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Moto di 20/30 anni di piccola cilindrata
16377438
16377438 Inviato: 4 Gen 2024 0:24
 

RossoNavigante ha scritto:
Inoltre un'utilitaria piccola consuma con guida attenta sui 30 al litro
La guida "attenta" la utilizza anche mio suocero, ma più che attenta la guida è "imbarazzante".
Tutta questa parsimonia e tensione alla guida per non consumere una goccia di carburante in più per poi fare meno di 10.000 km l'anno. Mah...
Dovevi vedere la sua espressione quando gli ho detto che il mio trattore nuovo arriva a consumare 25 litri l'ora!! icon_asd.gif
Sarei curioso di vedere come lo userebbe lui... eusa_doh.gif

Comunque per carità, ognuno fa i conti nelle proprie tasche, ma guardare i consumi di una moto non è nelle mie corde, poi scegliere una moto perché fa i 40 al litro, per me non ha alcun senso.
 
16377439
16377439 Inviato: 4 Gen 2024 0:41
 

JO74 ha scritto:
La guida "attenta" la utilizza anche mio suocero, ma più che attenta la guida è "imbarazzante".
Tutta questa parsimonia e tensione alla guida per non consumere una goccia di carburante in più per poi fare meno di 10.000 km l'anno. Mah...
Dovevi vedere la sua espressione quando gli ho detto che il mio trattore nuovo arriva a consumare 25 litri l'ora!! icon_asd.gif
Sarei curioso di vedere come lo userebbe lui... eusa_doh.gif

Comunque per carità, ognuno fa i conti nelle proprie tasche, ma guardare i consumi di una moto non è nelle mie corde, poi scegliere una moto perché fa i 40 al litro, per me non ha alcun senso.


Esatto, per questo ci sono gli sh nelle varie cilindrate.
 
16377440
16377440 Inviato: 4 Gen 2024 0:41
 

JO74 ha scritto:
La guida "attenta" la utilizza anche mio suocero, ma più che attenta la guida è "imbarazzante".
Tutta questa parsimonia e tensione alla guida per non consumere una goccia di carburante in più per poi fare meno di 10.000 km l'anno. Mah...


Ah, se ho capito cosa intendi la guida "attenta" la utilizza anche mia suocera.

È una cosa imbarazzante oltre che pericolosa, e spero che si possa trovare l'imbecille che ha diffuso questa ossessione nel mondo occidentale e crocifiggerlo.

Circolare con il motore che strappa costantemente, senza avere un minimo di margine in basso o freno motore da usare in caso di rallentamento improvviso è pericoloso.
Muoversi goffamente, bruciare le strisce di arresto sulle rotonde è pericoloso.
Fare attenzione alla spia dei consumi istantanei (accessorio più stupido di sempre) anziché alla strada è pericolosissimo.

È anche inutile: una famiglia media spende 100 euro al mese in carburanti.
Se spenderne 120 distrugge il bilancio familiare e costringe a saltare i pasti, è ora di usare di più la bici, i mezzi, il motorino o comprarsi una Panda GPL anziché guidare come un mentecatto un'auto a benzina da 1800cc.

Senza parlare del fatto che la frizione che friggono ogni 40000 chilometri, sommata alle pastiglie che vetrificano, probabilmente costa molto più del risparmio conseguito in carburanti.

Applicare un principio del genere in moto equivale a suicidarsi nel modo più noioso possibile.
 
16377467
16377467 Inviato: 4 Gen 2024 10:14
 

MidnightBlu ha scritto:
Ma una re350 sarebbe una moto da viaggio in coppia?
comprandone una a testa forse 0509_si_picchiano.gif

Tanto tanto una RE himalayan che rimane un pò più ospitale, ha più capacità di carico e protegge meglio in caso di acqua e freddo.
Se poi viaggiare deve diventare una tortura, alzo le mani..


La Meteor 350 l'ho vista dal vivo e mi è sembrata molto abbondante come dimensioni. Anche io che sono 1.82 x 140 ci stavo bello comodo icon_mrgreen.gif
Non ho provato con zavorrina ma sella comfort e schienalino dovrebbero rendere agevoli anche tappe da 150-200 km
 
16377468
16377468 Inviato: 4 Gen 2024 10:27
 

GrandeCornholio ha scritto:
Ah, se ho capito cosa intendi la guida "attenta" la utilizza anche mia suocera.

È una cosa imbarazzante oltre che pericolosa, e spero che si possa trovare l'imbecille che ha diffuso questa ossessione nel mondo occidentale e crocifiggerlo.

Circolare con il motore che strappa costantemente, senza avere un minimo di margine in basso o freno motore da usare in caso di rallentamento improvviso è pericoloso.
Muoversi goffamente, bruciare le strisce di arresto sulle rotonde è pericoloso.
Fare attenzione alla spia dei consumi istantanei (accessorio più stupido di sempre) anziché alla strada è pericolosissimo.

È anche inutile: una famiglia media spende 100 euro al mese in carburanti.
Se spenderne 120 distrugge il bilancio familiare e costringe a saltare i pasti, è ora di usare di più la bici, i mezzi, il motorino o comprarsi una Panda GPL anziché guidare come un mentecatto un'auto a benzina da 1800cc.

Senza parlare del fatto che la frizione che friggono ogni 40000 chilometri, sommata alle pastiglie che vetrificano, probabilmente costa molto più del risparmio conseguito in carburanti.

