Commento di: BOFH
Approvo, sottoscrivo, incornicio e appendo in camera.
Troppe volte ci troviamo in situazioni a rischio che si sarebbero tranquillamente potute evitare con qualche piccolo accorgimento che solo l'esperienza può insegnarci.
Purtroppo capita che la stessa "esperienza" sia fatale per molti di noi, e mi sembra assurdo che in tutto questo tempo nessuno abbia mai pensato di fare una raccolta di tutte le piccole azioni che ci possono salvare la vita per poi trasmetterle a chiunque stia prendendo la patente di guida.
Sono il primo ad ammettere che se tre anni fa anziché farmi fare uno stupido circuito con due birilli mi avessero suggerito tutti i "campanelli di allarme" (come li definisci tu) forse a quest'ora avrei qualche incidente in meno alle spalle. Dico forse perché quando il caso non gioca a proprio favore c'è poco da stare attenti, ma nell'80% dei casi anche i motociclisti contribuiscono al verificarsi di qualche sinistro, a prescindere dall'attribuzione della colpa.
Commento di: mgv_210
Bell'articolo, da inserire alla prima pagina di "guida alla moto".
Poco tempo fa viaggiavo su una statale con un amico, un lungo rettilineo senza una curva, ad una velocità (ehm...) non proprio da codice. Ad un incrocio (dove noi avevamo la precendenza) si avvicina un auto: io ho rallentato e ho messo 2 dita sulla leva del freno, il mio amico che procedeva dietro di me, mi ha sorpassato, mandandomi tra l'altro a quel paese...
Quando ci siamo fermati, mi chiede "ma perchè hai rallentato sulla statale?"
"Non hai visto la macchina allo stop?"
"Si che l'ho vista ma avevamo la precendenza noi"
"Bravo, se quello usciva tu eri quello che aveva la precedenza e la ragione, ma eri anche quello che aveva tutte le ossa rotte (... e se ti andava bene!)
Naturalmente non ha controbattuto, ma troppo spesso, in generale, si pensa a chi ha la precendenza, a chi a ragione o torto, e non ci si sofferma sul fatto che tra una moto e una macchina la moto è sempre quella che ha la peggio.
Lamps
Commento di: Ospite
........"una velocità, ehm, non proprio da codice".
Primo, perchè non rispetti il Codice.
Secondo, se sei l'elemento della circolazione stradale e dell'incidente che ha più da perdere, perchè non vai più piano?
D'accordo, gli automobilisti sono quello che sono ma noi lo sappiamo e quindi perchè non ci regoliamo?
Paghiamo con le ossa la loro incapacità e menefreghismo, il destino che quando è bastardo è bastardo, ma perchè non mettiamo al primo posto la nostra stupidità?
Commento di: beach111
rispondo a questo commento perché non è il caso di avere in lista una risposta, la mia, che a pensarla la definisco stupida.
oggi, uscendo dalla nazionale in pieno paese imbocco uno stradone. Qui c'è un bar abbastanza grosso, da una parte c'è la nazionale, dall'altra una piccola stradina che immette in questo stradone.
io avendo un 50 a marce appena entrato salgo di marcia (in seconda, per tenere bassi i giri) e tengo un andatura normale, da centro abitato, 20-25 orari. il bar ha un "salotto" esterno chiuso con dei vetri, dando un occhiata dentro scorgo una macchina che stava percorrendo la stradina adiacente al bar, credendo che mi desse la precedenza continuo tranquillo, 2-3 secondi dopo me la ritrovo davanti. Pinzata decisa al freno anteriore.................. mi si alza il posteriore, sono fermo sulla ruota anteriore a circa 10 centimetri dall'auto che vedo frenare smoggando, riesco a intravedere la faccia impaurita dall'autista, un vecchietto (avvocato :) ) ma non ho ancora del tutto realizzato che il posteriore è alzato, mi giro e oltre a vedere il mio codone ben distante da terra noto l'autista del furgoncino che mi seguiva, spaventato. vorrei che qualcuno mi avesse fatto una foto, tutti vedendomi al bar mi chiedevano se ero io quello sulla moto, sarebbe stato bello vedermi riuscire ad alzare il posteriore così, senza impegno, mentre non ci ero riuscito migliaia di volte impegnandomi.
