Racconto di un week end tra lombardia emilia e liguria - Report Uscite Solitarie o Extra Tinga

La mia giornata di sabato inizia molto presto, la sveglia è puntata alle 7:15, ma apro gli occhi alle 6:10...sarà l'ansia, la voglia di andare in moto e dalla sera prima ho solo curve in testa! Visto che è così presto me la prnedo piuttosto con calma, ho già fatto il pieno la sera prima, la borsa è già pronta...non devo far nulla oltre a preparami.
Alle 7:35 l'aria è ancora fresca, un po' di nuvole, ma il sole si intravede già abbastanza alto...appena 5 minuti e vado!
inizio a pensare a quanto mi dovrò divertire, ma prima dovrò far passare un centinaio di km d'autostrada, infatti la mia prima tappa e parma (precisamente uscita la spezia e dopo appena 5 km parma ovest) dove subito dopo il casello incontrerò la mia zavorrina e suo fratello che arrivando da bari venerdì, ha fatto tappa a bologna, dove ha recuperato la mia dolce zavorra. Tangenziale e autostrada sono una palla mortale...la mia velocità di crociera non supera i 120 km/h, il mio unico svago è guardare le persone che sono in macchina e salutare qualche centauro, dopo uno veloce stop a fiorenzuola (visto che è ancora presto mi concedo una pausa per colazione e sigaretta) arrivo a parma alle 9:20, mentre sono fermo al casello a pagare nella corsia accanto mi superano i miei compagni di viaggio che attraversano la barriera senza fermarsi grazie al telepass...ormai siamo lì...il peggio è passato e il meglio sta per arrivare!
Bene...siamo pronti, carico la mia zavorrina e si parte...la SS62 ci attende, devo dire che ho un po' di timore, in parte dovuta a tutto ciò che si è sempre sentito di questa strada e un po' per gli articoli degli ultimi tempi (olio sulla strada e compagnia bella).
Prima seconda terza, direzione noceto dove la SP357R ci porta fino a Fornovo di Taro con poche curve e qualche deviazione all'interno dei paesi a causa dei mercati di paese.
Eccoci, non me ne ero neanche accorto ma un cartello a bordo strada segna SS62...allora ci siamo! mi si stampa un sorriso da ebete impaurito sulla faccia che però dura solo pochi metri fino alla prima curva e quella espressione lascia il posto ad un volto più concentrato. Non ho la più pallida idea di che ora possa essere, il sole fa capolino tra le nuvole, ma non riesco a regolarmi sull'orario, basta pensieri (l'ultimo che mi viene in mente è per il libro che sto leggendo Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta dove l'autore - Pirsig - descrive la differenza tra il viggiare in auto e il viaggiare in moto, quando sei in macchina guardi tutto attraverso un vetro, è un prolungamento della tv, quando sei in moto sei nella scena) e allora via sono nella scena, sono il protagonista! giusto il tempo per quest'ultimo pensiero e la Cisa mi si presenta sotto le ruote in tutto il suo splendore, destra sinistra destra destra sinistra e così via tutta d'un fiato con dei brevissimi rallentamenti solo per fare un cenno (pollice in su) alla mia zavorrina ogni volta la risposta è sempre la stessa (pollice in su) (lei sa che se cè qualcosa che non va deve farmelo capire col pollice verso) e allora continuiamo, di km ne abbiamo fatti già un bel po' non ci rendiamo conto di dove siamo, ma non mi fermo per leggere la cartina, voglio farla fino al passo d'un fiato, neanche il tempo di finire il pensiero, che valeria (la mia zav) chiede pausa...e va bene...pausa...per sua fortuna dopo appena tre curve un punto di ristoro ci si presenta a bordo strada...caffè sigaretta, ci sgranchiamo un po' le gambe e di nuovo in moto,e ancora destra sinistra sinistra destra e guarda un po' il Passo della Cisa, ma che sfiga...per appena cinque curve non mi sono tolto la soddisfazione di farlo d'un fiato, ma ci fermiamo comunque per le foto di rito appena cinque minuti e ora giù dalla cisa direzione la spezia, dopo qualche altro km un cartello asfalto scivoloso mi riporta alla mente quello gli stessi pensieri della partenza, procedo piano e con prudenza, anche perchè sento valeria che si muove un po', sarà stanca, ancora un po' di curve e siamo sarzana, la Cisa, questo "mito", è finita siamo molto vicinio al mare, il sole è molto caldo, penso...sarà quasi ora di pranzo, mi ricordo di un posto carino e buono a marina di fezzano. allora la strada è quella la spezia, direzione portvenere e siamo arrivati, effettivamente siamo lì seduti alle 13:15. Dopo poco più di un'ora siamo giò in moto, visto che una delle più belle località del tirreno è a due passi decidiamo di fare una passeggiata o almeno ci proviamo, ma il caldo è un forte deterrente e allora risaliamo in moto direzione strada delle 5 terre e levanto (dove una brutta deviazione ci costringe a scendere a vernazza e risalire per stradine strette e dissestate),perdiamo più o meno un'ora. a levanto la stanchezza inizia a farsi sentire, sarrano le 17:00, abbiamo prenotato nel solito b&b a brugnato, ridente borgo medievale, dove la signora natascia ci accoglie sempre a braccia aperte ed è lì che ci dirigiamo, un po' di riposo e una splendida doccia ce li siamo meritati...e questa sera ci aspettano testaroli e panegacci...superbi!!!
