LucaCupo ha scritto:
E il giudice le farebbe una pernacchia perchè comunque non avrebbe integrato tutti i requisiti richiesti per invocare lo stato di necessità
Non sono un avvocato, quindi non ho pretesa di aver (virtualmente) istruito correttamente la signora a fare una dichiarazione accettabile.
Se leggo l'art. 54 del c.p., pero', leggo:
Citazione:
Art. 54 Stato di necessità
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.
Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo.
La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo.
Vuoi che un buon avvocato non riesca ad impostare correttamente una eventuale versione che non solo vada ad assolvere lei, ma magari addirittura provare ad addossare a lui (in base al terzo capoverso) la colpa dell'incidente?