
Inviato: 6 Lug 2009 15:01
carbonfiberRS ha scritto:
l'onda di pressione negativa generata al controcono dell'espansione alla fine rimarrebbe quella perchè comunque lo spillo è bello lunghetto e si potrebbe accorciare in maniera ragionevole senza andare ad intaccare l'espansione
comunque ragazzi io adesso ho ragionato un attimo su una cosa:
a mio parere non si avrà quasi nessuna perdita se si mette il secondo sile funzionante senza accorciare lo spillo, cioè in pratica aumenta il volume totale interno dello scarcio appunto per il nuovo sile e si ha una cossìddetta perdita di pressione ovverosia diminuisce la pressione media interna, adesso però il principio di venturi ci dice che al diminuire della pressione aumenta la velocità, si ha dunque che alla biforcazione tutta la pressione si dimezza nei 2 condotti, se prima nel condotto principale c'erano 4 bar(numero casuale) adesso ve ne saranno ca. 2 bar per ogni condotto e se prima la velocità era di 5 km/h nel condotto unico adesso vene saranno 10 nei 2 condotti, per visualizzare la cosa basti pensare alla pressione come alla distanza tra le molecole di gas, dunque nel primo caso avevamo delle molecole molto vicine perchè c'era il condotto unico, dunque le molecole avevano una certa distanza tra loro(pressione) e una certa velocità, dividendosi nei 2 condotti la pressione si dimezza pero ogni condotto(più o meno perchè c'è una discrepanza nella resistenze interne perchè il secondo silenziatore deve avere un raccordo curvato) dunque la pressione si dimezza e la distanza tra le molecole raddoppia, adesso è ovvio che nei 2 casi la portata totale dello scarico dovrà essere la stessa, dunque dovanno sempre uscire dallo scarico per ogni secondo lo stesso numero di molecole di gas(o moli di gas) e allora si avrà che visto che la distanza tra le molecole è doppia per poter mantenere costante la quantità di molecole espulsa per secondo la loro velocità dovrà essere doppia in ogni condotto ed ecco spiegato anche il principio di venturi
per capirlo meglio pensate a una coda di auto che vanno a 100 m/s(è tanto lo so è solo come esempio) ognuna a 1 metro di distanza l'una dall'altra, ecco che in 1 secondo saranno passate su un traguardo virtuale ben 100 auto, se le auto fossero alla distanza di 2 m esse dovrebbero viaggiare a 200 m/s cioè il doppio della velocità affinchè se ne presentino sempre 100 ogni secondo perche appunto il doppio della distanza(la pressione dei gas) dovrà essere compensata con il doppio della velocità
ecco che nel nostro scarico avremo una sitazione analoga con la pressione che si dimezza e la velocità che raddoppia dunque la portata rimarrà sempre la stessa e ogni secondo usciranno sempre lo stesso numero di moli di gas
adesso si avrà solo una infinitesimale perdita per via delle curva di raccordo perchè comunque essendo 2 volte inferiore il numero di molecole di gas per ogni condotto anche le perdite per attrito rimarranno le stesse salvo un probabile aumento teorico ma non saprei valutare se al dimezzare delle molecole per condotto aumenti la frequenza di urti contro le pareti dello scarico
ditemi se ho detto qualcosa di sbagliato e perdonatemi nel caso a vostra opinione io abbia sparato cazzate o non abbia spiegato bene però ho pensato ca. 10 min a cosa sarebbe accaduto alle molecole di gas alla biforcazione e alla fine questa mi parte la spiegazione più ragionevole se avete altre opinioni altrettanto dettagliate dite pure
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ecco qui, questa era la risposta che cercavo. un pochino ci ero arrivato da solo ma volevo un po' di conferme. da questo (molto ben spiegato) ragionamento, ma pare di capire che dunque l'unica possibilità di variazione prestazionale sarebbe imputabile alla forma della saldatura, in particolare sul fatto che essa sia speculare o meno. mi spiego: ipotizziamo di prendere lo scarico dell'rs '06 (prendo questo perchè essendo in asse col corpo della moto è più facile da immaginare) e immaginiamo di fare un biforcazione speculare a Y dello spillo, ciascuna terminante in un silenziatore distinto (che poi non è altro che un prolungamento dello spillo). a questo punto avremo uno scarico a dx e uno a sx. essendo il punto di congiunzione tra essi dotato di una forma simmetrica (Y) rispetto al cono finale dell'espansione,le molecole tenderebbero a distribuirsi uniformemente tra i due spilli come nel caso elencato da carbon fiber, con un "indice di tappamento"(
) causato dagli attriti direttamente proporzionale all'angolo di apertura tra le forche del condotto. se invece prendiamo lo scarico, ad esempio, del tzr e lo vogliamo "spaccare" in due spilli sempre a dx e sx, dovremo fare un giunto con questa forma: μ, in cui il secondo spillo va a collegarsi, previa curvatura, nel primo. in questo caso (il mio cervello immagina che) si venga a creare uno sbilanciamento nella distribuzione delle molecole in espulsione a favore del condotto più rettilineo, mentre nel condotto curvato, dove le molecole sono costrette ad andare a impattare in entrata contro una superficie quasi perpendicolare al loro moto, si verrebbe a creare una specie di ristagno che, combinato con la maggiore lunghezza, renderebbe, secondo me, il condotto inutile e "ostruito". quindi,seguendo il mio ragionamento, sarebbe più indicabile il primo tipo di saldatura. secoondo te carbon (che ho capito che tu sia una persona esperta del settore), la mia ipotesi è esatta?
è possibile che con la biforaczione a Y venga a crearsi una depressione in uscita che velocizzi il flusso di carburante nel gt, andando a innalzare la soglia del fuorigiri e altre cose come ad esempio la ripresa? o ci sarà un minore rendimento da parte del caburante bruciato perchè quando ancora fresco verrà risucchiato in quantità eccessive nell'espansione, senza avere quindi la possibiltà di tronare indietro nella sua totalità accompagnato dalle onde di risonanza?
grazie