la moto inizia a tornare giù, leggermente inclinata verso destra, inizio a prendere gusto in questa situazione, sarà la mia incoscienza, mi piace sapere che l'automobilista si sente in colpa mentre io so che me la caverò al massimo con una caduta e qualche carena rigata.
la ruota posteriore tocca terra, 100 e passa chili sono difficili da tenere su quando si è spaventati e completamente impreparati all'evento eppure riesco a farla arrivare dolcemente a terra. la carena destra ha già qualche graffio dovuto ad un'altra caduta, al massimo ne approfitterò per sostituirla. la moto si appoggia sulla pedalina del piede, del freno e sul bilanciere del manubrio.... io rotolando verso destra mi rialzo subito e vado verso la moto.... l'ho sentita/Vista spegnersi ho temuto il peggio per la moto (mi trovavo a 50 km da casa) provando ad accenderla la moto compie uno scatto, sorridendo mi ricordo che si è spenta perchè ho lasciato la frizione risalgo in moto e dopo aver messo la folle la riaccendo e inizio ad accelerare. tutti mi guardano sbalorditi, non ho prestato la minima attenzione all'automobilista che mi chiedeva scusa e che tentando di addossarmi la colpa chiedendomi se sono uscito dalla traversa difronte la sua!
l'autista che mi seguiva scende dal suo furgoncino e inizia a rispondere per me, non avrei prestato la minima attenzione alle domande che mi ponevano. ero ben più preoccupato per la mia moto. fortunatamente la pedalina artigianale del freno (fatta in acciaio) ha attutito il colpo, è rigato ma non si è spezzato :)
le carene non hanno subito danni, ci sono graffi ma sono quelli dell'altra caduta..... mi giro verso l'automobilista che subito mi invita ad entrare nel bar e mi dice di prendere ciò che voglio. accetto una bottiglia d'acqua.
bhè per questa volta mi è andata bene, sto bene ma mi sento male, non per l'incidente se così si può definire, ma perchè in quel momento anche se nella mia completa sicurezza mi sono sentito piccolo e impotente.
Commento di: beach111
scusate il termine ma MI****A quanto ho scritto!
Commento di: Jose-
Concordo pienamente con quanto scrivi!
Dovrebbe essere così per tutti coloro che stanno sulla strada, dai pedoni ai tir
(anche se gli ultimi non han poi molto da perdere, se non la patente)
Se così fosse si raggiungerebbe una sorta di anarchia, in cui i limiti di velocità servirebbero solo come consiglio.
grande! bell'articolo!
Commento di: Ospite
Ciao Lorenzo, ottimo articolo.
Diciamo che noi per primi non dobbiamo metterci del nostro.
La strada deve essere letta e bisogna capire, una volta per tutte, che noi motociclisti, la precedenza non l'abbiamo mai.
Una guida, per chi è interessato c'è ed è questa, il Principe Brutto:
http://digilander.libero.it/infomotoclubravenna/MCRbrakingpoint.pdf
Poi, c'è da dire, cosa vissuta anche oggi nell'asse mediano di Cagliari, visibilità totale, zero alberi, una specie di pista tra guard rail, che quando un automobilista si deve immettere e vede una moto arrivare pensa... "tanto si sposterà" e si immette fregandosene altamente... tanto non rischia la pelle e chi si è visto, si è visto...
Gli automobilisti andrebbero educati in fase di conseguimento patente B sul come interagire con le moto, sul fatto che una moto accelera in tempi enormemente minori rispetto ad un'auto, sul fatto che costringere una moto a manovre di emergenza spesso può esitare in tragedia, perché noi di ruote ne abbiamo solo due ed è interessante notare che le vaccate contro di noi accadono soprattutto sotto la pioggia, quando chi sta nel barattolo, è grasso che cola se nota gli stop del barattolo di fronte a lui...
Comunque... è inutile polemizzare... cerchiamo di stare attenti e di portare la pelle a casa, sempre.
Commento di: bandolerostanco
Hai perfettamente ragione, dobbiamo essere noi i primi a farci vedere!!
Commento di: Castel90
Ho uno scarico di serie, ma sono un fautore del detto "Loud pipes saves lives". Disturbano spesso sì, però si accorgono sempre della tua presenza. Agli incroci rallento e una sgasatina per far notare che non voglio essere investito la metto sempre. Una volta ho provato un bmw di una decina di anni fa'. Silenzioso come una moto elettrica. A uno stop una stava per uscire e mi ha visto all'ultimo, io ho semplicemente allargato, ma preferisco sempre farmi sentire un po' prima.
