Scrivo questo articolo da motociclista appassionato che ha subito il furto della moto. Vorrei mettere in guardia tutti i possessori su questa traumatica esperienza e dare alcuni consigli pratici.

Innanzitutto teniamo presente che la moto può essere rubata molto più facilmente di un’auto. Sembra un concetto scontato ma non è così. Chi guida l’auto e la moto tende, dopo un po’, a parcheggiarle negli stessi posti e magari a ritenere quei luoghi sicuri per entrambi i mezzi.
Non è così.
La moto può essere spostata e sottratta molto più facilmente di un auto e non è necessario forzare lo sterzo o manomettere l’accensione per rubarla.

Chi ruba le moto lo fa per due motivi principali:

1. Usare il mezzo per una rapina e per divertimento personale.
    
2. Trarre profitto diretto dalla vendita del mezzo e/o delle sue parti.

In caso il furto sia riconducibile al punto 1, è facile riuscire a ritrovare la moto rubata. Nel caso si tratti del punto 2, diventa estremamente difficile rientrare in possesso della nostra amata. La moto infatti verrà spedita rapidamente in paesi lontani o fatta a pezzi e rivenduta con vari sistemi.


LE TECNICHE DI FURTO:

1. Rottura della catena, del blocca-disco o del disco del blocca-disco.
    
2. Caricamento del mezzo in auto di grandi dimensioni o furgoni (arrivano con camioncini addobbati in modo da sembrare mezzi comunali o da trasloco e caricano fulmineamente la preda).
    
3. Appostamento presso villette e condomini e successivo furto notturno tramite effrazione nel parcheggio di casa.

I DISPOSITIVI ANTIFURTO:

Catene, blocca-disco, allarmi, etc. sono tutti un ottimo deterrente ma non impediscono in nessun modo il furto della moto. Gli acciai cementati e tutte le altre diavolerie servono a scoraggiare il ladruncolo o allungare i tempi di rottura del dispositivo stesso, ma non impediscono assolutamente il furto. Per rendere tuttavia più efficace la loro funzione, io consiglio di parcheggiare la moto in un luogo difficilmente raggiungibile da camion e furgoni, magari in prossimità di un’edicola o di un bar.
Esistono dispositivi antifurto satellitari che permettono di rintracciare il mezzo rubato. Purtroppo in Italia non sono diffusi e manca ancora la copertura del territorio e l’integrazione con le compagnie assicurative.


ASSICURAZIONE CONTRO IL FURTO:

Costosa. Ma ci permette quanto meno di limitare il danno economico.


OCCHIO AI DETTAGLI:

Come regola generale. Cerchiamo di capire se la zona dove parcheggiamo abitualmente è soggetta a controlli frequenti da parte di Polizia e Vigili Urbani. Evitiamo i luoghi dove “si sa che rubano le moto”. Teniamo sempre gli occhi aperti quando notiamo situazioni anomale ed evitiamo di lasciare la moto sempre nello stesso posto. Capita spesso infatti che il nostro mezzo venga notato dal ladro che studierà dove lo parcheggiamo e quanto lo lasciamo mediamente parcheggiato prima di riprenderlo. Seguire sempre un percorso di sosta abituale, aiuta i ladri a fare il furto in sicurezza.


PREVENZIONE:

Quando vediamo qualcuno che traffica intorno ad una moto, gente che carica uno scooter su un furgone o anche su un carro attrezzi, individui vestiti da meccanico che “lavorano” su un mezzo che non sta parcheggiato di fronte ad un’officina, CHIAMIAMO sempre i VIGILI URBANI o la POLIZIA e denunciamo la situazione. INDICHIAMO sempre la targa dei mezzi coinvolti nel possibile furto. Ricordiamo sempre di denunciare la situazione come “furto possibile”. Evitiamo inoltre di intervenire direttamente (a meno che la moto in questione non sia la nostra…) perché non abbiamo né l’autorità né il diritto di fare domande o chiedere spiegazioni ad altri cittadini.
La chiamata alle forze dell’ordine è importante. Potremmo salvare il mezzo di un amico o di un altro motociclista e serve a diffondere una buona dose di coscienza civica che oggi sembra scarseggiare e che un domani potrebbe salvare anche la nostra moto da un brutto destino.