onderoad ha scritto:
ciao a tutti , qualquo può aiutarmi, il 1° agosto ho fatto un incidente in moto a Blevio sul lago di Como, una macchina mi ha tagliato la strada. io e altri motociclistri partivamo da un semaforo posto alla fine di una galleria per dei lavori stradali, ripartiti circa a 200 metri una macchina invade la mia corsia per girare nella sua abitazione , ma si ferma in mezzo alla strada. la moto avanti a me, centra, e finisce sul cofano dell'auto, io cerco di frenare e mi sposto sulla sinistra per evitare la macchina ma non ci riesco, la prendo sul posteriore. il primo ragazzo si rompe un braccio, io il bacino davanti e dietro. nonostante la donna che guidava ai vigili a detto che non ci ha visti arrivare l'assicurazione vuole darmi 1/3 della colpa perchè ho lasciato 44 metri di frenata. asfalto liscio, frenato solo col posteriore. è giusto!!!!!!!!!!!!!! ho subito un 'operazione di 8 ore, ho 1 piastra davanti , 2 dietro,tenute da 18 viti. sono ancora in malattia.
ciao, spiace ovviamente anche a me per l'accaduto ma ho queste oggettive considerazioni da farti:
1) dici che a circa 200 metri hai notato la macchina che invadeva la vostra corsia di marcia oppure che dopo 200 metri dalla ripartenza la macchina ha effettuato la manovra?
Nel primo caso questa mi sembra onestamente una distanza (specialmente se in rettilineo) tale da potere porre in essere tutte le azioni atte ad evitare l'urto
Nel secondo caso bisogna passare alla valutazione della distanza intercorrente tra l'inizio della frenata e l'urto (quindi 44 metri più il tempo di percezione del pericolo e quello di azione/reazione)
2) con una traccia di frenata di 44 mt in quelle condizioni (asfalto asciutto) c'è una formula per risalire alla velocità tenuta all'inizio della frenata stessa:
V ( Velocità) = Radice quadra di S X 2 X G X FA
dove S) rappresenta lo sviluppo lineare in metri della traccia di frenata, 2 un coefficiente fisso ,G accelerazione di gravità ( pari a 9,81 mt/s),FA Coefficiente di aderenza (0.65 circa in queste condizioni)
quindi V= 23.688 m/s che equivalgono a 85.27 km/h circa
Questa velocità (tenuto conto che l'urto è avvenuto in movimento e quindi è un calcolo per difetto) rappresenta certamente una tenuta non commisurata alle condizioni della strada e del traffico, indipendentemente dal limite di velocità in essere
Per quanto concerne la responsabilità dell'autovettura resta da valutare se la stessa conducente avesse avuto modo di avvedersi del vostro arrivo ( e questo lo può valutare solamente chi ha rilevato il sinistro)
Detto questo, secondo me se porti a casa 1/3 della colpa mi riterrei già discretamente risarcito......
P.S.: non ce l'ho con te, ho solo cercato di analizzare le circostante presunte dell'incidente
Per il resto, ti auguro una pronta guarigione