stone ha scritto:
nosmaniak ha ragione.
L'unica cosa è che non so se la denuncia deve essere fatta al momento sul posto, chiamando i vigili e attendendo il loro arrivo.
Marmino, potresti informarti, magari otterresti realmente un risarcimento
Per quanto nosmaniak abbia ragione in linea di massima ha altrettanta ragione stone.
Purtroppo la segnalazione deve essere immediata.
Non è per fare il guastafeste, voglio solo non alimentare false speranze. Ti riporto quindi per brevità alcune considerazioni di carattere generale che ho scritto mesi fa in risposta ad un topic dal titolo: scivolata su strada sporca: il comune paga? nel quale si trattava di un argomento molto attinente al tuo (anche se era un evento generato da cause differenti).
Citazione:
Ritengo difficile che tu possa ottenere un risarcimento. Per prima cosa è buona norma chiamare immediatamente il comando dei VV.UU, di competenza e non muoversi assolutamente dal luogo "incriminato". Questo perchè così facendo i VV.UU. redigono un verbale che riporta esattamente tutti i dati fondamentali (luogo, ora, stato dell'asfalto, condizioni oggettive del tratto di strada, ecc.) compreso il fatto (accertato) della tua presenza in quel luogo. In caso contrario possono facilmente essere sollevate eccezioni (malgrado la presenza di testimoni): così non puoi ragionevolmente dimostrare la tua presenza sul posto e all'ora che tu indichi.
Inoltre in caso di incidente causato da insidia stradale, per poter affermare la responsabilità dell’Ente proprietario e/o concessionario della strada, chi ricorre deve provare non solo che l’evento sia riferibile ad un pericolo oggettivamente non visibile e soggettivamente non prevedibile, ma anche che l’insidia si trovava sulla carreggiata da tempo sufficiente a rendere esigibile un intervento di messa in sicurezza da parte dell’Ente proprietario e/o concessionario della strada.
In sintesi, chi ricorre se non riesce a dimostrare che l’evento dannoso fosse presente molto tempo prima rispetto a quando si è verificato l’incidente ed in tal modo non riesce a comprovare una assunzione di responsabilità dell’ente proprietario della strada per l’imperizia o la negligenza, per non aver provveduto in tempi rapidi a rimuovere la causa dell'evento stesso non ottiene risarcimento.
E' importante il rapporto che lega il "custode" alla "cosa" che ha cagionato il danno. In base alla norma cui all’art. 2051 c.c. infatti, custode è colui che avendo la gestione della cosa ha la possibilità nonché l’obbligo di prevenire in ogni momento che la stessa possa arrecare danni a terzi. In virtù di tale rapporto parte della giurisprudenza ha attribuito a carico del custode una presunzione iuris tantum di responsabilità, con la conseguenza che in tali ipotesi per il danneggiato è sufficiente provare il mero nesso causale fra cosa e danno, rimanendo egli esonerato dalla dimostrazione della colpa del custode. Quest’ultimo potrà eventualmente liberarsi da tale presunzione fornendo la prova liberatoria che il danno è imputabile al caso fortuito e cioè ad un evento naturale o umano oggettivamente imprevedibile e non controllabile, idoneo di per se a provocare l’evento.
...omissis...
Il mio suggerimento quindi, se veramente intendessi procedere con la richiesta di un risarcimento, è di valutare attentamente (con l'ausilio di uno specialista in infortunistica stradale) la sussistenza di questi requisiti, che sono fondamentali per dare fondatezza alla domanda: tipologia di strada; natura, visibilità e prevedibilità dell’insidia, tempo trascorso fra l’insorgere dell’insidia e l’incidente.
In bocca al lupo!