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Inviato: 29 Mar 2009 1:21
Oggetto: Sue giù per le collline romagnole........
Domenica 22 Marzo 2009 poco dopo le 18.00 - Valli di Comacchio
Il sole ha deciso di immergersi nel buio ed di lui ne è rimasta una microscopica fettina.
Ho appena iniziato il rettilineo, interrotto da qualche sbisia, che fiancheggia le valli di Comacchio.
Da un'ora ho lasciato Anna al distributore API sulla Romea, e già mi manca....
Ripenso ad uno degli ultimi momenti prima della separazione, quei momenti in cui tutto il mondo sembra sospeso in attesa di un gesto....
Anna fissa seria la mia giacca grigia e i moscerini spiacciacatisi contro. Ha quasi uno sguardo di rimprovero/disgusto: "Assassino!!" mi dice secca!
Esplodo in una risata fragorosa dentro il casco!
Ho già percorso alcuni chilometri del rettilineo. Il sole è sparito completamente e di lui rimane solo il ricordo rosa che tinge il cielo. Alla mia sinistra le Valli sono immobili: uno specchio. E, come uno specchio, riflettono il colore del cielo: azzurro biancastro, quasi spettrale! Ben diversa era la situazione venerdì pomeriggio...
Venerdì 20 Marzo 2009 poco dopo le quindici - Valli di Comacchio
Sono in viaggio da un'ora. Sono diretto al distributore API posto sulla Romea presso lo svincolo per Cavarzere là ho appuntamento con Anna la mia amica.... . La stò andando a prendere, trascorrerà questo week-end a casa mia..... .
C'è un vento di bora oggi: micidiale, mai provato in moto.
Fino ad Alfonsine me la sono cavata bene: c'era sì molto vento, ma un pò le case, un pò i frutteti, un pò l'argine alto del canale Naviglio, mi avevano riparato consentendomi una guida spedita.
Dopo Alfonsine la situazione è cambiata. La pianura, risultato del lavoro di bonifica delle valli paludose, piatta, senza alberi né case, e addirittura più bassa del livello stradale non offriva riparo al forte vento. Occorreva ridurre la velocità e piegare la moto verso destra sì da bilanciarne la forza.
Ma giunto sul rettilineo delle Valli la situazione si è fatta critica. La Bora soffia costante ed instancabile da est increspando l'acqua delle Valli: non ci sono ripari di sorta, e te la prendi tutta in pieno! La moto, nonostante i suoi duecento trentachili è quasi ingovernabile. In certi momenti sembra di correre sul copertone floscio. Alla prima sbandata calo drasticamente la velocità. Non si può andare oltre i 60km/h. E' la prima volta che mi trovo in una simile situazione e sono un pò spaventato. Quasi quasi torno indietro....
Venerdì 20 Marzo 2009 poco dopo le sedici - Distributore API sulla Romea
Sono appena entrato nel bar del distributore. Anna stà trafficando. Sono un pò stravolto per il viaggio e il vento preso. Le dico: "Hai visto che vento? ", "Sì mi risponde"
" Pensa: a metà delle Valli stavo per tornare indietro!".........
Mi lancia un'occhiata fulminante che mi dice: " Ci dovevi provare!" ............... "
Mi accorgo di aver detto una parola di troppo e cerco di rimediare:
"Bè, poi ho cambiato idea ed ora sono qui..... "
"Buon per tè", mi risponde sempre con uno dei suoi sguardi assassini..."
Venerdì 20 Marzo 2009 poco dopo le quindici - Valli di Comacchio
Ho percorso alcuni chilometi di rettilineo e la situazione è angosciante. Ho appena scartato l'idea di tornare. ... Come glielo spiego ad Anna?
Eppoi tra un pò il rettilineo termina, magari la situazione cambia! Certo che 'sto vento!....
Affronto la prima sbisia... mamma mia! la moto tende a sbandare, eppoi cambiando direzione devo stare attento ai buchi di vento, sono talmente piegato che se di colpo cessa il vento, mi sdraio sull destra.....
