La Pirelli Scorpion Trail è la proposta della Casa milanese per il segmento oggi molto diffuso delle “endurone” o “enduro-stradali”, ovvero di quel tipo di moto che nasce ed affonda le proprie radici nel fuoristrada libero e sognatore dei rally-raid, di quelle competizioni che più si avvicinano all’essenza del Viaggio, dell’Esplorazione, dell’Avventura, della Ricerca di luoghi nuovi ed irraggiungibili.
Come è scontato ripetere, tutto scorre e tutto si evolve, tanto che fin dai primi estimatori “illuminati” si capì che queste moto potevano rappresentare una sorta di moto definitiva per chi della moto voleva farne un uso polivalente e soprattutto orientato ai viaggi, fossero essi di esplorazione verso lande sconosciute o semplicemente di “banali” finalità vacanziere… Quello che offre oggi il mercato è quindi un ventaglio di moto che puntano molto all’uso stradale, pur ostentando caratteristiche che invogliano la puntata in fuoristrada, proprio per non tradire quel concetto di libertà ed esplorazione da cui tutto ebbe inizio.
Questo panorama crea discreti grattacapi ai costruttori di pneumatici, perché se da un lato occorre soddisfare le necessità legate ad una guida ed un uso tipicamente stradali nelle più svariate condizioni, dall’altro la gomma deve consentire di affrontare l’avventuroso percorso che porta alla lontana caletta dei fieri o la deviazione montana che permette di esplorare quell’agriturismo che offre le sue pregiate libagioni solo agli audaci.
Pirelli ha presentato questo pneumatico qualche tempo fa ormai, ma ha deciso di tornare sull’argomento realizzando questo contest, proprio per proporre un punto di vista differente, più vicino all’utente finale ed all’uso più reale e quotidiano delle gomme. Da qui quindi l’idea di costruire una sorta di “sfida” fra professionisti-giornalisti del settore, i tester e normali utenti, gli smanettoni appunto. Tra le fila di questi ultimi, un posto è stato gentilmente riservato al Tingavert ed ho avuto l’onore di portarne rappresentanza; anche se va detto che la definizione propria di “smanettone” è fin troppo lusinghiera per le mie doti di guida, ma tant’è :)
L’evento si è svolto su due giorni, in una location ed un contesto che meglio difficilmente poteva essere: la splendida Sicilia, nei dintorni di Catania e del maestoso Etna. Il primo assaggio delle moto (scelgo la Supertenerè) e delle Scorpion Trail ci porta a seguire le nostre due guide locali Alessandro e Sergio (tester Pirelli in forze al Centro Prove Pirelli basato a Giarre), su un percorso dal sapore turistico che si snoda attraverso i paesi che punteggiano la costa e l’immediato entroterra catanese. La strada prende quindi a salire verso Taormina e la giornata davvero spettacolare permette di godere di paesaggi e scorci sul mare letteralmente da cartolina.
L’arrivo al borgo di Castelmola, da cui la vista del mare e dei rilievi verdeggianti è veramente mozzafiato, costituisce la tappa intermedia di questo breve viaggio ed una sosta per una granita al famoso Bar Turrisi non può che essere gradita.
Scambio di moto, è la volta della R1200GS. Il ritorno prevede la discesa per le strade già percorse in salita ed una puntata in autostrada, per accorciare i tempi e saggiare il comportamento delle S-T sul veloce.
