Preparazione del pilota:
Viaggio, parola bellissima che a molti motociclisti stimola fantasie, progetti, aspettative e, soprattutto, emozioni.
Ho scoperto di amare il turismo su due ruote, di amare i viaggi in moto, di volere visitare nuove terre e nuove culture, di voler vedere nuovi panorami ed assaporare nuovi profumi, di voler gustare nuovi cibi e conoscere tradizioni usi e costumi dei posti che vado ad attraversare; e che viaggiare con la propria motocicletta ha un aspetto diverso rispetto ad altri mezzi di locomozione.
Dopo il fantastico viaggio in Irlanda effettuato nel 2015, in compagnia di 2 amici conosciuti proprio grazie al Ting’Avert, capii che ero pronto per qualcosa di più, e che finalmente era arrivato il momento per poter pensare di realizzare un mio vecchio desiderio: la Scandinavia e Capo Nord in moto.
Finalmente il sogno prendeva forma, si stava materializzando nella mia mente.
L’occasione giusta era proprio il 2016, un anno qualunque per molti, particolare per me: infatti volevo un regalo speciale per i miei 50 anni, e il viaggio a Caponord sarebbe stato il regalo perfetto.
Però non è semplice prepararsi per un viaggio, così come non è semplice preparare il proprio mezzo, specie se il viaggio da affrontare è lungo molte migliaia di km.
Le variabili sono molte, considerarle tutte è quasi impossibile, però una adeguata esperienza aiuta a ridurre l’insorgenza di eventuali problemi che inevitabilmente si manifestano durante un lungo viaggio.
La preparazione personale è più complicata di quanto possa sembrare, perché un viaggio in moto è sicuramente faticoso dal punto di vista fisico e mentale. Tanto più sarà lungo il percorso tanto più sarà l’impegno necessario per affrontarlo in sicurezza. E se il viaggio sarà un esperienza solitaria, l’impegno psicofisico sarà esponenzialmente superiore.
Non mi dilungo sui fattori personali, ognuno sa, o dovrebbe sapere, quali sono i suoi limiti e di conseguenza saper fin dove ci si possa spingere ad immaginare prima e a realizzare poi il proprio viaggio.
Personalmente, ero sicuro che quanto stavo per fare sarebbe stato alla mia portata, ero a conoscenza dei miei limiti e sapevo abbastanza chiaramente fin dove sarei stato in grado di spingermi restando all’interno di una zona di sicurezza.
Il pilota
L’unico dubbio di una certa entità ha riguardato la lingua: conscio del fatto nel nord Europa non conoscono la lingua italiana e che avrei dovuto fare uso ed affidamento soltanto del mio scarso inglese imparato da ragazzino a scuola, dimenticato per molti anni in un angolo della mia mente e rispolverato solo da qualche anno. E che sarei stato solo, senza aiuti dall’esterno.
Confesso che questo dubbio ha lavorato alacremente in me, facendomi pensare più volte la fatidica frase “ma chi me lo fa fare?”
Ma la voglia di fare questo viaggio ha vinto, il dubbio è stato fugato e seppur con qualche timore mi sono avventurato oltre.
Bisogna anche preparare la moto, un lungo viaggio risulta impegnativo anche per lei.
Ho pensato, organizzato, pianificato, e realizzato qualche mese fa, un viaggio solitario a Caponord che ho riassunto in un topic costruito strada facendo, pubblicato al link di seguito:
Da solo a Nordkapp - Live report
L'organizzazione, è però cominciata con molti mesi di anticipo, con intere serate passate a setacciare il web in cerca di informazioni su cosa ci sia da vedere in Scandinavia, scegliere cosa avrei voluto visitare, cercare l'esatta ubicazione dei siti scelti, capire come creare un itinerario che li collegasse, vedere quali e quante strade ci fossero a disposizione per sviluppare un percorso interessante, capire il funzionamento delle strade a pagamento senza casello (il cosiddetto Bomstasjion a pagamento automatico), cercare di impostare tratte giornaliere di chilometraggi sopportabili e che prevedessero soste, la creazione dei percorsi ed il loro caricamento nel dispositivo di navigazione GPS, la stampa dei percorsi in formato cartaceo con la sequenza delle strade da percorrere e le note sulle località attraversate.
Preparazione della moto:
Per affrontare un viaggio di questo tipo, ho dovuto innanzitutto considerare un fattore importante: l’affidabilità del veicolo.
Affidabilità meccanica, elettrica, strutturale in genere del proprio mezzo sono cose che bisogna conoscere bene per poter cominciare a pensare se il viaggio sin qui solo immaginato può prendere forma fino a diventare realtà.
Conoscere la propria moto, gli eventuali “punti deboli”, aiuta ad impostare una corretta manutenzione e una corretta preparazione per il viaggio in programma.
Ho dovuto preparare il veicolo in modo accurato, quasi maniacale, per evitare interventi di ordinaria manutenzione durante il viaggio, a parte eventuali imprevisti.
Ritengo indispensabile partire con pneumatici nuovi, kit trasmissione finale in ottime condizioni, tagliando completo comprendente, se possibile, anche pastiglie freni e relativo liquido, liquido refrigerante ove presente, controllo accurato di tutti i serraggi, controllo dei telai per bauletti e valigie in cui trasporteremo i bagagli.
