Questo sarà forse più uno sfogo che un report, nel caso in cui venga ritenuto tale spostatemelo pure nel motobar.
Ieri notte, giovedì 29 febbraio 2008, ore 23:45, la mia piccola gridava forte all'inizio della gardesana occidentale. Gridava la mia rabbia e il mio dolore per il fatto di non aver potuto fare andare le cose diversamente, l'essere stato freddo e duro, l'averLa fatta piangere, ma davvero non c'era altra soluzione. Gridavo a me stesso sotto il casco, e la mia moto gridava per me alla notte. Piangevo, piangevo per Lei.
Ore 0:30, la mia piccola non gridava più, se ne stava zitta. Ero sopra Riva Del Garda, in silenzio, da solo. Ho scattato l'unica foto, forse qualcuno riesce anche a riconoscere il posto...
Immagine:
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Faceva freddo, praticamente ero vestito in modo normale, ero lontanissimo da casa, ero sconfitto, ero stanco.
"Riportami a casa piccola mia..." ha ricominciato a borbottare, calma, tranquilla "...si, lo so, ci sei tu qui con me. Ma adesso andiamo a casa."
Ore 1:00, Val di Ledro, di nuovo piangevo, piangevo per il mondo, per quello che siamo, per quello che è. I piccoli occhietti della mia piccola illuminavano appena la strada, il resto era buio totale. Solo io, lei, e i pochi metri di strada davanti a me. Nessuna scelta, sempre diritto lungo l'unico percorso. E i tornanti a destra... Dio quanto li ho odiati: curvare alla cieca, senza sapere dove stai puntando il muso, solo basandosi sui ricordi dell'estate precedente... per fortuna i ricordi erano buoni e la mia piccola sapeva da sola cosa fare.
Ore 1:45, Idro era passato da poco, mi ero accorto solo di qualche lucina riflessa sul nero dell'acqua. Si avvicinano le Coste. Non immaginavo si potesse avere così tanto freddo. La notte ha strappato via tutto il mio calore fisico ed emotivo. Non penso più a niente, piango ancora, si, ma forse è solo per il freddo. Il mio fiato pesante mi appanna la visiera, la apro, ci vedo di nuovo! Dovrei sentire l'aria gelida pungermi le guance, non sento niente, meglio così. Arrivano le Coste, le conosco talmente bene da poterle fare a occhi chiusi, ma non sono più io. Non sto più guidando la moto, è lei che semplicemente mi riporta a casa. Mi perdo, non so più dove sono, non riconosco più le mie curve, e lei continua a borbottare e mi culla e sto bene e penso solo a noi due.
Ore 2:20, "Grazie piccola mia, grazie. Non sarei niente senza di te. Ora riposati, sei stata bravissima. Buonanotte." Salgo le scale fin su in casa, fino al mio letto. Le mie gambe non rispondono più molto bene, le tocco, non sento niente, né freddo, né caldo, né il tocco: le mie mani stanno allo stesso modo. Mi tolgo le scarpe e appoggio i piedi nudi per terra, il pavimento di marmo mi sembra tiepido. Cerco il caldo nel mio letto allungandomi fino agli angoli più lontani a strappare tutto il calore che vi è.
E in un attimo sto già dormendo.
Beh questo è quanto, se qualcuno è arrivato in fondo pensando che sia solo una grandissima cavolata aggiungo un paio di dettagli tecnici sulle strade che ho incontrato, premettendo che sono state percorse tutte a velocità relativamente bassa.
La gardesana è messa bene, proprio come la ricordavo. Sono ancora in corso i lavori per la costruzione della nuova galleria, e in quel tratto la strada è un disastro, ma si tratta solo di qualche decina di metri.
La strada che da Riva sale verso Molina di Ledro dev'essere in parte franata nella parte alta, ho trovato dello sporco, la parete della montagna è un po' dissestata e c'erano alcune ruspe parcheggiate. Si risolve tutto con un po' di attenzione e uno di quei fastidiosissimi semafori che alternano il senso di marcia.
L'alta Val di Ledro è stata in parte riasfaltata. Ora è sparita quella fastidiosa striscia di asfalto sconnesso, ma restano comunque delle giunte longitudinali a metà corsia che tendono a far muovere la moto. Inoltre l'asfalto che hanno usato non ha niente a che vedere con quello originario. E' più scivoloso e meno ben steso. Mentre nella parte bassa c'è ancora la tanto odiata strisciolina. In una parola sola: rovinata, ma questo lo sapevamo già... ah, anche un po' di brecciolino sui tornanti, ma niente di grave.
La strada del lago d'Idro m'è sembrata buona, dico sembrata perchè a quel punto non ero più tanto attento al tipo d'asfalto, comunque me la ricordo pulita e asciutta.
Le Coste sono sempre le Coste, niente da dire.
Se volete provare una "Ledrata" (come la chiamiamo noi lakustri) andate pure senza problemi, è un giro che si lascia fare, anche in questo periodo.
Ciao a tutti, spero di non avervi annoiato!