Devo stare calmo, devo sentire la moto, sentire il vento e la strada, coinvolgermi ed aprirmi a questa situazione non chiudermi per la paura. Eppoi il vento è costante, e questo è un vantaggio!
Sono in mezzo alla mia carreggiata. Alcune automobili mi superano passando completamente nella corsia opposta... speriamo siano tutti comprensivi della mia situazione!
"Questo rettilineo non finisce mai " anche questo vento non finisce mai...................
Quando, per qualunque motivo, ti trovi in luoghi come questi, dopo un pò senti che oltre la motocicletta, oltre la televisione, la casa antisimica e tutti quelle condizioni di vita che ci siamo inventati e fabbricati per essere più protetti, più sicuri, più garantiti, c'è qualcosa di incomprensibile, di misterioso, temibile e affascinnate insieme.
Molte volte ho già percorso questa strada. Il paesaggio su cui corre è piacevole, affascinante.
Eppure oggi è inquietante. Non c'è nulla di razionalmente preoccupante; le onde dell'acqua non sono più alte di pochi centimetri, il cielo è limpido, l'aria è freschina ma non gelida, a parte il vento che sì è forte ma non è un uragano, nulla crea razionale preoccupazione, eppure te la senti dentro! e non la sai spiegare.
Sono giunto alla fine del rettilineo.... pfiuiiiiiii ce l'ho fatta!
Preso dall'entusiasmo apro il gas e per poco non finisco nel fosso!....
Ci sono più ripari, è vero, ma il vento è sempre forte!
Chissà dove sarà ora Anna.... Da lei forse il vento è più forte.... Sono un pò in tensine per questo week-end. Non sono riuscito a sistemare la casa come avrei dovuto: le piacerà? e il tempo? riusciremo a fare dei buoni giri con le moto? Ho preparato nella mente due o tre cose, ma a lei piaceranno?
Venerdì 20 Marzo 2009 ore 15.30 circa - Codigoro
Bè, fin qui ci sono arrivato. Non sono troppo in ritardo, sono ancora abbastanza lucido e posso permettemi una guida un pò più dinamica. I paesi rappresentano le tappe ideali di questo viaggio. Oramai conosco questa strada e non mi perdo più........
Il vento è sempre forte e costante, ma seguendo il percorso stradale posso variare le direzioni di guida e offrire al vento differenti parti della moto, non sempre la parte destra: la moto in fondo è come una barca a vela, se c'è il vento, devi governarla in modo differente.
La differenza è che mentre con la barca sei contento se c'è il vento, con la moto non lo sei per nulla!............
Sono in vista del ponte sul Pò, il ramo più largo. Anche qui è come nelle Valli: non ci sono ripari di sorta. Occorre stare piegati e moderare la velocità. La differenza è che se finisci nel fiume non hai i pochi centimetri d'acqua delle Valli!!! qui chissà dove vai a finire!
Ma ho imparato la lezione prima, e mi sento più rilassato e consapevole della situazione. E poi il ponte non è così lungo!
Infatti lo supero presto e in breve sono ad Adria. Ancora qualche minuto e raggiungo l'ultima tappa: Cavarzere.
Passo con circospezione davanti alla casa del vecchietto che mi ha messo sotto con al sua automobile quattro mesi fà partendo all'improvviso mentre transitavo davanti a casa sua (non vorrei fosse in agguato............... ) non cè: menomale...........................
Passo la città ed inizio l'ultimo rettilineo lungo lungo 18 km che mi porta alla Romea e li ci sarà Annina...........
Venerdì 20 Marzo 2009 poco dopo le sedici - Distributore API sulla Romea
Sono entrato nell'area di servizio del distributore API. La Shadow di Anna è gia lì....
Lei è dentro il bar, mi vede. Nei suoi occhi leggo un breve sguardo di felicità che termina subito nel tono di indifferenza che le è propria...
E' tutta fasciata da una tuta di pelle grigia che la rende affascinate …..
Entro e ci salutiamo. Mi dice che anche lei è appena arrivata: questo sincronismo è cosa buona.
