può farlo e finché regola la sua frenata sulla mia io esco più veloce. Prima-seconda-terza azz sono a 7.000 giri! E la moto si siede... Cavolo di limitatore.
Sui lunghi rettilinei solo alcuni mi passano.
Il giochino va avanti per un po. Non posso competere con le 4cilindri raffreddate al liquido, ma posso vendere cara la pelle.
Ad un certo punto uno strano slargo: moto ferme, gente che chiacchera.
Compare una maglietta del Tinga, ma il possessore non è un socio praticante. Peccato.
Altre moto arrivano. Qualcuno guarda incuriosito...
La strada prosegue, ci fermiamo a Santo Stefano d'Avvento per un rapido pranzo e il sigaro della vittoria: non pensavo di poterla spremere tanto!
Ripartiamo alla volta dell'altra val trebbia ma la strada è tanto bella di paesaggio quanto terribile di fondo. Arriviamo a fondovalle distrutti. Ora è il mio compagno di bisbocce a dettare rotta e andatura: si rientra prendendo la Milano-Genova a Busalla.
Anche la metà del giro che ha organizzato lui è stata splendida. Forse ero troppo stanco per gustarmela a dovere...
Foto? beh, le foto.. in teoria avevo anche la macchina fotografica, ma i pistoni erano troppo litigiosi ed ero impegnato... hem... a fare il pacere