Al nostro arrivo in hotel, si delinea con maggiore precisione il motivo di quel “VS” messo lì nel titolo del contest da Luca e Chiara di Pirelli. L’idea della sfida si concretizza in vere e proprie… sfide di abilità fra i tester e gli smanettoni, seguendo il leit motiv delle caratteristiche su cui si è concentrato lo sviluppo delle Scorpion Trail, ovvero l’handling, la stabilità, il grip e la precisione di guida. La prima prova a cui veniamo “sottoposti” sviscera l’handling e consiste in una gara fra i due equipaggi su un severo percorso (penso del tutto simile a quelli abitualmente utilizzati per lo sviluppo :) ) con mezzi di concezione radicale e molto impegnativi nella guida. Notare i volti dei partecipanti solcati dalla tensione e dalla trance agonistica…
Nonostante sulla carta le maggiori doti di guida dei tester siano evidenti, la partenza degli smanettoni è bruciante e solo una condotta poco sportiva dei rivali impedisce ai “nostri” di aggiudicarsi il primo punto. :)))
Tornando per un momento seri, dopo la “gara” veniamo accolti in una saletta in cui ha luogo una interessante presentazione che ci illustra il percorso di sviluppo delle Scorpion Trail, le caratteristiche raggiunte e le tecnologie utilizzate.
La serata prosegue quindi con un’ottima cena a Taormina, dandosi, stanchi, l’appuntamento per l’indomani, che si preannuncia impegnativo e ricco di attività.
Indomani, appunto. Ricca colazione, preparazione, istruzioni e via che si sale in moto. Oggi so di per certo che prima o dopo ci sarà un tratto di salita per le strade dell’Etna e mi pongo l’obiettivo di poterlo fare con la moto giusta. Quindi lascio l’albergo in sella alla Multistrada, giusto per marcare il territorio… :)) Percorriamo un tratto di fluida strada litoranea, quando le nostre guide deviano su una strada secondaria che porta a quella che sembra una ex-cava, fermandosi all’attacco di una carrabile completamente sterrata: è infatti il momento di saggiare le doti delle S-T su un percorso sterrato. Come detto si tratta di una strada carrabile usata da fuoristrada locali per le escursioni sul vulcano, quindi nulla di particolarmente impegnativo in termini di spazi ed irregolarità del fondo, ma dove in ogni caso servono doti di trazione e stabilità per potersi muovere senza particolari rischi. La mia esperienza fuoristradistica è decisamente ridotta, per cui affronto i passaggi con circospezione ed umiltà.
Se escludiamo un moderato “spaghetto” su un sabbione (ormai stavo già prendendo le misure della siepe…), supero indenne queste prove, concludendo che non credo che le mie impressioni possano fare testo in merito alle doti delle S-T. Osservando però alcuni “numeri” eseguiti da un paio di giornalisti, mi viene da pensare che comunque anche in questi frangenti riescano a dire la loro.
Ci rimettiamo in sella e dopo aver riconquistato la strada asfaltata, le nostre guide ci dirigono verso il teatro delle prossime due sfide “tester VS smanettoni”. Giungiamo quindi al Parco Avventura Etna, dove i simpatici gestori ci accolgono e ci istruiscono su come affrontare i percorsi definiti da Luca e Chiara per sondare altre due caratteristiche delle S-T, ovvero la stabilità ed il grip. Ci ritroviamo quindi imbragati di tutto punto ed esortati a salire la scaletta a pioli da dove ha inizio il percorso sospeso fra gli alberi della pineta. Gli ingredienti ci sono tutti: ponte tibetano, pioli sospesi, passaggi su pedane più o meno semoventi. La stabilità è effettivamente una dote da perseguire se non si vuole finire appesi per i cavi di sicurezza!
La sfida si gioca “ai punti” e viene in questo caso meritatamente vinta dai tester.
Il grip è invece necessario per la prova successiva, che consiste nel seguire un percorso specifico su una parete da arrampicata. Di primo acchito sembra semplice, ma i passaggi si complicano ed è un attimo sottovalutare la presa. Infatti perdo miseramente grip a 2/3 del percorso, come del resto anche il mio collega smanettone…
La situazione della nostra sfida si tinge quindi di tinte fosche: il parziale vede un netto 3-0 a favore dei tester con una prova ancora da disputare. La vittoria non è più in discussione, ma è nostro preciso obiettivo uscirne senza prendere il famoso “cucchiaio di legno” del gergo rugbistico.