Ci rinfranchiamo con the e caffè e, decise brevemente le modalità del ritorno, si riparte.
Riprendendo il rettilineo di cui prima, mi rendo subito conto di come la condizone di guida sia cambiata: ora il vento spinge da dietro ed è tutto un altro andare.
Si ripassa tutto il percorso dell' andata. Dopo circa tre quarti d'ora si fà benzina Mentro il benzinaio riempe i serbatoi delle motociclette, Anna mi mostra le forza del vento che la sposta: il benzinaio coglie la mimica e ci dice: “Siete bravi ad andare in moto con questo vento!”
Sento che Anna è elettrizzata, e mi piace molto quando è in questa condizione, devo cercare di mantenerla così...
A Codigoro ci fermiamo al semaforo rosso. Mi volto per vedere se tutto è a posto. Anna comincia a saltare con la moto agendo sulle sospensioni: sembra una scimmia....
Raggiungiamo velocemente le Valli di Comacchio. Spesso durante il tragitto l'ho ossevata nello specchietto: la sua presenza mi riempe.
Il rettilineo delle Valli è di nuovo problematico; questa volta abbiamo il vento che spinge anche da dietro e la situazione è leggermente migliore. Anna mi segue, anche lei con la moto piegata.
Siamo giunti a Faenza. I tempi del viaggio sono rispettati. Stà tramontando il sole ma siamo a casa.
Siamo fermi al semaforo del cavalcavia, dietro c'è casa. Ad un tratto:
“Albertooooooooooo” mi giro, Anna ha la visiera del suo casco in mano e me la porge. Io un pò fesso non mi muovo. Non capisco cosa sia successo e perchè dia la visiera a me: dove pensa me la possa mettere!?
La repentorietà del suo gesto mi distoglie da ogni titubanza. Si è allungata verso di me protesa colla visiera in mano. Manovro la moto un pò all'indietro afferro la visiera e, mentre il semaforo diventa verde mi ritrovo con la visiera del casco di Anna in mano....
Cerco un posto dove metterla cercando neuroni dove mi sembra possibile trovarli (e non necessariamente nella scatola cranica) agisco di istinto e la infilo sotto la fascia della borsa a tracolla: frizione, prima e via sparato su per il cavalcavia: se perdo la visiera sento saranno grossi problemi per me!
Ma non perdo la visiera, e dopo cinque minuti siamo nel cortile di casa. Apro la porta del garage e le moto sono a posto. Saliamo le scale e siamo in casa.
Non dormo, Chiudo solo gli occhi... un po'........................
Mentre la centaura dorme e si riposa, fervono i lavori per la preparazione della cena..
Cu-Cuuuu?!
Sabato 21 Marzo 2009. L'ozio è il padre dei piaceri
Sono seduto sul divano intento a pastrocchiare col pc Anna compare. Questa donna è silenziosissima: all'improvviso si materializza.......
Si fà colazione e, mentre io proseguo i miei pastrocchi. Ella si riaddormenta sul divano.
Passa un po' di tempo e si risveglia. Ora il sonno è venuto a me e la sostituisco....
Insomma, non ci vuole molto a metterci daccordo su come trascorrere questo sabato mattina: si ozia, si dorme, si chiacchera, si smangiucchia, si ridorme....
Si pranza e si esce
I miei progetti di motogiroadue saltano per evidenti limiti di tempo, ci si accontenterà di fare visite a breve raggio.
Prima tappa la Torre di Oriolo Dei Mille Fichi alle porte di Faenza.
Visitando l'interno della torre, tra le altre cose, si scoprono realtà impensabili per i nostri tempi.....
Di fronte a certe esigenze della natura, gli esseri umani sono tutti uguali.............
"Opsssss mi scusi signora castellana....".............
Particolare interessante....
Strumento bellico assai più pericoloso della dinamite!
Pozzo delle vergini
Da questa apertura, posta in cima alla torre, si gettavano giù le Vergini...................
