E alla fine si scrive il report....
si, ma de che? Dal mio punto di vista, di una impresa titanica... e mi spiego: generalmente percorro in moto 500/1000 km al mese, stavolta mi sono sparato quasi 2000 km in un weekend (seppur lungo).
Prima di tutto ringrazio mio zio che mi ha spinto a fare ciò: in tempi non sospetti (lo scorso Natale) mi ha caldamente consigliato di andarlo a trovare in moto (magari si sentiva solo
o meglio la sua moto si sentiva sola 
). Sta di fatto che c'ho rimuginato sopra un bel po' finchè non ho deciso che questo appena trascorso sarebbe stato il weekend perfetto. Talmente perfetto che non appena presa la decisione, il "gran consiglio dei ViterBikers" comunica che lo stesso finesettimana si è deciso di organizzare un bel giro in Sardegna 
La rosicata passa subito non appena inizio a vedermi le strade che potrei fare insieme ai meravigliosi panorami (giuro che mi sono preso del tempo per vedere anche quelli
) ma soprattuto mi piaceva l'idea di attraversarmi mezzo stivale per raggiungere la meta.
Chiamo subito un mio amico che abita a Bologna per chiedere ospitalità e subito dopo la conferma comincio a buttare giù l'itinerario.
E' il giorno della partenza. Incasinato come sempre con l'univarsità (sono partito il giorno di una importante consegna con il mio gruppo quindi ho passato buona parte della nottata e della mattinata a modellare e renderizzare..... consegna ovviamente poi slittata a lunedì
), preparo lo zaino e la borsa da serbatoio (gentilmente concessa da cardellino dell'Officina VB) e parto con un'ora di ritardo sul previsto. Con l'arrivo previsto non prima delle 19 (ora in cui il mio ospite sarebbe rientrato dal lavoro) avevo deciso di fermarmi in un paio di paesini: Monteriggioni (SI) e Scarperia (FI).
Il percorso scelto è stato ovviamente la Cassia (della quale non ho poturo fare a meno di notare le pessime condizioni nella nostra provincia, nella quale il limite è 90 km/h, mentre scende a 70 appena si entra in Toscana con l'asfalto bello liscio e le corsie larghe il doppio
)....
Link a pagina di Maps.google.it
....arrivo a Monteriggioni con un'ora di ritardo (quindi in perfetto orario
).
Pausa pranzo
Dopo essermi rifocillato riparto seguendo il raccordo Siena-Firenze per recuperare un po' di tempo perduto e in 25 minuti mi trovo nella " 'ulla del rinascimento".... e prima di piazzale Michelangelo sono abbastanza sicuro di aver preso un autoVelox..............
Incazz@to come un picchio non ho voglia di fare il romano nel traffico e, dopo aver sbagliato un paio di volte le svolte sui viali, in soli 35 minuti sono fuori dal capoluogo toscano pronto a divertirmi sulla statale 65 o della Futa
Link a pagina di Maps.google.it
La strada non sto nemmeno a descrivervela poichè la conoscerete tutti, ma la mia prima impressione non è stata molto entusiastica (ne avevo sentito parlare troppo bene per poterla godere appieno, oppure si cominciavano a sentire i 200 km precedenti, o ancora la mia Hornet a pieno carico non gradiva essere sballotata a destra e a manca...... mi sono ricreduto al ritorno!!!!!!!!!!!)
Vista l'ora ma soprattutto il meteo (che finora mi aveva graziato: infatti le previsioni davano pioggia per tutto il tragitto fino a pochi km da Bologna
), salto la sosta ludica di Scarperia e mi dirigo verso Barberino dove mi attende la pausa-benza. Ri-riparto e attraverso in tranquillità i famosi passi lasciando ovviamente il segno dove mancava
(avevo solo gli adesivi piccoli!!!!)
(qui era già passato qualcuno...)
Inizia la discesa... si entra in Emilia.... Monghidoro (già Scaricalasino, come riporta il cartello).... Loiano.... e acqua!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Pioggia che qualcuno la manda.... scarica tutta l'acqua che non avevo preso durante il viaggio... riesco a ripararmi sotto la tettoia di una casa cantoniera e aspetto che smetta.... perchè prima o poi dovrà smettere....
Comunque GufoJiro colpisce ancora (anche quando è da solo!!!!!!!!!!!)
Mi faccio forza e, dopo una 40tina di minuti aspettando invano una spiovuta, tiro fuori tutto l'abbigliamento impermeabile per ripartire alla volta di una meta così vicina (45 km) eppur così lontana.
Ri-ri-riparto e smette di piovere.......................................................................................................................................................................................
L'arrivo a Bologna ricorda il passaggio a Firenze con un paio di incazzature ai sensi unici non segnati sulla mia mappa (intelligentemente fatta con google....),ma alla fine riesco ad essere a casa del mio amico alle 20.30..... un orario ancora accettabile.
La serata si perde in chiacchiere e ascigando i vestiti e ci perdiamo il mitico concerto di Cristina d'Avena con i Gem Boy che tanto agognavo
... per fortuna la mattina dopo abbiamo avuto il riassunto della serata da un nostro amico sempre presente durante queste kermesse musicali 
per ora mi fermo e mi riposo..... a presto