Lasciate le attrezzature del campo e le velleità avventurose, rimontiamo in sella per coprire il breve trasferimento che ci porta al luogo scelto per il pranzo. Le nostre guide seguono un percorso formato dalle classiche strade secondarie tortuose e curvose ed il ritmo moderatamente “a briglie sciolte” mi permette di saggiare le qualità della Cross-Runner e delle S-T nella guida allegra fra le curve. E le sensazioni sono più che positive!
Il pasto termina e prima di tornare in moto, dobbiamo chiudere la questione della sfida, con l’ultima prova, la precisione. Come dei moderni cavalieri, obiettivo della sfida è far scoppiare un gavettone sospeso, indirizzandovi un dardo fissato sulla moto. Tentativo one-shot per ognuno, ci susseguiamo alla guida ed arriviamo al verdetto finale: questo punto va decisamente agli smanettoni! Per cui ci possiamo ritenere del tutto soddisfatti: nonostante i pronostici, i tester non sono riusciti a rifilarci il classico “cappotto”!!
E’ l’ora di prepararci per attaccare la strada che sale sull’Etna. Perpetro l’obiettivo che mi ero posto ad inizio giornata e mi metto in sella alla Multi. Mappa “sport”, occhio alle linee delle nostre guide e… gaas!! Devo ammettere che la guida si fa davvero piacevole ed emozionante, la Ducati danza fra le curve in modo perfetto e nonostante non possa dire di conoscere la moto e le gomme, mi trovo ad uscire dalle curve con corpose “manate” di gas. La fiducia è tanta, la guida fluida ed il divertimento elevato! Arriviamo in quota e quando la vegetazione si dirada, lo spettacolo del vulcano attivo più alto d’Europa si erge sempre spettacolare ed emozionante.
Per la discesa decido di montare in sella alla Versys 1000, moto che mi aveva incuriosito all’EICMA. Anche in questo caso, la condotta non è tipicamente da paciosa tourer macinachilometri, ma si può comunque dire che la sostanza c’è eccome; anche in questo caso le S-T non mostrano il benché minimo affanno e la cosa non fa altro che confermare l’idea che oramai mi sono fatto di queste coperture.
Il ritorno in hotel lo affronto in sella alla Cross-Tourer, che impressiona per il motore (infinito, malgrado l’on-off…) e l’agilità nonostante la stazza.
Siamo alle battute finali. Ci attende solo un po’ di meritato relax in albergo, prima di tornare in aeroporto e quindi a casa dopo i saluti finali.
Sono davvero contento di aver potuto partecipare a questo evento, sia per le esperienze, motociclistiche ed umane, che mi ha permesso di vivere, sia per la possibilità di avere un contatto diretto con quel mondo delle riviste di settore che spesso noi appassionati vediamo… ”là”. In fondo la passione che ci accomuna è proprio la stessa e non sono così lontani, anzi!
Ed eccomi ai ringraziamenti. Prima di tutti a Davide, per aver creato lo Staff a cui appartengo ed avermi quindi permesso di rappresentare il Tingavert in questa “sfida”. Ringrazio poi con stima ed affetto Luca, Matteo e Chiara di Pirelli per averci invitato come Tingavert e per avermi accolto amichevolmente nella “truppa” che ha impazzato in Sicilia durante quei due giorni. Infine un doveroso ringraziamento ai miei compagni di sfida, gli smanettoni (ma ci rifaremo, eh…) ed anche ai tester, nostri rivali: ci hanno battuto con stile ed, in fondo, simpatia! :)
Sono arrivati anche un paio di video:
Pirelli Scorpion Trail - Test Sicilia 2012
Pirelli Scorpion Trail - Test Sicilia 2012: handling?
Pirelli Scorpion Trail - Test Sicilia 2012
Pirelli Scorpion Trail - Test Sicilia 2012: handling?