Moto
I racconti epici dei motociclisti
Scritto da Zealot87 - Pubblicato 23/04/2006 11:21
Nella dura vita del motociclista, capita spesso di raccontare agli amici, ai conoscenti ed ai parenti epiche storie di avventure, rigorosamente fatte sulla nostra fida dueruote...

Nessuna eccezione... tutti, e dico tutti i centauri, almeno una volta nella vita, per fare bella figura con il prossimo (non importa chi sia: amici, parenti, sconosciuti, stranieri che non capiscono la nostra lingua...) hanno raccontato delle storielle un “pochino” gonfiate, con protagonisti noi e la nostra moto, per passare i cosiddetti “5 minuti di gloria”. Vediamo le più comuni di seguito...

Sicuramente, la leggenda che preferiamo raccontare, è quella della caduta evitata. Generalmente, il bravo narratore, si rende protagonista di numeri degni di una compagine circense: ha evitato con estrema freddezza un autosnodato a 486 assi che si era immesso da una strada laterale senza curarsi di dare la precedenza, il tutto mentre era in piega e con uno stormo di moschini che si abbatteva sul suo casco, con la visiera aperta appena due secondi prima. Nota la variante che vede protagonista la pioggia, la neve, mucche assassine che attraversano la strada in piena città e in perfetta sincronia con l’autosnodato di cui sopra, il tutto mentre ci squillava il cellulare.
Ovviamente, la realtà non si discosta molto dalla classica “virata” fatta per evitare il nonnetto sul cinquantino di turno che si immette davanti a noi con estrema cautela e con velocità prossima agli 0, 1 km/h.

Dopo le cadute, troviamo un’altra storiella sempre di grande effetto: generalmente il protagonista è sempre il narratore; egli, in una strada irta di curve e di pericoli, riesce con la sua abilità ai semimanubri quasi divina a vincere un duello con un omaccione più esperto, più grosso, più bello e con una moto verosimilmente veloce almeno il doppio e pesante la metà in confronto alla sua. C'è, anche in questo caso, chi esagera, dicendo che arrivati a destinazione con 10 minuti di anticipo sul rivale sorpassato in precedenza, abbia raccolto elogi dall’intera combriccola di motociclisti al seguito, con tanto di standing-ovation. Il non plus ultra, però, si raggiunge quando a quanto detto sopra, si aggiunge il fatto che il protagonista guidava con la zavorrina al seguito e con la moto carica di bagagli come una coppia di cammelli egiziani.
Anche in questo caso, l’intera vicenda è da vedersi nel seguente modo: un semplice sorpasso effettuato senza cambiare marcia, ai danni del cinquantino già citato, con tanto di vecchietto (sempre il solito) al manubrio.

Sempre il ambito di sorpassi, c'è una leggenda metropolitana che circola da anni...
Il motociclista (anche in questo caso stranamente voce narrante) sorpassa una macchina; dal senso opposto, un altro motociclista (folle) sorpassa un'altra macchina. Data la velocità dei due motociclisti e il sorpasso risicato, non riuscendo a rientrare in tempo dal sorpasso, i due si passano a fianco ognuno percorrendo la corsia opposta al loro senso di marcia.
Quello che ci chiediamo è: ma se non riuscivano a rientrare perché il sorpasso era così risicato, ognuno dei due motociclisti non avrebbe dovuto fare un frontale con l'auto che l'altro motociclista aveva appena sorpassato?
Alcune cose è meglio non saperle mai....

Arriviamo ad un’altra delle storie che tutti noi abbiamo sentito almeno una volta... ovvero la storia di quando il motociclista ha evitato i caramba. Il centauro che non vuole esagerare, generalmente dice che in un posto di blocco, hanno fermato il tizio davanti a lui. Ma il mondo è bello perché è vario: i dueruotisti più accaniti, sostengono generalmente di essere stati inseguiti dai caramba, perché li hanno colti mentre facevano un wheeling davanti ai loro occhi. Per evitarli, hanno fatto di tutto e di più: impennate, staccate al limite, intraversate, passaggi in strettoie di 3 cm... sono sempre usciti vincitori. Se potete, fategli notare la somiglianza dei loro racconti con le avventure dei ghostrider.

Ultima, ma solo in ordine di impaginazione, è la storia del viaggio perfetto: il centauro in questo caso racconta di essersi fatto 10000 km senza stancarsi, e di aver tenuto una media che sarebbe difficile ottenere anche in caso di strade chiuse al traffico. In realtà, dopo 20 km si è buttato sul primo pratone, esausto e senza il minimo residuo di energia...


Anche questo articolo è finito... vi saluto, spero di avervi fatto passare i soliti 10 minuti di svago... e mi raccomando: se raccontate una “storiella metropolitana” farcitela di panzane: alla fine, è bello che sia così.

Lamps!

 

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Commento di: SuperCippo il 23-04-2006 17:46
Grandissimo :D
Commento di: M-90 il 24-04-2006 16:46
eheh!!!!!! hai ragione, di queste epiche storie ne ho sentite a migliaia ma.................a esser sincero anche a me è successo un paio di volte di esagerare un pochino. mitico a presto
Commento di: Yellowkid il 27-04-2006 10:19
Finon ad ora non ho avuto ancora l'occasione di farcire con panzane le mie "imprese", non ce n'era bisogno, ho documentato tutto!!! :) :)
Commento di: orco il 28-04-2006 18:25
LOL.... bellissimo complimenti
Commento di: paggipol il 02-05-2006 14:12
Bellissimo anche io un paio di volte le ho raccontate un po' ingrassate:):)
Commento di: Yellowkid il 10-12-2006 17:45
Beh, che dire? Meriti una bella serie di vignette! se vuoi mi metto subito all lavoro... il fatto è che alcuni dei "racconti epici" da te narrati somigliano molto a quelli di alcune vignette già disegnate dal mio maestro Stefano Disegni... non vorrei che se ne abbia a male...
Commento di: capitanroad2002 il 11-12-2006 12:01
si è vero !!!!fondamentalmente hai ragione!! ma cosa sarebbe lancillotto senza l'epica...un normale cavaliere a caccia di topa ...se di sangue reale pure meglio!!!orbene se vi raccontassi che dopo un anno e sei mesi di ospedale (incidente con la moto)mi sono comperato una virago 250 e 5 mesi dopo sono andato a farmi il giro della francia con una gamba quasi rigida..ci credereste? e se vi dicessi che non contento con la stessa moto l'anno dopo mi sono fatto caponord in solitario facendomi la germania la danimarca la svezia la fillandia la norvegia e al ritorno la rep. ceca l'austria e il tutto partendo dalla puglia che significa almeno 1200km prima di arrivare al confine...ehehe ci credereste?
e tralasciando molti km in giro di qua e di la' mica dritti sparati alla meta ,ma bighellonando dove ne valesse la pena di esserci ed osservare ,in totale 7000km in 45 gg e vi assicuro senza pompare niente!!!ci credereste??? mhe ,a me non me ne cala niente se ci credete o no tanto .........quello che se la è spassata sono io ciao lamp
josèantonio
Commento di: Yellowkid il 17-09-2007 20:54
Ho visto il tuo MP , e noniostante abbia pochissimo tempo a DISPOSIZIONE, TI DEDICO COMUNQUE UN RISPOSTA... sc usa se scrivo male ma sto proprio per scappare... Appena ne avrò la possibilità verrò da quesste parti e proverò a mettere giù qualghce scarabocchio! Ciao isi