Forse alcuni già ci conoscono, forse altri no.
Nati sotto l’egida del Tinga, nello spazio OT omonimo, il Gruppo Hornet Cafè è un gruppo del Tingavert che prende vita con il primo incontro/motogiro il 1° maggio del 2008. Da allora tante amicizie sono nate, tante si sono consolidate e tanti sono i nuovi volti che ogni volta si affacciano ed entusiasti si uniscono al nostro Gruppo che fa dell’aggregazione il capo saldo.
Per ogni incontro organizzato si respira sempre maggiore entusiasmo, qualunque esso possa essere: dal motogiro curvoso a quello panoramico, dal viaggio alla vacanza, dai succulenti pranzi tipici alle cene goliardiche e beverecce nel più classico stile Tinga.., e chi più ne ha più ne metta.
Ad ogni iniziativa, le crescenti partecipazioni dei singoli all’organizzazione stessa, spingono il piovere copioso di nuove adesioni, così è stato per le maglie, i calendari, i gadget, striscioni e bandiere ecc ecc..
Non mi dilungo oltre modo lasciandovi la curiosità di volerci conoscere e lasciarvi coinvolgere in questo piccolo gruppo che ricordo è assolutamente aperto a tutti (indipendentemente dalla moto), difatti sempre più amici del Tinga che non hanno una Hornet si fanno avanti e partecipano con noi a diverse iniziative.
Organizzazione e realizzazione di una pistata Neofiti dell’HC a Castelletto di Branduzzo
Io e andriy (fondatori dell’HC) qualche chilometro in pista a Castelletto di Branduzzo l’avevamo già percorso, ed insieme a noi anche altri membri storici dell’Hornet Cafè.
Da tempo si fantasticava sull’idea di organizzare un evento in grande stile, di coinvolgere più persone possibili già inserite nel nostro gruppo e coinvolgere nuovi utenti Hornettisti… Tutti neofiti o con pochissime pistate alle spalle, ma con tanta curiosità e paure da sfatare.
L’idea si concretizza alla fine di un entusiasmante turno a Castelletto a maggio quando scambiando due parole con ninjacaliber (con Petrus, mitici organizzatori) sull'eventualità di organizzare un evento dedicato all’ "HC" ..lo congediamo dicendo: "... e se te le portiamo davvero una ventina di hornet??”
Era una frase buttata lì... ma per me e penso anche per Andriy... è stata una scommessa, servivano 25 moto... un impegno, quasi una sfida nel voler riuscire in questa impresa... per poter dar vita a questo evento unico: tutta la pista invasa dai nostri amati Calabroni…
In poco tempo parte un sondaggio, il topic organizzativo e da li partono idee... sogni... e piano piano il tutto si realizza....
Svariate decine di utenti contattati... evento stra-sponsorizzato nel nostro topic OT... Creazione ad hoc di una nuova "branca" dell'Hornet Cafe (HC) per i pistatioli che sarebbero intervenuti che diventa l'Hornet Racing Cafè (HRC) con tanto di progetto e realizzazione striscione e bandiera dedicati da esporre in pista.
Poi arrivano le titubanze ed i primi problemi sollevati da utenti increduli, o che non conoscendoci, rimanevano un po’ straniti nel farsi coinvolgere in un evento “fai da te”…
Insomma... sembra una gran cavolata organizzare un evento simile... ma creare un gruppo uniforme e compatto non è semplice... ogni giorno cambia qualcosa o ce n'è una nuova..
Sono orgoglioso di poter raccontare che con i giusti tempi e con grande impegno siamo addivenuti alla risoluzione di qualsiasi genere di problematica occorsa….. Per ogni domanda o perplessità i consigli profusi sono stati innumerevoli ed esaurienti venendo incontro alle più svariate esigenze: chi non aveva la tuta, chi era titubante per qualsiasi motivo, chi non sapeva come raggiungere il motodromo, chi non riusciva ad organizzarsi per mille motivi, chi puntava sulla questione foto (il ricordo di aver partecipato di un evento del genere era a cuore a tutti), chi preoccupato per la questione assicurazione e chi per gli scarichi aftermarket…
Sembreranno quesiti banali ad ogni pistatiolo degno di questo nome… ma per noi, neofiti, tutto era nuovo… un’esperienza unica, un’emozionante e magico momento… il debutto in pista.
Il giorno arriva ed il meteo è clemente e finalmente ci vediamo tutti... l'HC è presente nella sua totalità e non solo... ci sono altri amici del Tinga, indipendentemente dalla loro moto diversa...sono lo zoccolo duro delle mie uscite col Tinga... il tempo di trasferta a Castelletto è volato, compilati e consegnati regolamento e liberatoria, e siamo già pronti ad entrare dopo il Briefing da parte dell’istruttore disponibile per la nostra ora e mezza in pista.
La concentrazione sale, per alcuni lo sgomento, per altri l’adrenalina… visi solcati di forti emozioni, poi si abbassa la visiera... e da lì tutto diventa più facile...
Il turno da 1h e 30min vola.... l’Istruttore segue i “primissima volta” spiegando traiettorie e postura in sella… indicando dove frenare, dove mettere le ruote rimanendo a disposizione per tutta la durata del turno per correggere e eventualmente osservare da vicino chi ne avesse bisogno o chi volesse farsi “valutare”.