Dopo cena dritti a letto, dopo 360 km siamo tutti stanchi e poi domani ce ne aspettano altri e tanti, ma prima di dormire leggo un po', sempre pirsig, che sicuramente è molto più bravo di me a raccontare i suoi viaggi in moto.'Notte!
Domenica alle 8:15 sono in piedi, la deliziosa colazione di natascia ci aiuta a risvegiarci, ci prepariamo, salutiamo e alle 9:30 siamo di nuovo in strada, pieno e via.
Siamo diretti al Passo di Cento Croci, siamo freschi riposati, le gomme si scaldano lungo la fondo valle e non appena si inizia a salire siamo pronti carichi per il secondo passo del motogiro, la strada è molto bella ogni tipo di curva, asfalto ottimo, che cosa chiedere di più...e una volta in cima, siamo al confine tra liguria ed emilia, solite foto di rito e di nuovo giù nella provincia di parma per rientrare qualche decina di km più avanti in liguria dove c'è ad accoglierci qualche gocciolina d'acqua, ma passa subito. Siamo diretti a chiavari, ma solo di passaggio perchè il nostro fine ultimo è Recco e la sua ottima focaccia!!! ed è qui che arriviamo intorno alle 13:00 sotto un vero temporale, ma che c'importa siamo arrivati e ci preoccupiamo solo di mettere le gambe sotto al tavolo!
quando la pancia è ormai piena non piove più, meglio! ma la strada è ancora bagnata quindi pian piano ci dirigiamo verso Scoffera...non siamo molto convinti della strada da fare, il tom tom rider del nostro compagno di viaggio super tecnologico pare si sia impallato e per fortuna che io preferisco le cartine, riusciamo ad arrivare dalle parti del passo, pausa caffè e sigaretta e continuiamo pare proprio che il tempo non ci voglia assecondare oggi e infatti entriamo in galleria e appena usciamo muro d'acqua, si va vanti con calma e prudenza (ho molta paura della strada bagnata...sarà che sono ancora scioccato da quella volta che feci un gran bel volo sul bagnato...ma questa è un'altra storia) e per fortuna che siamo su una statale larga dritta e poco divertente (non ci stiamo perdendo niente), non dura tanto e neanche la strada pallosa, e allora curve+strada asciutta=divertimento!!!
ormai non siamo lontani da bobbio, saremo dalle parti di ponte organasco o corte brugnatella ed una deviazione per varzi è per me fuorviante, ci fermiamo per capire dove siamo e dove dobbiamo andare, c'è anche un bar...sigaretta e beviamo qualcosa di fresco. incontro anche un amico, che mi consiglia un po' di strade più carine per il rientro a milano, bene...ci salutiamo e ripartiamo, ma la mia zavorrina è già sulla moto di suo fratello, a bobbio ci separeremo, loro andranno a bologna e io a milano e così è...ultimo saluto e sono ormai solo, ma il Penice e San Colombano mi aspettano...che bella strada! anche se una pattuglia mi fa perdere un po' di curve, ma pazienza, lo spettacolo che ti aspetta sul Penice è come pochi, un piazzale pieno di moto sotto la statua del prottetore dei motociclisti e una vallata molto molto bella!!!
Dopo una sigaretta e quattro chiacchiere riscendo verso bobbio, il ragazzo che avevo incontrato mi aveva detto che prima del penice c'è una deviazione per la val tidone ed è quella che faccio, veramente bella...ma mi accorgo di avere poca benzina, ma poca poca, giro e rigiro alla ricerca di un distributore, che trovo solo a varzi dopo più di mezz'ora di pessimo vagare!
pare proprio che il bello sia finito...da varzi imbocco la SS461 direzione Voghera, ma che brutta, un altro mondo, zero curve+tanto trafico= che palle!!! a godiasco non ne posso più, provo a buttarmi su qualche colle pavese...bhè sarebbe stato meglio non farlo...strada stretta sporca e dissestata, se non fosse stato per i paesaggi sarei sicuramenete tornato indietro.
Ormai sta veramente finendo sono quasi a casteggio e ci sono solo statali larghe e dritte e tante macchine...
l'ultima cosa degna di nota è il ponte sul po...mi affascinano i fiumi, anche se preferisco costeggiarli come ho fatto col trebbia e col vara...ma va bene comunque! superato il Po sono a Pavia da qui la SS35 mi porta a casa.
Sono passati altri 380 km tra curve tornanti pioggia sole mare colline, statali provinciali e il mio motogiro è finito.

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