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Catalizzatore e PCIII
8418673
8418673 Inviato: 4 Set 2009 11:36
Oggetto: Catalizzatore e PCIII
 

apro questo post non avendo trovato nulla di specifico con la funzione cerca.

ho letto che la PCIII (con esclusione delle sonde lambda), andando ad incidere sul rapporto stechiometrico rovina il catalizzatore.
Questa la risposta di Ferracci - sempre gentile e cortese - alla mia specifica domanda:

sì, potrebbe, ma la differenza si noterebbe solo dopo svariate decine di migliaia di chilometri.
Si pensi che la moto gira "magra" per via delle sonde lambda originali in particolare nei primi 5.500 giri motore e comunque non oltre 1/4 acceleratore. Al di fuori di questa soglia le sonde lambda non funzionano e la carburazione è pressochè buona e sicuramente più "grassa" rispetto ai primi 5500 rpm


mi piacerebbe sapere la vostra opinione, soprattutto di Bmax e de "Il professore"?
 
8420569
8420569 Inviato: 4 Set 2009 14:20
Oggetto: Re: catalizzatore e PCIII
 

pancio69 ha scritto:
andando ad incidere sul rapporto stechiometrico rovina il catalizzatore


Non lo credo possibile...... il catalizzatore in realtà è una specie di "alveare" (di acciaio sul vetc) che permette di "combinare" alcuni elementi nocivi rendendoli innoqui.

L'unica parte che ha una vera e propria usura sono le sonde, che nonostante vengano scollegate "elettricamente" sarebbe meglio rimuoverle tappando i buchi, poichè subiscono "usura" con il contatto dei gas.

NOTA: visto che c'è sempre qualche "maestrino" sul forum.......tendo a precisare che i termini utilizzati sò bene che non sono quelli corretti...... ma li ho utilizzati per cercare di rendere comprensibile a chiunque la spiegazione.
 
8422577
8422577 Inviato: 4 Set 2009 18:38
 

Quello che dice Ferracci e' in parte corretto. Sicuramente le moto moderne hanno un range di utilizzo dove la miscela e' tenuta non magra, ma stechiometrica. Normalmente e' il range dei bassi giri e bassi carichi. Quando si apre tutto il gas e si cerca la massima potenza, la miscela deve per forza venire arricchita altrimenti non si hanno potenze specifiche dell'ordine dei 200 CV/litro (tipo le 600 SS).
Per ovviare a questo problema praticamente tutti i motori giapponesi hanno un circuito secondario che immette aria nei collettori di scarico per poter completare la combustione.
Infatti, il problema piu' grosso per i catalizzatori e' la temperatura che possono raggiungere in caso di post-combustione al loro interno. Quindi non deve esserci benzina incombusta.
L'aggiunta della centralina probabilmente cambia solo di poco la miscela e non da grossi problemi al catalizzatore. Per dire, e' piu' pericoloso mancare l'avviamento un paio di volte consecutive piuttosto che 10.000 km con la centralina aggiuntiva.
Resta il fatto che con la centralina montata ed i tappi sulle sonde lambda, non si superano i test antinquinamento che dovrebbero essere fatti durante la revisione (dovrebbero essere fatti ...).
Secondo me il continuo funzionamento con miscele ricche e quindi presenza elevata di CO ed idrocarburi incombusti porta ad un lento esaurimento del catalizzatore, ma non saprei quantificarne la durata.
 
8424780
8424780 Inviato: 5 Set 2009 8:09
 

Scusate se mi intrometto ma mi sto interessando anch'io all'argomento e volevo sottoporvi qualche domanda/chiarimento:

Quindi se ho ben capito le centraline come la PCIII forniscono una miscela più ricca per avere più prestazioni (qualcuno ha detto aumento dei consumi???).

La sonda lambda rileva il rapporto aria / benzina e in caso di una miscela troppo ricca manda un segnale alla centralina per ridurre il livello di benzina riportando così la miscela ad un livello stechiometrico (che ho scoperto: si dice di reagenti che si trovano nelle proporzioni esatte richieste dalla reazione chimica, cioè senza eccesso o difetto di alcuno di essi. Nel nostro caso aria/benzina).

Quindi i tappi forniti con la PCIII servono ad inibire le sonde lambda che altrimenti manderebbero in continuo conflitto la PCIII con la centralina originale della moto (PCIII:più ricca! CENTRALINA:no, più magra! PCIII:no, più ricca! CENTRALINA:no, più magra! icon_lol.gif )

Beh, stando a questo ragionamento la presenza di una miscela più ricca, quindi di benzina incombusta nel catalizzatore dovrebbe deteriorarlo più velocemente in caso del fenomeno di post-combustione di cui parlava il Prof. no?

Che differenza ci sarebbe tra una soluzione del genere (la PCIII) e un intervento più radicale tipo sostituzione completa di collettori/terminali con eliminazione completa del catalizzatore?

Ho sentito molta gente che dice di aver passato la revisione anche con moto dove il catalizzatore era stato rimosso. Ma allora questa revisione è una cosa da dover prendere sul serio o basta andare dal meccanico di fiducia per far passare anche un trattore di cinquant'anni fa?

Saluti, Bix.
 
8426149
8426149 Inviato: 5 Set 2009 12:59
 

Cyber-Bix ha scritto:

Che differenza ci sarebbe tra una soluzione del genere (la PCIII) e un intervento più radicale tipo sostituzione completa di collettori/terminali con eliminazione completa del catalizzatore?

Ho sentito molta gente che dice di aver passato la revisione anche con moto dove il catalizzatore era stato rimosso. Ma allora questa revisione è una cosa da dover prendere sul serio o basta andare dal meccanico di fiducia per far passare anche un trattore di cinquant'anni fa?

Saluti, Bix.


La differenza maggiore che si ottiene eliminando il catalizzatore e' avere lo scarico piu' libero, cioe' che oppone meno resistenza all'uscita dei gas. Ovviamente cambiando lo scarico si deve rimappare la centralina, quindi aggiungere la PCIII, altrimenti si rischia di fare peggio.

Riguardo la revisione, mi basta dirti questo : SIAMO IN ITALIA.
 
8640162
8640162 Inviato: 8 Ott 2009 16:29
 

se non ho capito male,il mio meccanico mi ha detto che deve fare un foro sul catalizzatore,e aplicare una nuova sonda,in ogni caso quando farà l'intervento sarò li presente per vedere perchè son un gran curioso 0510_sorriso.gif
 
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