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Inviato: 29 Mar 2009 23:27
Domenica mattina mi sveglio, come al solito di buon'ora nonostante fossi assolutamente devastato la sera prima, e per prima cosa apro la finestra. Un cielo livido mi conferma che le previsioni meteo avevano avuto ragione. Sarà una lunga giornata...
Come convenuto, passo a bussare alla porta di StefRoma che mi raggiunge poco dopo per la colazione. Conversiamo del più e del meno, soffermandoci sui grandi temi contemporanei e cioè la complicata psicologia femminile, assolutamente ortogonale a quella maschile! Dato che siamo molto eclettici, non disdegnamo anche di approfondire alcune considerazioni sui canoni estetici e di come essi si differenzino tra i sessi. Sarà stato l'effetto ritardato del vino della sera precedente?
Dopo un pò si materializza vai_serena con la faccia di una che ha vissuto giorni migliori. Ci confessa che Marco le ha regalato una bella ustione sul piede! Dopo qualche minuto, si appalesa anche il colpevole. Per farsi perdonare trangugia tutto quello che gli capita a tiro!
Buon ultimo, arriva il nostro capo-spedizione Anthomer! Dopo colazione, vinco il ribrezzo che provo ad indossare l'ancora polverosissimo abbigliamento tecnico e commetto un errore fatale Dato che la temperatura è piuttosto mite rinuncio al sottotuta termico e decido anche di non indossare subito i pantaloni antipioggia. In genere, l'ampia carenatura di Mukkona fa sì che non mi bagni le gambe anche se piove abbastanza. Ma non avevo calcolato la velocità che avremmo tenuto, molto inferiore a quella normale e che avrebbe piovuto ben più che "abbastanza"!
Comunque, caricate le moto, StefRoma toglie il disonorevole telo alla Nimitz.
Nel frattempo, cerchiamo di convincere, senza successo, l'ineffabile signorina della reception a farci conti separati. Visto che non c'è verso, ci lanciamo in complicati calcoli trigonometrici e differenziali per stabilire quanto ciascuno avrebbe dovuto pagare ancora tenuto conto delle caparre già versate, dei diversi costi delle camere, del fatto che Zia_fly non era poi più potuta venire, della crisi economica e della congiunzione planetaria...
Risolto anche questo problema (ecco perché la chiamano Eroica...) aspettiamo i nostri amici che dormivano in altra struttura. Quando arrivano, ci confessano che si sarebbero sganciati subito per poter tornare con calma ed in tempo per gli impegni presi. Li salutiamo quindi calorosamente dandoci appuntamento a qualche futura occasione che non mancherà certamente!
Antonio ci illustra il programma della giornata che prevede un giro per le colline limitrofe e poi la continuazione dell'Eroica ed il successivo ritorno a casa. Ci avventuriamo quindi per una bellissima strada che si snoda attraverso boschi, vigneti ed oliveti nei paraggi di Starda mentre comincia a piovere come da programma. I tratti asfaltati sono veramente emozionanti, quelli sterrati un pò più impegnativi del solito per via di qualche curva in pendenza. Ma il problema è verso la fine del giro, tornando verso Gaiole in Chianti: passiamo per una viuzza sterrata tra le vigne in cui la pioggia ha creato un pò di fango che rende difficoltosa la presa delle gomme (stradali) di Mukkona!
Con tecniche di guida in controsterzo da far invidia a chi pratica speedway, qualche ben assestato calcione in terra e tanta fortuna, riesco a portare Mukkona alla fine della dannata stradina. Ma la bassa velocità e la pioggia, unite alla mia scaltrezza, hanno fatto la frittata! La pioggia passata attraverso i pantaloni, scolava lungo le gambe per raccogliersi nelle scarpe, impermeabili, che quindi assicuravano che l'acqua entrata non potesse uscire! Morale delle favola, avevo i piedi fradici e le scarpe piene d'acqua...
Essendo ormai del tutto inutile, ho rinunciato a mettere i pantaloni antipioggia sperando per il meglio Nel frattempo, il cardano di Mukkona era impresentabile...
Riprendiamo la strada alla ricerca di un bar e ci imbattiamo in una casa al margine della strada che riporta l'insegna "Hotel, Fiaschetteria, Bar, Ristorante" insomma tutto quello che ci serve. Entro a chiedere se si può prendere un cappuccino e trovo un bel camino acceso con tre gentili signore che ci fanno accomodare. In un battibaleno, ci togliamo gli indumenti fradici e monopolizziamo il camino! Incurante del pericolo (loro) mi tolgo le scarpe e metto i piedi ad asciugare
Nel frattempo, il sopraffino odorato di Anthomer percepisce effluvi invitanti. Dato che sono le 12:30 perché non farci preparare un rapido spuntino? Come al solito, nonostante le (flebili) proteste di StefRoma, il "rapido spuntino" degenera in una solenne scorpacciata a base di pappardelle e ravioli (preparati espressi da una delle signore, vedi le foto), pollo arrosto, cinghiale, capriolo, patate arrosto, formaggi e, per finire, frittelline dolci! Tutto molto gustoso ma il conto, piuttosto salato, farà sì che non torneremo presto laggiù!
Esilarante il tarlo che ho instillato nella mente di Elgigante Gli faccio "Marco, ma pensa un pò se queste tre megere sono delle maniache che avvelenano gli avventori e li fanno a pezzi mettendoli nel freezer?" Lui ci casca e comincia a preoccuparsi, soprattutto quando una delle tre vecchiarde gli chiede quant'è alto... Che sia per vedere se entra nel congelatore? Quando poi va in bagno e vede una buia scala scendere nel sotterraneo, torna indietro e si fa accompagnare da Cristina! Fortissimo!
Dopo pranzo e dopo il salasso, si riparte. Dato che piove insistentemente ed è già piuttosto tardi, decidiamo di tagliare corto e tornare per Monteriggioni sulla Cassia da dove prendere per Roma. La strada è sempre magnifica, ma la pioggia, a tratti piuttosto intensa, ci toglie gran parte del piacere. Certamente c'è da tornare più avanti nella stagione!
A Monteriggioni prendiamo la Cassia e ci fermiamo per un caffé a Monteroni d'Arbia dagli amici del Contedino, già visitati in occasione del giro della Via Cassia, appunto.
Dopo il caffé si riparte per imbatterci in una pioggia torrenziale all'altezza del Monte Amiata. Le mie scarpe, faticosamente e solo parzialmente asciugate grazie al camino delle signore, sono di nuovo piene d'acqua (ovviamente non avevo messo i pantaloni antipioggia anche perché ormai ero già fradicio).
Facciamo una sosta a Bolsena per riunirci e poi riprendiamo per Viterbo dove l'ormai celebre Crazy Horse ci accoglie stanchi e fradici ma soddisfatti! Ennesimo capuccino o caffé e saluti per tutti. Con un supremo sforzo di volontà porto Mukkona al lavaggio e le dò una bella schizzata, poi mi precipito a casa per togliermi i vestiti e farmi una doccia bollente.
Ultima modifica di marko60 il 29 Mar 2009 23:50, modificato 1 volta in totale