Applicare un principio del genere in moto equivale a suicidarsi nel modo più noioso possibile.


Ho letto un po' di messaggi ma quoto solo l'ultimo per comodità. Sono d'accordo su tutto e aggiungo che paradossalmente guidando così si consuma di più. In macchina i risultati migliori li ottengo viaggiando a velocità da codice e semplicemente mantenendo le distanze di sicurezza. In questo modo ho il giusto cuscinetto per compensare chi guida a c***o. Purtroppo concordo che tante volte in Italia i limiti sono messi a caso, con il risultato che si tende a ignorarli.
In moto dei consumi me ne fotto icon_mrgreen.gif
 
16377473
16377473 Inviato: 4 Gen 2024 10:55
 

Drawt ha scritto:
Ho letto un po' di messaggi ma quoto solo l'ultimo per comodità. Sono d'accordo su tutto e aggiungo che paradossalmente guidando così si consuma di più. In macchina i risultati migliori li ottengo viaggiando a velocità da codice e semplicemente mantenendo le distanze di sicurezza. In questo modo ho il giusto cuscinetto per compensare chi guida a c***o. Purtroppo concordo che tante volte in Italia i limiti sono messi a caso, con il risultato che si tende a ignorarli.
In moto dei consumi me ne fotto icon_mrgreen.gif


Sicuro, la guida fluida paga molto di più, non fosse altro che meno si tocca il freno meno si dissipa energia a parità di tutto il resto.

Ma vaglielo a spiegare.

C’è anche la scuola di pensiero che “il motore sopra i 4000 giri si rovina”.
 
16377474
16377474 Inviato: 4 Gen 2024 11:10
 

GrandeCornholio ha scritto:

C’è anche la scuola di pensiero che “il motore sopra i 4000 giri si rovina”.


Beh a me è capitato l'opposto. Ai tempi dell'università un amico compra un 600 usato come prima moto. Mi fa "ma le marce devo cambiarle a 14.000 giri?". Come risposta gli ho fatto fare un prima-seconda a limitatore da passeggero, quando è sceso mi dice "ho capito". icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
 
16377476
16377476 Inviato: 4 Gen 2024 11:18
 

Io tiravo apposta tutte le marce così il passeggero si cagava sotto... icon_asd.gif
 
16377518
16377518 Inviato: 4 Gen 2024 14:05
 

GrandeCornholio ha scritto:
C’è anche la scuola di pensiero che “il motore sopra i 4000 giri si rovina”.

4k come massimo va bene, se il limitatore è a 5000 icon_asd.gif
Link a pagina di Youtu.be

Qui spiega un po' di cose.
 
16377521
16377521 Inviato: 4 Gen 2024 14:29
 

GrandeCornholio ha scritto:

Applicare un principio del genere in moto equivale a suicidarsi nel modo più noioso possibile.


Spiego a beneficio dell'autore del topic: la moto è un accrocchio in equilibrio precario che bascula su due assi, quello laterale in piega e quello frontale per i trasferimenti di carico avanti-dietro.

Perché la moto ha le sospensioni!

Pensa a una bici montata sopra una sedia a dondolo.

La manetta e i freni e la frizione si usano innanzitutto per gestire (sovente per minimizzare) i trasferimenti di carico, per assicurarsi la massima aderenza anche in curva, per fare le traiettorie corrette, per evitare strappi e slanci in avanti pericolosi (i tornanti si fanno tutti con frizione e freno posteriore in mano!), per evitare di cadere per terra nel momento in cui vai a vìolare l'equilibrio tra le forze in gioco, ad esempio aprendo la manetta mentre si aggiunge piega.

È viceversa il motivo per cui ti serve tenere il gas puntato in percorrenza, per non cadere dentro la curva.

Sono tutti aspetti correlati fra loro, è il motivo per cui, ad esempio, esiste il concetto di trail braking: gestire il carico dell'anteriore e non entrare in curva con la moto tutta ballonzolante ancorché con la forcella caricata, in modo da minimizzare il rischio di bloccare l'anteriore in una frenata di emergenza (l'equazione da mantenere valida per evitare il bloccaggio in rettilineo è attrito ruota > attrito disco dei freni, ed è funzione del coefficiente di attrito costante e della forza applicata; in piega la questione diventa anche più interessante).

In bici queste cose non esistono perché la frizione non c'è, le sospensioni non ci sono e le grandezze in gioco sono ben diverse; idem in macchina, poggiando su quattro ruote e avendo un motore a 4 o più cilindri molto lineare non devi certo preoccuparti di fare i tornanti pelando la frizione o il freno posteriore o aver paura di cadere dentro la curva.

Nick Ienatsch nel suo libro parla del motociclista come di "on board engineer", e a mio parere ha ragione.
Anche se tante cose si fanno intuitivamente (almeno se non sei scemo come me), le si fanno per mantenere un equilibrio tra i sistemi della moto, che assomiglia molto ad un aeroplano nei suoi assi di movimento (guardacaso anche gli aeroplani si "girano" agendo su timone e alettoni con mani e piedi).

Riuscire a tenere la moto assettata come vuoi è già una bella sfida, e ti deve lasciare tempo e spazio per costruire traiettorie sicure e gestire il traffico.

Ti assicuro che, specie se sei un principiante, non hai tempo e modo di stare "attento" ai consumi, a parte ricordarti di mettere la sesta in un rettilineo lunghissimo.