Sull’esecuzione di questi lavori possiamo affidarci alla nostra competenza e possibilità di effettuare da noi quanto più possibile, con notevole soddisfazione personale e risparmio economico, oppure affidarci ad un buon meccanico, possibilmente conosciuto da tempo, in modo che saremo sicuri dei lavori che andrà ad eseguire sulla nostra amata motocicletta.
Per la preparazione della moto, ho effettuato personalmente il cambio olio e relativo filtro, ho sostituito il filtro aria e le 4 candele, ho sostituito le 3 coppie di pastiglie freno, ho smontato tutto il telaio porta bauletto e valigie laterali per rinforzarlo a dovere con delle saette saldate da me nei punti di maggior sforzo per aumentarne la portata ( nei precedenti viaggi ho avuto qualche problema forse dovuto all’eccessivo carico), ho predisposto l’attacco del supporto per l'action cam e per la fotocamera.
Telaio porta bauletto rinforzato
Al meccanico ho lasciato i lavori che non sono in grado di fare da me, come la sostituzione degli pneumatici, la sostituzione del liquido dei freni, il controllo generale di tutti i serraggi di ogni vite e bullone di cui sia previsto un controllo periodico.
Per gli pneumatici ho scelto di montare un treno di tipo turistico, per assicurarmi la completa percorrenza della vacanza e per avere una buona performance su ogni tipo di fondo stradale che un viaggio lungo e vario come il mio farà incontrare; infatti non ho avuto problemi con la molta pioggia e con i tratti freddi incontrati.
Completato il tagliando completo alla moto, un pensiero all’abbigliamento mi sembra doveroso; avendo sperimentato che non mi trovo bene ad indossare la tuta di pelle per viaggi di molti giorni, ho deciso di affidarmi al classico completo in cordura di buona qualità, comodo, morbido, ricco di tasche per avere molte cose “ a portata di mano”, e alla dotazione di sicurezza passiva consistente nelle classiche protezioni alle spalle, ai gomiti ed avambracci, alle ginocchia, alla sempre presente fascia per la colonna vertebrale, il gilet ad alta visibilità, e dal momento che il giubbino ne è predisposto per la sua applicazione, anche alla protezione per il petto. Stivali turistici in Gore-Tex™, guanti in pelle e casco a completare il tutto.
Il bagaglio:
La parte relativa ai bagagli è stata più impegnativa del previsto; essendo un viaggio piuttosto lungo avevo bisogno di molti capi di vestiario, poiché, avendo deciso di pernottare solo nei camping che avrei cercato in loco, non potevo sapere se e quando avrei trovato il modo di lavare ed asciugare. Dopo aver stabilito che il bagaglio doveva occupare solo le valigie laterali, sono passato ad organizzare la scorta alimentare; la Scandinavia è notoriamente dispendiosa per noi Italiani in vacanza, ed il cibo non fa certo eccezione con i suoi alti prezzi.
Ho preparato dei sacchetti di pasta con la dose per una giusta cena (250 gr), altrettante confezioni monoporzione di condimento, la pentola con il suo coperchio per cucinare e scolare la pasta, il sale da cucina, le presine per non ustionarmi le mani, e in rappresentanza della solida tradizione italiana… tutto il necessario per il caffè con l’immancabile moka.
Quest’ultima ha suscitato molta curiosità tra gli ospiti di varia nazionalità incontrati nei vari campeggi e che hanno avuto occasione di vederla: non riuscivano a capire come un oggetto così piccolo e strano potesse erogare il caffè, salvo poi ricredersi vedendo il procedimento ed il risultato finale; chi ha assaggiato ha gradito.
Ovviamente ho fatto una stima di quanti giorni sarebbe durata la mia vacanza, così da stabilire quante scorte alimentari avere.
Tutti i generi alimentari e relativi accessori hanno trovato posto in una capiente ed impermeabile borsa da sella. Per gli alimenti da comprare giornalmente mi sono affidato ai vari market trovati lungo il tragitto, scoprendo a volte ottimi e gustosi prodotti tipici del nord.
La moto in viaggio
Poi, per completare i bagagli, oltre all’immancabile antipioggia e i sopra guanti impermeabili, ho cercato di pensare a cosa sarebbe stato giusto avere come dotazione tecnica e ricambi; chiavi esagonali e chiavi fisse di varie misure, piccola chiave a cricchetto e bussole varie, bulloneria assortita ovviamente compatibile con quella presente sulla moto, regolatore di tensione di ricambio (meglio non rischiare), telefono cellulare di scorta, dizionario italiano/inglese e blocchetto per scrivere appunti vari, una falsa maglia per la catena di trasmissione, leva frizione di ricambio, cavo frizione e acceleratore con guaine, lampadine, fusibili e utensili vari non compresi nella scarna dotazione della moto, 3 bombolette spray per lubrificare la catena di trasmissione, mezzo kg di olio motore per eventuali rabbocchi, l’immancabile nastro americano, 2 mini flaconi di WD40, fascette da elettricista di varie misure, qualche corda elastica ed il ragno per legare meglio e rendere più sicuro il fissaggio della borse da sella.
Siamo partiti carichi, io e la mia moto, lei di bagagli e io di dubbi. Però tutto è filato liscio, qualche inconveniente di poco conto c’è stato ma anche questo ha contribuito a rendere indimenticabile questo mio viaggio.
Spero che questi miei pochi appunti possano essere utili anche ad altri moto viaggiatori che vogliono pensare ad un viaggio di quasi 11.000 km come ho fatto io.