mikele82 ha scritto:
ciao raga........ho montato un mono della ninja 600 sulla mia kawa z750
.....qualcuno sa dirmi le regolazioni,come si fanno????in poche parole le viti...a che servono.....GRAZIE IN ANTICIPO!
Le regolazioni si fanno principalmente per aggiustare l'assetto della moto in rapporto al peso del guidatore: tanto per fare un esempio, più il conducente è pesante più si dovranno irrigidire le sospensioni (analogo discorso se si viaggia spesso in due). In aggiunta le regolazioni si fanno in base all'uso che si deve fare della moto: turistico, sportivo, su strade lisce o molto sconnesse (per un uso sportivo o stradale su strade ben asfaltate si predilige un assetto un poco più rigido mentre per uso turistico o su strade sconnesse si preferisce un assetto un poco più morbido); generalmente l'assetto originale (salvo gli aggiustamenti per il peso) è quello ottimale, personalmente trovo inutile cercare regolazioni più estreme, a meno che non si sia molto esperti e particolarmente sensibili o non si vada in pista, perchè si rischia facilmente di trovarsi con una moto difficile da guidare (ed assai poco soddisfacente) oltretutto per strada è assai improbabile riuscire a sfruttare a fondo certe caratteristiche della moto (sospensioni comprese).
Il discorso del mono: da quello che mi ricordo il mono della Ninja600 (oltre che leggermente diverso, bisogna vedere di che anno è) ha il corpo più corto di circa un centimetro di quello della z750; questo vuol dire che montandolo si alterano le geometrie della moto, quindi si deve intervenire per ripristinarle (la moto diventa bassa dietro e proporzionalmente troppo alta davanti) ed il modo migliore è di utilizzare dei distanziali da montare sulla staffa superiore di fissaggio (vedi illustrazione qui sotto);
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c'è anche chi sfila le forcelle per compensare l'altezza complessiva della moto, ma così si alterano ulteriormente le geometrie (complicandosi la vita).
Le viti: servono a regolare la forza di smorzamento dell'estensione (la vite inferiore) e la forza di smorzamento della compressione (la vite superiore). Più si avvitano, maggiore sarà l'intervento dell'idraulica; con le viti completamente serrate avrai un'assetto totalmente rigido (quindi non assorbirà affatto buche e asperità, per esempio) mentre oppostamente con le viti completamente svitate (tranquillo, non si sfilano) si avrà un assetto totalmente (eccessivamente) morbido (quindi assorbirà sì le buche e le asperità, ma farà anche dondolare la moto in tutte le direzioni soprattutto in frenata e in accelarazione quando il "controllo" dei traferimenti di carico dall'aventreno al retrotreno e viceversa diventa fondamentale) in ogni caso le regolazioni estreme rendono la moto inguidabile.
La compressione controlla la velocità alla quale l'ammortizzatore si comprime assorbendo asperità della strada (quindi anche quanto le assorbe); l'estensione invece controlla la velocità alla quale l'ammortizzatore, dopo aver assorbito un'asperità, ritorna allo stato iniziale (in posizione di riposo).
Discorso regolazioni in base al peso: ti porto un esempio (sul manuale della moto dovresti comunque trovare le informazioni che ti servono). Su una 600/636 (03-04) per un guidatore di 68 Kg di peso la regolazione dell'estensione si effettua portando la vite alla posizione di massima chiusura (completamente avvitata) e svitandola poi di 4 giri ed 1/4; la regolazione della compressione si effettua analogamente avvitando completamente la relativa vite e svitandola poi di 3 giri e 1/2 (il tutto dando per assunto che la molla sia nella sua posizione originaria di precarico, deve essere quindi "lunga" 180 mm).: Come avrai notato le due regolazioni sono differenti; se fossero identiche l'ammortizzatore (come accennavo sopra) assorbirebbe le asperità ad una certa velocità e tornerebbe in posizione neutra alla stessa velocità, questo significherebbe che in una successione di ondulazioni, ad esempio, costringerebbe la molla ad oscillare armonicamente facendo rimbalzare il posteriore (con conseguenze immaginabili).
Spero di esserti stato di aiuto (e di non averti confuso di più le idee...).