C'è la bici (da donna, usata) per spostarsi al risparmio.
 
16377522
16377522 Inviato: 4 Gen 2024 14:58
 

JO74 ha scritto:
La guida "attenta" la utilizza anche mio suocero, ma più che attenta la guida è "imbarazzante".
Tutta questa parsimonia e tensione alla guida per non consumere una goccia di carburante in più per poi fare meno di 10.000 km l'anno. Mah...
Dovevi vedere la sua espressione quando gli ho detto che il mio trattore nuovo arriva a consumare 25 litri l'ora!! icon_asd.gif
Sarei curioso di vedere come lo userebbe lui... eusa_doh.gif

Comunque per carità, ognuno fa i conti nelle proprie tasche, ma guardare i consumi di una moto non è nelle mie corde, poi scegliere una moto perché fa i 40 al litro, per me non ha alcun senso.


Condivido.
E poi nn capisco se ci sia una motivazione economica o ambientale..nel secondo caso, acquistare una moto prodotta in India, che è la più grande cloaca a cielo aperto del globo nonché il secondo paese più inquinante della terra, e preoccuparsi di fare non meno di tot km litro, mi sa di ipocrisia allo stato dell' arte.

Drawt ha scritto:
MidnightBlu ha scritto:
Ma una re350 sarebbe una moto da viaggio in coppia?
comprandone una a testa forse 0509_si_picchiano.gif

Tanto tanto una RE himalayan che rimane un pò più ospitale, ha più capacità di carico e protegge meglio in caso di acqua e freddo.
Se poi viaggiare deve diventare una tortura, alzo le mani..


La Meteor 350 l'ho vista dal vivo e mi è sembrata molto abbondante come dimensioni. Anche io che sono 1.82 x 140 ci stavo bello comodo icon_mrgreen.gif
Non ho provato con zavorrina ma sella comfort e schienalino dovrebbero rendere agevoli anche tappe da 150-200 km


A me sembra una moto da single e non da viaggio, ma ognuno ha il suo punto di vista icon_smile.gif
Per capirci, con il budget preventivato (max 5000 con abbigliamento) andrei più su un bandit1250 traveller, nonostante gli anni in più..
 
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16377533 Inviato: 4 Gen 2024 15:45
 

MidnightBlu ha scritto:

Condivido.
E poi nn capisco se ci sia una motivazione economica o ambientale..nel secondo caso, acquistare una moto prodotta in India, che è la più grande cloaca a cielo aperto del globo nonché il secondo paese più inquinante della terra, e preoccuparsi di fare non meno di tot km litro, mi sa di ipocrisia allo stato dell' arte.


Nel secondo caso, l'ambiente è per definizione (Treccani) qualcosa in cui vivi e che non puoi influenzare, a meno di diventare Dio e comandare a bacchetta le piogge, le maree, 8 miliardi di umani, 200.000 orsi bruni e 10 milioni di miliardi di formiche.

Il massimo che tu possa realisticamente fare è un colpo di stato e diventare dittatore di 60 milioni di persone, e anche così dovrai non fare arrabbiare troppo i tuoi generali.

E che tu vada a piedi, che tu vada in Bentley, che tu faccia un colpo di stato, nel 2050 il rinoceronte di Giava sarà estinto e le isole Kiribati si saranno sgretolate sott'acqua.

Certamente la scelta della moto non avrà alcun effetto sull'ambiente in cui vivrai.
 
16377548
16377548 Inviato: 4 Gen 2024 17:33
 

ton1x ha scritto:
4k come massimo va bene, se il limitatore è a 5000 icon_asd.gif
Link a pagina di Youtu.be

Qui spiega un po' di cose.


Fortnine è un riferimento icon_wink.gif

Quando fa lui un video vedi proliferare i tentativi di imitazione
 
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16377549 Inviato: 4 Gen 2024 17:35
 

MidnightBlu ha scritto:
A me sembra una moto da single e non da viaggio, ma ognuno ha il suo punto di vista icon_smile.gif
Per capirci, con il budget preventivato (max 5000 con abbigliamento) andrei più su un bandit1250 traveller, nonostante gli anni in più..


Per i miei standard non è una moto da viaggio ma il passeggero per gite brevi secondo me non patisce troppo icon_wink.gif
 
16377550
16377550 Inviato: 4 Gen 2024 17:36
 

GrandeCornholio ha scritto:
Certamente la scelta della moto non avrà alcun effetto sull'ambiente in cui vivrai.


Quoto forte e duro doppio_lamp.gif
 
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16377555 Inviato: 4 Gen 2024 18:45
 

GrandeCornholio ha scritto:
Nel secondo caso, l'ambiente è per definizione (Treccani) qualcosa in cui vivi e che non puoi influenzare, a meno di diventare Dio e comandare a bacchetta le piogge, le maree, 8 miliardi di umani, 200.000 orsi bruni e 10 milioni di miliardi di formiche.

Il massimo che tu possa realisticamente fare è un colpo di stato e diventare dittatore di 60 milioni di persone, e anche così dovrai non fare arrabbiare troppo i tuoi generali.

E che tu vada a piedi, che tu vada in Bentley, che tu faccia un colpo di stato, nel 2050 il rinoceronte di Giava sarà estinto e le isole Kiribati si saranno sgretolate sott'acqua.

