frozenfrog ha scritto:
Il rispetto è (o sarebbe) necessario a prescindere, anche quando dall'altra parte non c'è, perchè altrimenti finiremmo (come troppo spesso accade) in lunghe e sterili diatribe su di chi è la responsabilità, su chi ha sbagliato per primo e via discorrendo. In questo modo, anche se il processo è lungo e tortuoso, si può raggiungere uno certo livello di equità.
Per quel che riguarda il caso in argomento, il comportamento del nostro amico, per quanto animato dalle migliori intenzioni, è stato eccessivo: per salvaguardare (giustamente) l'incolumità della "vecchietta" (che brutto termine!) avrebbe potuto mettere in pericolo l'incolumità di altre persone (oltre che la propria). Sarebbe stato sufficiente mettere fuori il braccio dal finestrino e segnalare a chi sopraggiungeva di fermarsi, oppure segnalare alla gentile signora di aspettare (anche meglio, se consideriamo che si sarebbe potuta fermare nello spazio tra due auto ferme trovandosi in una posizione protetta e che si andassero a schiantare gli altri piuttosto). Questo secondo me sarebbe stato (ed è) il comportamento più corretto da tenere. Io ho imparato a tenere questa sana abitudine da quando il conducente di un autobus (che non ringrazierò mai abbastanza) che stava effettuando una fermata, al mio sopraggiungere mi ha segnalato prontamente la presenza di una persona che, malgrado le norme elementari di prudenza, stava attraversando davanti l'autobus, evitandomi così il ripetersi di un copione già recitato visto che faccio purtroppo parte della schiera di quelli che hanno avuto la sfortuna di investire un pedone con la moto (una disavventura parecchio spiacevole, il cui ricordo è incancellabile). Da quel momento, proprio grazie al comportamento responsabile e civile di altre persone, ho migliorato il modo di affrontare certe situazioni.
certo, sarebbe stato corretto, ma anche con doppia striscia continua e pedone che attraversa la strada SULLE strisce pedonali, in coda, mi sono preso pure tutti gli insulti di questa terra, penso proprio che il braccio me lo portasse al lavoro con se.