Il Circuito di Castelletto, si sa, non nasce per moto super sportive, è molto tortuoso e forse votato al motard. Affanticante e molto tecnico presenta 16 curve (9 a sinistra e 7 destra) per una lunghezza di poco inferiore ai 2 km. Le velocità medie sono basse, così come sono conseguentemente basse le velocità di percorrenza delle curve. Trovo sia un’ottima palestra per chi vuole dedicarsi a perfezionare postura in sella e tecnica di guida senza trovarsi a dover “provare” cose nuove a velocità elevate a cui non si è abituati.
Certo di circuiti ce ne sono parecchi e sicuramente di livello superiore, per il nostro evento, questo circuito ci è sembrato ottimo.
Il turno si è concluso, nessuna caduta, tutto si è svolto per il meglio, rispetto e correttezza si sono materializzati in pista dove comunque non sono mancati sorpassi e sano divertimento.
Siamo ancora neofiti, il turno a Castelletto ci aiutato a migliorarci e molti di noi hanno fatto qualche visibile progresso.
Nella praticità dell’esperienza vissuta possiamo stilare piccoli spunti di riflessione e consigli per un neofita in pista:
Moto
Le condizioni generali devono essere buone. Le gomme: possono essere anche stradali purché in buone condizioni d’utilizzo e d’usura e ricordiamoci che le pressioni per la pista sono più basse di quelle stradali. Per i freni non occorrono impianti super performanti, è più importante l’efficienza, anche se l’impianto è quello di serie. Le sospensioni se in buono stato, si può partire con l’assetto che conosciamo per poi eventualmente apporre correttivi (per chi ha possibilità di regolarle).
Per quanto concerne gli scarichi aftermarket: in molte piste esistono limiti fonometrici e spesso vengono misurati all’ingresso e durante i singoli turni: procuriamoci di portare con noi un dbkiller per rientrare nei parametri richiesti.
Abbigliamento
Sono obbligatori in tutte le piste: tuta (in alcune obbligatoria l’intera), guanti, stivali, paraschiena (e ovviamente casco). Nella maggior parte degli impianti è possibile noleggiare l’attrezzatura, ma stiamo attenti alle taglie, se non siamo “a posto” non guideremo al meglio.
Prestare attenzione alle condizioni di temperatura, e adeguiamo il nostro abbigliamento sottotuta, in pista si suda molto e essere troppo coperti a volte si ripercuote sulla nostra mobilità durante la guida.
Pilota
Buone condizioni pscico-fisiche generali del pilota sono essenziali, in pista occorre molta concentrazione e molto dispendio energetico.
Evitiamo pranzi e cene pesantissime il giorno prima, ma anche i digiuni. Un pasto leggero ma completo è sufficiente e per evitare eventuali cali di zuccheri o crampi da affaticamento vanno bene comunissimi integratori pronti all’occorrenza.
Qualche esercizio di stretching non fa male e aiuta il giusto lavoro muscolare.
Sicurezza
La pista è il luogo più sicuro dove possiamo girare: non ci sono ostacoli, buche, incroci ecc ecc l’asfalto genericamente è in condizioni buone e ha un buon grip. Non occorre strafare per divertirsi, piano piano prenderemo il nostro ritmo e abitueremo i nostri occhi alla percezione della velocità. Sembra una banalità ma non siamo abituati in strada a fare staccate e ad affrontare curve a velocità da pista e se non riusciamo a tenere sotto controllo visivo i nostri punti di riferimento per la troppa foga di andar forte, metteremo a repentaglio la nostra sicurezza e quella degli altri.
Scaldiamo bene le gomme, non esageriamo da subito, le gomme non in temperatura non hanno la stessa prestazione di aderenza che quando sono a regime.
Non ci preoccupiamo di chi c’è dietro, chi è dietro ed è più veloce saprà dove passare, per cui continuiamo a seguire la nostra traiettoria senza insensati e repentini spostamenti.
Queste sono alcune delle cose che un neofita deve sapere prima di entrare in pista, ma ce ne sono molte altre.
Tornando alla nostra esperienza a Castelletto di Branduzzo tante sono state le foto, tanti i brividi adrenalinici, le saponette grattate, il sudore versato, e grande è stato il piacere di aver condiviso con diversi utenti: le tensioni, le dritte, consigli tecnici su freni, gomme, sospensioni... neanche fossimo dei campioni... e che emozione ripensare a quei sorrisi compiaciuti che nella mia mente hanno lasciato un segno indelebile di gioia nel veder concretizzato e vissuto quel sogno, quell’idea in cui l’Hornet Cafè crede da sempre: l’aggregazione!!
Aggregazione anche di chi, per diversi motivi non è sceso in pista, ma è intervenuto sugli spalti per passare con noi in questa giornata, conclusasi con una serata conviviale e goliardica a tavola tra sorrisi e brindisi!!
Per dare un’idea dell’evento e delle emozioni provate, lascio il link del report a cui si ispira questo articolo.
Ed una sola foto finale del nostro gruppo (le altre potete trovarle nel report sopra citato):

L'HC siamo tutti noi, grazie Tinga per averci dato questa possibilità!
Ze