Certamente la scelta della moto non avrà alcun effetto sull'ambiente in cui vivrai.
Concordo.
 
16377609
16377609 Inviato: 5 Gen 2024 1:52
 

pazuto ha scritto:


Cosa intendi per viaggio?

Per molti, sono 5000 km nel giro di una settimana, per altri sono 300 km tra sabato e domenica.


Può voler dire molte cose, passando da un'uscita giornaliera nella regione oppure un viaggio a tappe di 15 giorni. Sui km, direi che in moto non andrei oltre i 400km al giorno, ma proprio a esagerare.

GrandeCornholio ha scritto:

È questa la fregatura, comunque.
Trovo i tuoi "preconcetti" (scusa la parola) sani e condivisibili dal primo all'ultimo.
Mi ci identifico pure.
Per declinarli nella realtà però bisogna fare i conti con la stessa.

Hai ragione, devo almeno fare la patente ed usare prima un mezzo a due ruote e un motore per chiarirmi le idee, nonostante le laute spiegazioni che hai provato a darmi e di cui ti ringrazio, temo che l'esperienza personale sia insostituibile.

GrandeCornholio ha scritto:

Mi sembra molto realistico quanto scrive Claudio Angeletti:
Citazione:

La segnaletica stradale può essere di grande aiuto, a patto di capire veramente il suo reale significato, che cambia da nazione a nazione.
In Norvegia, un limite di velocità di 70 km/h posto prima di una curva significa “non andate oltre questa velocità, altrimenti finite nel fosso”, e se li superate, ci finite davvero.
Lo stesso segnale in Svizzera equivale ad un articolo della Costituzione e significa nella realtà “se superate questa velocità, diventate nemici della Confederazione e quindi vi roviniamo per sempre, eredi compresi”.
In Italia invece un segnale del genere è posto di solito lungo un tratto rettilineo percorribile comodamente a 130 e indica vagamente la necessità di rallentare, salvo diventare un segnale di obbligo inderogabile nel caso che vi sia un radar nei paraggi.
Purtroppo, da noi una larga parte dei segnali stradali e in particolare dei limiti di velocità sembra collocata senza una logica e con criteri eccessivamente prudenziali, col risultato che si tende a non fare più caso non solo ai segnali manifestamente assurdi, ma anche a quelli corretti.


In realtà esistono strade a corsia singola in cui, in assenza di traffico, i 130 in rettilineo da strumento li puoi fare senza problemi con un'automobile moderna -- almeno se conosci le reali caratteristiche della strada.

E se riesci a fare andare un SH125 a 130, complimenti icon_wink.gif

Sono il primo ad asserire che i limiti di velocità in Italia siano messi totalmente a c***o, in realtà dove c'è più attenzione alla progettazione viabilistica i limiti che si vogliono dare ad una strada vengono dati dalla sua conformazione più che da un cartello (Paesi Bassi docet). Ma non mi puoi dire che sia sano sfrecciare a 130 orari su strada ad una corsia per senso di marcia: oltre che di rischio assurdo per la vita propria e quella altrui sono pure velocità di 60km/h oltre il limite, roba da sfalcio della patente all'istante e multa da mutuo.

GrandeCornholio ha scritto:

Perché la bici pesa 8 chili, la moto ne pesa 200.

Perché la bici va a 30 all'ora se hai gambe buone, la moto a 130.

Perché in moto succede tutto più velocemente: i nostri sensi, la nostra percezione dello spazio e della distanza non sono fatti per andare alle velocità di una moto, biologicamente, proprio (e in auto stiamo fermi e seduti, non li usiamo granché).

Perché in moto soffri le folate di vento molto, molto più che in bici: il vento di può spostare di un paio
di metri lateralmente in moto, in bici al limite ti sbatte per terra.

Perché a differenza della bicicletta la moto non circola a bordo strada (per evitare di essere sorpresi da un simpaticone col Porsche e il pene piccolo che vuole esibirsi in un sorpasso bruciante di fronte alla fidanzata, e per non falciare accidentalmente cani e pedoni che possano fare capolino senza vederci arrivare, data la nostra visibilità molto inferiore rispetto a un'auto).

Perché gli automobilisti
- ti trattano male se sei una anziana su una bici da donna
- ti trattano malissimo se sei un ciclista in lycra
- tentano pigramente di ucciderti se sei un motociclista su una adventure
- fanno tutto il possibile per farti secco se sei intutato e su una sportiva

Ci sono studi a questo proposito che mostrano come l'automobilista si preoccupi meno del ciclista se indossa casco; immagina tu come si possa comportare col motociclista.

Visto che, come me, sei un cicloamatore, prendi una bici da donna malmessa e lanciati giù dalla discesa con curve cieche che fai la domenica con la tua Colnago in carbonio.
Dimmi se ti è piaciuto.
Dimmi quante volte hai faticato a evitare una macchina.
Dimmi se traballava tutto.
Ecco, una moto inadeguata è così ma peggio.