In loro mancanza andavano bene anche le motocicliste nate sotto il segno del Leone....
Tuttavia oggi, che siamo diventati civili...... , ci abbiamo nesso un bel vetro sopra, a mò di pietra..... non si sà mai qualcuno fosse tentato....
Oriolo dei Mille Fichi, un tempo era un comune a sè stante. I possidenti terrieri della zona si erano consorziati e avevano cotituito questo piccolo comune in mezzo alle colline a pochi chilometri da Faenza. Da qui sono passati un pò tutti: tra gli altri i Veneziani e Dante Alighieri.
Quando la Romagna diventò proprietà dello Stato Pontificio. I preti si impadronirono dei terreni circostanti il piccolo comune, smisero di pagare i contributi ed il municipio decadde venendo assorbito dal Comune di Faenza.
Sono rimaste, come riportate nella penultima immagine, la chiesa, la piazzetta e le poche case che ricordano, come l'orma di un dinosauro, l'impronta di un autonomia estinta....
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Il viaggio riprende, Anna comunica che l'andatura tranquilla e del tutto turistica avuta fino a quel momento è quella ideale: quell'andatura verrà mantenuta per tutto il tempo.....
Saliamo e scendiamo lungo le strade ben tenute che accarezzano le colline romagnole.
Riusciamo anche a cogliere immagini di un mondo che si pensa estinto.....
La città di Forlì.
Controllo spesso attravero lo specchio retrovisore la posizione di Anna, sì da non lasciarla indietro.
Il potere di quella donna è incredibile: comunque sia decide sempre lei l'andatura sia che stia davanti (e devi correre altrimenti la perdi..) sia che stia dietro ( e devi stare attento a non distanziarla troppo altrimenti fai la figura del cafone).
Per il resto sei libero di fare come ti pare....
Terra del Sole.
Un tempo era un avamposto dei fiorentini, edificata ai tempi dei Medici, siamo a circa sette chilometri da Forlì
Dopo il caffè si riparte. Propongo ad Anna di andare a Predappio: accetta con entusiasmo.
Adoro l'entusiasmo delle donne...........
Si attraversa Castrocaro Terme, si raggiunge velocemente la strada per Predappio Alta e siamo nuovamente immersi nelle colline.
La strada si arrampica lungo i fianchi della collina, attraversando piccoli boschi. Qualche tornantino rende più interessante la dinamica della gita.
Ormai il sole tramonta, è tempo di rientrare.
Passiamo davanti alla fabbrica degli aerei Caproni: anche noi avevamo la nostra fabbrica di armi segrete nascosta nella roccia....
Siamo giunti a Faenza. Di nuovo fermi ad un semaforo. Sono molto contento del pomeriggio passato insieme ad Anna. La avvicino e le dico:
"Ciao bruttonaaa!"
La sua risposta è immediata: una sonora pernacchia fatta dentro il casco, e subito dopo ride come una pazza! Che spernacchiare dentro il casco è un pò come pisciare controvento!
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Domenica 29 marzo 2009 La dipartita.
Il progetto di oggi è di una semplicità disarmante: si pranza dai genitori (i miei) e si riparte per il distributore Api, sulla Romea, vicino allo svincolo di Cavarzere, laddove tutto è cominciato.
I miei abitano a Imola. O si và per la via Emilia, e in mezz'ora ci siamo, oppure si attraversano le vie collinari e ci vuole più tempo.
La seconda soluzione è quella decisa. Abbiamo già visto ieri che il divertimento è assicurato.
Per di più oggi è una splendida giornata, cielo terso e vento finito!............
Si ripercorre a strada di campagna che và a Brisighella evitando così la provinciale troppo trafficata.
Scorci di Brisighella.......................
Scorci di Anna.......................................
Scorci di calanchi.......................
Ci s'arrampica per la strada che sale sopra Brisighella, e, attraverso Zattaglia e la via della
Lavanda, si arriva a Casola Valsenio, dove si fa sosta benzina.
