Un'uscita improvvisata, organizzata al minuto.
Messo un post, giro di chiamate e rispondono all'appello un mio caro e vecchio amico (futuro iscritto al tinga) e Federico (Mygeneration).
Federico mi avvisa che farà tardi, quindi l'appuntamento con lui sarà sul tardi.
Nel frattempo vado a prendere il mio amico, e con lui andiamo verso Tolfa.
A Cerveteri imbocchiamo l'autostrada, per fare il pezzo gratuito fino a S.Severa. Potevamo fare la braccianese e poi la strada per Manziana, ma per motivi di tempo abbiamo accorciato.
Usciti dall'autostrada, cominciamo la salita verso i monti della Tolfa.
Strada relativamente pulita, tratti di strada con asfalto nuovo, un pò di vacche e le classiche foglie dopo il XII, fanno si che la salita sia abbastanza prudente, anche se goduriosa.
Arrivati su a Tolfa, svolta a sinistra in direzione di Allumiere e poi Civitavecchia.
E li, la gioia si sprigiona, nessuna macchina, asfalto bello poroso, asciutto e tiepido, insomma, un vero parco giochi.
Purtroppo l'amico fa cenno che deve sganciarsi, quindi non abbiamo modo di rifare il tratto. Lo scorto fino all'autostrada, e ci salutiamo.
Nel frattempo, ricevo la chiamata di Federico.
Ci mettiamo d'accordo, 16:30 al distributore dopo il semaforo del quadrivio braccianese.
Puntualmente alle 16:25 sono li.
Aspetto.
16:35, chiamo Federico.
Mi dice che è fermo 2 km più indietro, per prestare soccorso ad un signore scivolato dallo scooter.
Mi rimetto di corsa il casco, e lo raggiungo.
C'era un signore a terra, sul ciglio della strada, sulla 60ina d'anni. Uno sguardo buono, dolce. Saluto Federico, che si scusa per il ritardo.
Ovviamente gli rispondo che non c'era alcun motivo per scusarsi, e che anzi ha fatto un'ottima cosa a fermarsi e prestare soccorso.
Forunatamente il signore era coscente, gli faceva male un pò il fianco e sopra le costole, escoriazioni leggere sul braccio.
Mi inginocchio vicino a lui, gli chiedo come si chiama, e cerco di tranquillizzarlo. Ci chiede di spostargli il motorino. Detto fatto.
Assieme a Federico lo mettiamo a fianco la carreggiata, nel prato. Mettiamo dentor il casco, lo chiudiamo e porgiamo le chiavi all'infermiere.
Chiuso lo sportello dell'ambulanza, e rincuorati con il leggero sorriso del signore, indossiamo i caschi e ci avviamo.
Stavolta l'andatura è più morbida e soffice, ma le curve si pennellano con piacere. Francesco dietro è sempre presente, e vi assicuro che non è cosi fermone come dice. Anzi

Arrivati a Tolfa, gli propongo di continuare verso civitavecchia, dopo la strada è ancora più bella.
Ritornati a Tolfa, ci fermiamo per un caffè, gentilmente offerto da Federico.
Quattro chiacchere, e scopriamo di avere qualcosa in "comune"

Dopo un pò, ci accorgiamo che s'era fatta l'ora, e con calma ci avviamo verso bracciano.
Al semaforo, lui prosegue dritto, io a destra. Tempo di un saluto, e questa bellissima giornata in moto si sta svolgendo al termine.
Purtroppo niente foto signori, ma spero che il mio racconto abbia tuttavia permesso di immaginare le diverse situazioni.
Un saluto e un grazie a Federico, per l'ottima compagnia