Ciao a tutti
preso da un irrefrenabile istinto suicida dovuto alle mie cadute nell'Abisso della Depressione (...no... è solo che sto fremendo per la moto... ed anche per altro...) mi sono messo ai fornelli...
Dopo aver stupito i più con la mia cucina, con le mie marmellate (memorabili quella di zucca, di pomodori verdi e di radicchio trevigiano) e, pochi giorni fa, con i miei dolci (zuccotti di crema con noci e fondo di cioccolato ricoperti da salsa bollente di frutti di bosco e miele), pochi minuti fa ho portato a termine un esperimento che mi aprirà le porte di un nuovo salone dell'arte culinaria...
siore e siori, HO PRODOTTO DEL FORMAGGIO!!!
Quel fagottino che vedete appeso sullo scolapiatti è il formaggio che perde l'acqua...
Lo "stronzetto" bianco qui sotto, invece, è il formaggio, ricavato da circa due bicchieri di latte, bello pronto per la stagionatura o l'assaggio
Gli ingredienti? Latte, sale e caglio NON ANIMALE. Non tutti sanno, infatti, che il caglio è generalmente ricavato dallo stomaco della mucca, o addirittura dalla vescica, o altri posti vomitevoli (clicca qui per maggiori notizie a riguardo). Beh, io ho usato un ingrediente naturale SEGRETISSIMO (grazie mamma...).
Il sapore? Al momento abbastanza insulso... una ricotta un pochino più solida... ma si consideri che il latte che ho usato è quello a lunga conservazione, che, comunque, il latte è sempre privato della parte grassa che affiora, che il sale ed il caglio li ho buttati "ad occhio", che i tempi di cottura seguivano criteri "spannometrici" e che il suddetto formaggio non ha subito nessuna ulteriore lavorazione (ho il cervello che frulla a riguardo...)
Adesso mi metto alla ricerca di stampi e stampini per fare delle forme degne di questo nome...
Una domanda mi frulla in testa... ma lasciamo stare la risposta...
Ciao
Luca "Cooking Puppet"