Quella di rallentare agli stop è un'abitudine sacrosanta! può salvare più spesso di quello che si pensi!
Commento di: diakad205
Abbandono volentieri l'insana soddisfazione di sentirsi diversi e "migliori" degli altri. Pensavo di essere l'unico a pensare ai colori finalizzati alla sicurezza. Mi aggrego volentieri al vostro gruppo. Sono d'accordo con l'appello alla VISIBILITA' soprattutto di noi motociclisti. Ma in realtà credo siamo ancora una minoranza.
Stupisce l'insensibilità di fronte al rischio, probabilmente dovuta a semplice miopia, o ignoranza. Stupisce l'abbigliamento scuro tanto in voga. Stupisce che anche nel mondo delle moto abbia tanta importanza l'estetica (o l'apparenza, per dirla con tono più spregiativo).
I COLORI sono molto IMPORTANTI. Tralasciando le connotazioni psicologiche (ampiamente comprovate), i colori sono importanti anche per la sicurezza. Ma in questi giorni vedo quanto sia difficile trovare una giacca da moto che non sia nera o, ben che vada, grigia. Assurdo. E per trovare un casco giallo "fosforescente" (o simile) ho aperto un topic su un forum.
Allargo il discorso anche alle auto, dove si calpesta anche un altro elemento: il caldo sotto il sole d'estate. Eppure si vendono auto scure. La scelta del colore è basata unicamente (..."ma è logico!", mi hanno detto) su considerazioni estetiche.
Avanti con giacche rosse, caschi chiari e simili.
Commento di: memmo86
Concordo in pieno, sono motociclista da poco ma mio padre lo è stato per molto tempo e la prima cosa che mi ha obbligato a fare appena presa la macchina è stato guardare 100 volte prima di attraversare la strada perchè le moto non le vedi.
Ogni volta che sono in sella e vedo qualcuno a uno stop penso sempre se mi ha visto o no, il pensiero va sopratutto se alla guida c'e qualche vecchietto che ovvimente non ha più i riflessi di una volta o qualche neo patentato che è ancora impacciato alla guida, basta solo che si sofferma a guardare più da un lato che da un altro e ci puoi essere sotto, sopratutto perchè a certe velocità percorri 100m nello stesso lasso di tempo in cui l'automobilista gira la testa dall'altro lato convinto che nel verso in cui ha appena guardato ci sia strada libera (non so se mi sono espresso bene =) ).
Il fatto è che molti non ci ragionano, magari al bar seduti al tavolo ti danno pure ragione e poi li vedi prendere la moto, partire e mettere 3 marce su una ruota in paese....o magari sorpassare una colonna di auto a velocità elevate senza pensare che magari davanti c'e qualcuno che deve svoltare a sx....
Poi è vero che molto spesso quando si è sulla moto si ha quella sensazione di libertà mista a adrenalina che ti fa staccare il cervello e non ti fa pensare ai rischi che puoi correre, ma sarebbe meglio cercare di tenerlo attaccato almeno un po!!
Commento di: TATOoine
ottimo articolo
personalmente ho ripreso a guidare la moto da poco e quindi uso molta prudenza e spero di mantenerla anche in futuro.
tutti noi chi più chi meno ha avuto esperienze negative ......... il fatto che si siano risolte per il meglio a volte è "fortuna" spesso è prudenza e preparazione-previsione o "preveggenza?".
Commento di: markobassi
L'articolo è assolutamente ben fatto e condivisibile in pieno.
Vorrei aggiungere una riflessione più amara, frutto di quarant'anni di motoclismo: oggi bisogna mettere in conto una percentuale non piccola di automobilisti che ti vedono benissimo ma ti tagliano la strada comunque. Anzi, per cercare di rimanere vivi dobbiamo comportarci come se TUTTI gli automobilisti fossero Killer patentati.
E che non ci vengano a dire che non rispettiamo i limiti: in Italia nessuno rispetta i limiti e farsi sorpassare da auto che ti sfiorano a dieci centimetri non è una bella sensazione. E non dimentichiamo mai che le automobili rendono l'uomo aggressivo e litigioso, mentre le moto ci spingono a farci un cenno di saluto e ad aiutarci in caso di necessità.
La moto migliora l'uomo (e a volte anche la donna).
Saluti a tutti.
Commento di: DArkDAwn
E' una sacra scrittura questa