Se però da questo tuo discorso sembri asserire che sia meno pericoloso circolare in bici che in moto (e le statistiche sugli incidenti lo confermano) allora mi viene anche da pensare che una moto più "simile" ad una bici sia preferibile per la sicurezza. Dove per simile intendo leggera, piccola e lenta.
Sul discorso della percezione so bene di cosa parliamo, nelle intersezioni le velocità in bici sono sempre fraintese, le auto suppongono sempre che i ciclisti possano fermarsi all'istante e viaggino a due allora.
Pare anche che chi è in trike venga assimilato ad un disabile (sic!) e per questo superato con molto più spazio di sicurezza.
Avere una moto visibilmente piccina o uno scooter potrebbe (chiedo a voi conferma) quindi indurre il famoso micropenico col suv a evitare di pressare il culo o semplicemente superare dove possibile.

Comunque non ho una Colnago in carbonio ma una Diamant in acciaio che accessoriata con lucchetto e borse sfiora i 20kg, di certo non mi ci tufferei giù a tuono dalle discese, ma le approccerei con più calma, come vorrei fare in moto.

pazuto ha scritto:

L'unica utilitaria piccola che può raggiungere quei consumi, è la Yaris Hybrid, e costa decisamente più di una utilitaria a benzina di tutte le altre marche.

Io non so da dove prendi le informazioni, di sicuro sono eccezioni causate da mille fattori, strade che percorri, sicuramente tutto pianeggiante, e che una CBF 125 ha fatto 90 km al litro ci credo come a babbo natale.
Al massimo li ha fatti in pianura, in rettilineo, senza semafori, senza rotonde, senza traffico, senza passaggi a livello, senza passeggero, senza tutto quello che ci circonda.

Io ho una Daihatsu Cuore di quasi 15 anni, 3 cilindri per 980cc, non è sicuramente un mezzo estremamente raffinato o ipertecnologico però va un po' ovunque e che con guida da sfondamiglio ha raggiunto i 33km/l, con una guida più sana, sicura e rilassata invece in extraurbano sta intorno ai 28-30. Auto più moderne (tipo la Suzuki Celerio) riescono a fare anche meglio, il problema è che le ultrautilitarie stanno sparendo sostituite da auto sempre più grandi/pesanti/costose/complicate in una spirale che non porta a nulla di buono.

GrandeCornholio ha scritto:

Ah, se ho capito cosa intendi la guida "attenta" la utilizza anche mia suocera.

È una cosa imbarazzante oltre che pericolosa, e spero che si possa trovare l'imbecille che ha diffuso questa ossessione nel mondo occidentale e crocifiggerlo.

Circolare con il motore che strappa costantemente, senza avere un minimo di margine in basso o freno motore da usare in caso di rallentamento improvviso è pericoloso.
Muoversi goffamente, bruciare le strisce di arresto sulle rotonde è pericoloso.
Fare attenzione alla spia dei consumi istantanei (accessorio più stupido di sempre) anziché alla strada è pericolosissimo.

È anche inutile: una famiglia media spende 100 euro al mese in carburanti.
Se spenderne 120 distrugge il bilancio familiare e costringe a saltare i pasti, è ora di usare di più la bici, i mezzi, il motorino o comprarsi una Panda GPL anziché guidare come un mentecatto un'auto a benzina da 1800cc.

Senza parlare del fatto che la frizione che friggono ogni 40000 chilometri, sommata alle pastiglie che vetrificano, probabilmente costa molto più del risparmio conseguito in carburanti.

Applicare un principio del genere in moto equivale a suicidarsi nel modo più noioso possibile.

Non so come guida tua suocera, ma sicuramente portare agli estremi uno stile di guida (quello da sfondamiglio) è sicuramente pericoloso e a meno che la strada sia pressoché deserta va evitato assolutamente. Lo sfondamiglio può essere un'attitudine, come chi vuole pennellare i tornanti a tuono, però poi ci vuole il buon senso che forse quando eravamo più piccoli non avevamo troppo XD.

GrandeCornholio ha scritto:

Riuscire a tenere la moto assettata come vuoi è già una bella sfida, e ti deve lasciare tempo e spazio per costruire traiettorie sicure e gestire il traffico.

Ti assicuro che, specie se sei un principiante, non hai tempo e modo di stare "attento" ai consumi, a parte ricordarti di mettere la sesta in un rettilineo lunghissimo.

C'è la bici (da donna, usata) per spostarsi al risparmio.

Grazie come sempre per la dettagliata spiegazione che hai dato, naturalmente quando si sta imparando e prendendo confidenza con mezzo queste cose sono tutte da mettere in secondo e terzo piano, mi pare il minimo. Il primo piano deve essere solo non ammazzarci e non ammazzare.
 
16377610
16377610 Inviato: 5 Gen 2024 3:32
 

MidnightBlu ha scritto:

E poi nn capisco se ci sia una motivazione economica o ambientale..nel secondo caso, acquistare una moto prodotta in India, che è la più grande cloaca a cielo aperto del globo nonché il secondo paese più inquinante della terra, e preoccuparsi di fare non meno di tot km litro, mi sa di ipocrisia allo stato dell' arte.

La motivazione è soprattutto ambientale ma anche economica, di per se poi consumare meno non vuol dire inquinare meno automaticamente, ma a parita di normative grossolanamente sì.
Ovviamente anche produrre moto consuma risorse ed inquina, ma per un veicolo termico la parte più significativa del suo impatto ambientale è quanto scarica in strada (nell'elettrico per contro è molto più importante ciò che viene prima).

GrandeCornholio ha scritto:
Nel secondo caso, l'ambiente è per definizione (Treccani) qualcosa in cui vivi e che non puoi influenzare, a meno di diventare Dio e comandare a bacchetta le piogge, le maree, 8 miliardi di umani, 200.000 orsi bruni e 10 milioni di miliardi di formiche.