Il benzinaio è simpatico, di buon umore ed ha voglia di scherzare. Questa è la terra dei motori, dei motociclisti insomma, e ci vuole bene. Così ci spiega che qui in Romagna la motocicletta si chiama "Moudòr", mentre a Bologna lo chiamano "Motourein" non vorrei aver interpretato male (nota la mia dose di perfidie nel valutare i fatti della vita... ) ma questa sottile differenza dialettale mi induce al pensiero che a Bologna si fabbricano le Ducati. Ovviamente non rendo palese il mio pensiero per non irritare i sentimenti della mia dolce amica, fervente estimatrice della Monster.....
Si riprende il viaggio e si sale ancora per la via della Lavanda: si fà sosta al monte Battaglia.
Si stà facendo tardi. Risaliamo in Moto e ci dirigiamo a Imola. Il pranzo con i miei genitori procede bene, siamo tutti rilassati e ci godiamo il piacere del buon cibo.
Riposino mio e rilassamento per Anna.
Alle 14.30 si riparte: Anna deve essere a casa presto, ed ha ancora molta strada da fare.
Si imbocca la Selice, antica via che collega Imola a Conselice, antico porto romano. Siamo lungo la linea di confine tra le provincie di Ravenna e quella di Bologna, e tra un pò toccheremo quella di Ferrara. Le strade sono quasi del tutto dritte, quasi tutte costruite dei Romani molto essenziali e razionali nel loro sviluppo. Siamo circondati da pianura , bassa e piatta. Un tempo erano valli, tutti acquitrini formati dalle piene dei fiumi e dal livello basso del terreno. Erano rifugio di fuggiaschi, ribelli e banditi. Poi, piano piano con sudore e fatica sono state bonificate e rese utili all'economia di sostentamento alimentare per popolazioni endemicamente povere. Un tempo abitavo da queste parti. Mi sembrava di abitare in un mondo estremo, lontano dalla civiltà e dal piacere della scoperta del nuovo, poichè qui, non succedeva mai nulla, solo nebbia e zanzare.
Ma oggi sono contento di ripassare da questi luoghi, sento che mi richiamano ad antichi pensieri, vecchie sensazioni. Forse ho imparato ad apprezzare maggiormente la vita e a prendere ciò che mi riserva col giusto metro.
Anna è sempre dietro di me. Sò che tra poco ci lasceremo ma non sono dispiaciuto. Sono sicuro che ha passato due belle giornate, ha dormito, ha girato in moto, sono riuscito a comunicarle una parte della mia vita, e questo mi rende molto contento.
Passa il tempo, scorre la strada e siamo nuovamente ad Alfonsine ma questa volta ci arriviamo da ovest, mentre all'andata abbiamo girato verso est. In pratica abbiamo percorso un anello: un pezzo di Romagna.
Le mie Valli......................................
Le Valli di Comacchio ora sono tranquille, non soffia un alito di vento. Non sembra nemmeno più l'ambiente di Venerdì scorso. Ora capisco perchè i popoli antichi davano a certi luoghi un significato di sacro, e che doveva essere rispettato...
Domenica 22 marzo 2009 ore 17.00 - Area di servizio distributore Api sulla Romea.
Difficile salutarsi. Difficile salutarsi dopo due giornate trascorse insieme, momento per momento, nelle quali non è successo nulla di straordinario, eppure sento che è successo qualcosa di grandioso.
Abbraccio la mia piccola amica, saliamo sulla moto e al bivio ci scambiamo l'ultimo gesto di saluto.
Domenica 22 marzo 2009 ore 19.00 - Casa.
Sono appena rientrato a casa. In questi giorni abbiamo percorso oltre 770 km. Ci siamo scambiati un pò dei nostri mondi e questo ci ha arrichiti.
Prendo in mano il cellulare: c'è il suo messaggio di un'ora fà che mi annuncia il suo rientro a casa. Le ripondo che anch'io sono rientrato.
Subito arriva il suo messaggio:
"Buonanotte"...
Ultima modifica di 18marzo1954 il 30 Mar 2009 13:35, modificato 2 volte in totale