FilippoCaliari ha scritto:
e qui gli omeopati partirebbero a raccontare le varie baggianate sulla memoria fisica dell'acqua...
diabolik9 ha scritto:
In effetti le sostanze attive,vengono disciolte in acqua a diluizioni molto alte. Ciò significa che trovare una molecola di principio attivo nel medicinale omeopatico è molto difficile se non impossibile....
E appunto questo tipo di cura si basa sulla memoria dell'acqua, che non convince la maggior parte degli scienziati, ed è questo il suo limite, che non è mai stata dimostrata ufficialmente..
Ci sono stati degli studi, tipo la termoluminescenza fatta da un ricercatore svizzero che confermerebbe che l'acqua abbia una memoria..
Riporto una parte di un articolo preso da sapere.it :
Il ricercatore elvetico ha usato una tecnica chiamata termoluminescenza, impiegata per studiare la struttura molecolare dei solidi. Se si illumina una oggetto, infatti, parte dell’energia luminosa viene assorbita e poi riemessa dal corpo. Le caratteristiche della luce emessa sono diverse da quella che ha colpito l’oggetto, e dipendono dalla struttura molecolare dell’oggetto stesso.
Usando questa tecnica di analisi Rey ha studiato il ghiaccio formato da acqua pura e da alcune miscele di acqua e sali. Lo spettro di emissione (il grafico che si ottiene al termine dell’esame) delle varie soluzioni è molto diverso. Questo perché le molecole d’acqua in presenza di un soluto cambiano il modo in cui sono legate tra di loro nel ghiaccio.
Ma la vera scoperta di Rey è un’altra: diluendo le soluzioni con la classica procedura omeopatica si ottengono gli stessi risultati. Anche se nella miscela “omeopatica” la probabilità di trovare una sola molecola di sale è praticamente nulla, le molecole di acqua rispondono alle radiazioni proprio come se ci fosse ancora molta sostanza disciolta.
Proprio come se l’acqua avesse mantenuto il ricordo del sale che aveva contenuto.
Naturalmente è ancora tutto da verificare....