Il massimo che tu possa realisticamente fare è un colpo di stato e diventare dittatore di 60 milioni di persone, e anche così dovrai non fare arrabbiare troppo i tuoi generali.

E che tu vada a piedi, che tu vada in Bentley, che tu faccia un colpo di stato, nel 2050 il rinoceronte di Giava sarà estinto e le isole Kiribati si saranno sgretolate sott'acqua.

Certamente la scelta della moto non avrà alcun effetto sull'ambiente in cui vivrai.


Beh dai, non sono certo ingenuo da pensare che bastino le nostre azioni a risolvere un problema grosso come una montagna ma anche ritenendoci ininfluenti non aiuta. Sicuramente prima di guardare la moto è meglio sistemare la casa e chiudere l'auto in garage, ma comunque poi ha un peso anche quella, specie se usata nella quotidianità.
 
16377612
16377612 Inviato: 5 Gen 2024 9:25
 

Certamente l'esperienza importante è quella in prima persona, ma la totale unanimità di coloro che hanno passato in moto del tempo, che fossero mesi o anni è un indizio: mi pare che tu abbia trovato la tua moto (abbiamo già avallato quasi all'unanimità la piccola indiana) nel frattempo usala per imparare poi sarai tu a decidere che uso se ne possa fare.

Ti segnalo che su YouTube una coppia ha usato una Classic ed un Himalayan per un viaggio in Normandia (ciascuno su una moto) e potrebbe essere interessante guardarla. Primo episodio: Link a pagina di Youtube.com recensione della classic 350: Link a pagina di Youtube.com e captiolo consumi: Link a pagina di Youtube.com

Spero possa tornarti utile. Io sono il primo che guarda ai consumi più come indice di qualità che in maniera assoluta, se due moto di pari frazionamento e cilindrata hanno consumi diversi, vorrà pur dir qualcosa ma fare confronti tra cilindrate e potenze diverse non ha molto senso.

Ti espongo le riflessioni fatte a proposito della mia prossima moto: come già detto la mia moto fa dai 31 ai 42 km/l, più spesso sta intorno ai 35. Non faccio molte salite ma spesso sto in superstrada/autostrada (anche questo conta) e resto pochissimo nel traffico. I 42 km/l l ha fatti durante un "viaggetto" ad Anzio in cui ho percorso quasi esclusivamente statali a 80 km/l tutti in pianura. Ci sono 11 km/l di differenza, monocilindrica, 20 cavalli.

Una Honda 500 (moto a cui sono interessato) fa tra i 28 e i 32 km/l, una forbice di 4 km/l, bicilindrica, 48 cavalli.

Una V-Strom 650 o una Yamaha Tracer 700 percorrono con un litro tra i 25 e i 27 km. Bicilindriche da 70 cavalli circa con uno scarto di 2 km/l.

Una Triumph Tiger Sport 660 consuma 22 km/l. Senza variazioni sensibili.

Una Honda NC750X sta tra i 27 e i 35 km/l.

Ecco le 500 e le 650 cinesi consumano molto di più e hanno tagliandi di pari costo ma a percorrenze dimezzate quindi le escludo anche per ragioni economiche oltre che di brand.

Insomma emerge una regola: più grande è il motore meno incidono le condizioni d'uso sui suoi consumi. tu intendi farne un uso in coppia, quindi ti porrai sempre nella condizione più sfavorevole: 30 km/l. Con una Honda 500 che ha più del doppio della potenza staresti sui 29/30. Una differenza irrisoria, ma le indiane chiedono tagliandi ogni 6000 km, Honda ogni 12000 km (Triumph ogni 16000 ma la diifderenza è meno sensibile visto che almeno uno all'anno bisogna farne). Sono 120 € in più di tagliandi per avere un consumo di 50 € in meno (dando la benzina a 1,8€/l ed un chilometraggio annuo di 12000 km, nella media alta, i più restano intorno ai 7000 km). Mettiamo caso che ti renda conto che la maggior parte del tempo la userai in singolo e che quindi la media si assesti sui 35 km/l la differenza annua sarebbe di 58 €. (perché l'Honda si assesterebbe sui 32km/). Insomma il consumo incide meno del tagliando.

La mia indecisione tra Honda 500 e Triumph 660 si è risolta a favore della prima per via del prezzo di acquisto, non per i 200 € all'anno in più, se mi dovessi preoccupare di quelli farei prima a decidere di usare solo la bici e l'auto. Capisco la preoccupazione per l'ambiente e la condivido, ma temo che elettrico a parte non ci sia grande differenza tra mezzi privati, se sto in città non essendoci mezzi pubblici uso la bici o vado a piedi, se devo spostarmi tra città distanti preferisco il treno all'aereo ma se sono costretto ad usare un mezzo a motore non credo ci sia così tanta differenza tra moto e auto non mi illudo di fare scelte ecologiche a quel punto, semplicemente le uniche possibili avendo due sedi scollegate dal trasporto pubblico e volendo viaggiare in posti non sempre collegati dal treno (il mio interral l'ho fatto e ne rifarò altri)
 
16377623
16377623 Inviato: 5 Gen 2024 11:19
 

RossoNavigante ha scritto:

Sono il primo ad asserire che i limiti di velocità in Italia siano messi totalmente a c***o, in realtà dove c'è più attenzione alla progettazione viabilistica i limiti che si vogliono dare ad una strada vengono dati dalla sua conformazione più che da un cartello (Paesi Bassi docet). Ma non mi puoi dire che sia sano sfrecciare a 130 orari su strada ad una corsia per senso di marcia: oltre che di rischio assurdo per la vita propria e quella altrui sono pure velocità di 60km/h oltre il limite, roba da sfalcio della patente all'istante e multa da mutuo.


