Non ero mai salita su una moto prima di quest'estate quando, dopo tanta e tanta attesa, finalmente il mio amore ha realizzato il suo sogno: la nuova Honda Hornet.
Data la paura, il passaggio da uno scooter 125 a una 600, la velocità, il corpo massiccio di una moto vera e propria avevo avvertito il mio
Bladepro che ci sarei salita non appena lui ci avesse preso un pò la mano...infatti, non appena ritirata la moto dal concessionario, come per magia, mi ci sono ritrovata sopra
....E' proprio vero che x amore si fa di tutto...
Qualche giretto dentro Roma (Bladepro sempre attento e premuroso finchè c'ero io...), gitarelle anche fuori, passeggiate piacevoli, "aperte" di Luca che mi scatenavano dentro quantità industriali di adrenalina ma che, allo stesso tempo, mi portavano a tartassargli la gamba di pugni x farlo decelerare (o meglio, come mi ha consigliato
Longisland, il rallentamento è sicuro se stritolassi qualcos'altro...).. finchè, un giorno mi arriva una sua proposta che, sinceramente, alle mie orecchie non aveva un suono piacevole:
"Domenica partecipiamo ad un raduno?"
"Si va ad un monastero, daje amò, si chiama Mystic Tour"
Istintivamente, ho detto "
Ma dai, ragioniamoci su magari aspettiamo un pò prima di fare le uscite, io ho paura...." mi sono appigliata a qualsiasi scusa ma, alla sua imperterrita espressione di gioia sul viso all'idea di partecipare a quel raduno
, non ho proprio resistito...E via, senza pensarci su troppo (onde evitare un pentimento) mi sono ritrovata in un negozio di abbigliamento da moto!
Pensavo che la moto rimanesse sempre ed esclusivamente una passione sua ma, a mano a mano, vedevo sempre + che lui, con i suoi racconti, con quell'appiccicamento continuo davanti al forum, voleva coinvolgere anche me...e ciò non mi dispiaceva affatto....a parte la paura, anzi, il
TERRORE.
Prima del temerario
Mystic Tour, siamo andati al nostro primo
venerdìamici, curiosi di conoscere nuove persone e anche un pò imbarazzati (sapevamo che saremmo stati i + piccoli del gruppo...).
Arrivati, sono stata subito coinvolta da tanta simpatia, da risate, un'accoglienza che non mi aspettavo: non c'era freddezza, anzi...
Nonostante la mia timidezza mi sono sentita a mio agio poi, quando ho saputo che 2-3 ragazzi erano calabresi....lì mi sono sentita proprio a casa!!!! E così parlando, si è manifestato il mio problema riguardo la moto
e, devo dire che, immediatamente sono stata travolta da rassicurazioni, procedimenti psicologici di rilassamento, spiegazioni sulla sicurezza che il
Tinga preclude.
"Vedrai, le uscite in moto sono turistiche, avrai modo di gustarti il paesaggio..."
"Devi fidarti di Luca-Bladepro....Se corre gli arriva una pedata!"(parole di Triciclo)
Tornata a casa, pensavo e ripensavo alle parole di
Longisland,
Maninblue,
Krac (
ex Irene) e
Triciclo che, affettuosamente, mi hanno resa + tranquilla, quasi pronta (90%) ad affrontare l'uscita che, fino a quel momento, x me, era diventata una sorta di incubo.
Tutto sommato, la Domenica del Mystic arriva e il mio primo pensiero della mattina era solo quello che dovevo passare una bella giornata di divertimento.
Raggruppati tutti, iniziamo a partire e, dopo il primo quarto d'ora di passeggiata, mi sono resa conto che le parole di quel
venerdìamici erano parole sincere e sacrosante!!
Per questo, non smetto di ringraziare chi mi ha stralavato il cervello nell'intento di farmi capire che le uscite consistono nel divertirsi, nel conoscersi, nel godersi il rombo del motore della moto, tutto in
sicurezza.
Perchè ho capito che è questo lo spirito del Tinga.
[/u]
Ciao Rita!