Posso dirlo e lo faccio.

Anche sforzandomi non vedo il problema, con un mezzo moderno e ben assettato, a fare i 130 (e oltre) su un tratto di rettilineo ben asfaltato senza immissioni, senza incroci, senza passi carrabili e senza traffico che provenga da entrambe le direzioni, praticamente una drag strip anche se è a due sole corsie.

Infatti, mai sentito di un incidente in queste condizioni, se non per malore del conducente (che può capitare altrettanto bene in tangenziale).

Va da se che i tratti con le caratteristiche di cui sopra sono rari come i denti di gallina e bisogna conoscerli prima, ma esistono.

Viceversa, ci sono tratti col limite di 70 dove andare oltre i 40 è letale, date le condizioni del manto.

RossoNavigante ha scritto:

Se però da questo tuo discorso sembri asserire che sia meno pericoloso circolare in bici che in moto (e le statistiche sugli incidenti lo confermano) allora mi viene anche da pensare che una moto più "simile" ad una bici sia preferibile per la sicurezza. Dove per simile intendo leggera, piccola e lenta.


Si chiama "Ciao".
Ti vedono col Ciao, ti prendono per un vecchio, ti lasciano in pace.

Una volta che hai una moto-moto la vuoi più stabile, con più spunto, con più accelerazione e freni, altrimenti è come attraversare un passaggio pedonale sui trampoli o con i piombi legati alle caviglie: non è per nulla "più sicuro".

A dirla tutta la vuoi anche maneggevole nei cambi di direzione, e qui la leggerezza e la bontà ciclistica si fanno apprezzare e generalmente sono un compromesso con le caratteristiche di cui sopra.

Ma è un compromesso che inizi a fare quando l'asticella è un po' più alta.
Non esiste il discorso di preferire una moto da 20 cavalli per 200kg a una da 15 cavalli per 190kg perchè "è più maneggevole".

Attenzione che un 125 da 15cv o la RE da 20cv può andare benissimo a patto di evitare un certo tipo di strade (nel caso del 125, per legge, nel caso della RE per istinto di conservazione).

L'importante è che non pensiamo di fare il giro dell'Europa in Ciao: si può fare, ma è uno sport estremo.

RossoNavigante ha scritto:
Avere una moto visibilmente piccina o uno scooter potrebbe (chiedo a voi conferma) quindi indurre il famoso micropenico col suv a evitare di pressare il culo o semplicemente superare dove possibile.


Non esiste la moto "visibilmente" piccina, una moto è una moto per chi non ha perso la vista su Superbike Italia ogni mese e sa riconoscere tutti i modelli dal codino e snocciolarne le specifiche tecniche.

RossoNavigante ha scritto:

Beh dai, non sono certo ingenuo da pensare che bastino le nostre azioni a risolvere un problema grosso come una montagna ma anche ritenendoci ininfluenti non aiuta. Sicuramente prima di guardare la moto è meglio sistemare la casa e chiudere l'auto in garage, ma comunque poi ha un peso anche quella, specie se usata nella quotidianità.


Quando dici "nostre" intendi tue e di chi altro, esattamente?
Perché mi pare che tu stia parlando di acquistare la tua moto.
Che non avrà alcun effetto sull'ambiente in cui ti troverai a vivere domani, dopodomani o fra cinquant'anni.

Se poi vuoi "chiudere l'auto in garage" fai pure, ma io me ne guardo bene: l'auto è una necessità in provincia oltre che una figata, e la civiltà industriale basata sull'uso intensivo di risorse naturali è la cosa più simile al paradiso che l'Occidente abbia conosciuto nella sua lunga storia.
Il mio orientamento sarebbe di farla durare il più possibile e poi fare suicidio di massa quando dovesse sgretolarsi come l'Impero Romano.

La questione è sempre che il mondo è com'è e non come lo vorremmo: ti capisco quando mi dici che preferiresti trottare in Guzzi Stornello per le strade di campagna dell'Italia degli anni '60, dove si incontrava al limite una 600 o una Topolino, e fermarti al bar del paese per un'ombretta di rosso e una telefonata con il gettone.

Però ragionare come se fosse ancora quello il mondo circostante significa trovarsi spalmati sulla calandra di un SUV a mo' di polena.

Ultima modifica di GrandeCornholio il 5 Gen 2024 11:47, modificato 2 volte in totale
 
16377628
16377628 Inviato: 5 Gen 2024 11:43
 

1 se hai una moto "visibilmente piccola" per quanto possa essere tale, non esiste che un automobilista idiota sia meno portato a sorpassarti, questa idea non sta in piedi.
2 andare in giro con il ciao, a pari andature, non è certo più sicuro, anzi è meno sicuro, perché telaio, sospensione, ruote, freni sono molto più comparabili ad una bicicletta che ad una moto.
3 i due motivi del 99% degli incidenti in moto sono:
- altri veicoli che non ti vedono, la cosa migliore è avere vestiario ad alta visibilità, specialmente casco ma qualcosa anche i vestiti, non necessariamente mettersi il giubbotto catarifrangente ma almeno eviterei di vestirmi completamente di nero-grigio perché fa stile ...
- moto che perde il controllo causa eccesso di velocità o perdita di aderenza, e qui puoi solo rallentare e tenere un andatura consona alla strada e al abilità
 
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16377631 Inviato: 5 Gen 2024 11:54
 

ton1x ha scritto:

- moto che perde il controllo causa eccesso di velocità o perdita di aderenza, e qui puoi solo rallentare e tenere un andatura consona alla strada e al abilità


Eviterei di suggerire "eccesso di velocità" come causa di incidente a qualcuno che non ha esperienza di moto per non dare il messaggio sbagliato.

La lentezza, semmai, è un fattore che può mitigare altri problemi lasciando più margine di correzione, e la velocità può determinare le conseguenze dell'impatto a posteriori.

Ma l'incidente è causato da moto che va dove non deve andare (addosso a un guardrail, addosso a un SUV, per terra, addosso a un bambino, addosso a un cervo), a prescindere da quanto veloce ci arriva.

Non è la moto che perde il controllo, ma il guidatore che perde il controllo della moto, quando non di se stesso -- basti pensare al fenomeno detto target fixation: guardi nel punto sbagliato e ci finisci tranquillamente.
Anche se la moto e le gomme avrebbero margine per piegare di altri 15 gradi.

Altre volte, il controllo non c'è a priori, o è solo un'illusione: hai contezza dell'ambiente che ti circonda?
Eviti i pericoli? Hai margine di manovra per sterzare o fare una frenata di emergenza? Hai le capacità per eseguirla, dando i comandi corretti alla moto?
O puoi solo andare dritto e/o verso un punto a caso?

Similmente, non è la velocità assoluta, ma come vengono distribuite l'accelerazione e la decelerazione in curva che possono fare perdere aderenza o fare andare pericolosamente larghi, anche a velocità relativamente ridotte.

Non sto dicendo di prendere una curva cieca a 150 all'ora, ma nemmeno di sentirsi al sicuro "andando piano".
Invadere la corsia opposta e fare un frontale può essere letale anche a 40 all'ora.

Serve impadronirsi della tecnica di guida, anche con i corsi.
E serve la strategia in strada, oltre al vestiario ad alta visibilità, per evitare di essere sorpresi da un altro utente della strada che non ti vede (il fenomeno si chiama SMIDSY in inglese, "sorry mate didn't see you").

P.s.: Certo che se comprassi una RE non resisterei a dotarmi di tutto l'armamentario da cafe racer, compreso casco a scodella con gli occhialoni e chiodo di pelle nera, altro che alta visibilità icon_asd.gif

Ultima modifica di GrandeCornholio il 5 Gen 2024 13:33, modificato 5 volte in totale
 
16377645
16377645 Inviato: 5 Gen 2024 12:47
 

Ah beh certo, se vai troppo piano, allora finisci in pericolo ugualmente perché viaggi più piano del flusso degli altri veicoli.


Casco a scodella... Ossia come scegliere il casco meno sicuro che ci sia icon_asd.gif
 
16377659
16377659 Inviato: 5 Gen 2024 13:39
 

ton1x ha scritto:
Ah beh certo, se vai troppo piano, allora finisci in pericolo ugualmente perché viaggi più piano del flusso degli altri veicoli.


Ma pure se viaggi alla velocità "corretta", né troppo forte né troppo piano, e imposti una traiettoria alla c***o di cane o ci entri con la moto scomposta.

Riuscire ad andare in moto "bene", in modo scorrevole e sicuro non è affatto una banalità, e sapere guidare l'automobile (o credere di saperlo fare) non è necessariamente un vantaggio.

Non più di quanto saper correre aiuti a imparare a camminare sulle mani, almeno.
 
16377676
16377676 Inviato: 5 Gen 2024 14:51
 

Comunque a me piaceva la RE Continental 535... anche questa dovrebbe stare sui 29 CV...
 
16377696
16377696 Inviato: 5 Gen 2024 15:37
 

RossoNavigante ha scritto:
devo almeno fare la patente ed usare prima un mezzo a due ruote e un motore per chiarirmi le idee
Magari l'avevi già detto e me lo ero perso, però da questo capisco molte cose...

ref92 ha scritto:
Certamente l'esperienza importante è quella in prima persona, ma la totale unanimità di coloro che hanno passato in moto del tempo, che fossero mesi o anni è un indizio: mi pare che tu abbia trovato la tua moto (abbiamo già avallato quasi all'unanimità la piccola indiana) nel frattempo usala per imparare poi sarai tu a decidere che uso se ne possa fare.

Ti segnalo che su YouTube una coppia ha usato una Classic ed un Himalayan per un viaggio in Normandia (ciascuno su una moto) e potrebbe essere interessante guardarla. Primo episodio: Link a pagina di Youtube.com recensione della classic 350: Link a pagina di Youtube.com e captiolo consumi: Link a pagina di Youtube.com

Spero possa tornarti utile. Io sono il primo che guarda ai consumi più come indice di qualità che in maniera assoluta, se due moto di pari frazionamento e cilindrata hanno consumi diversi, vorrà pur dir qualcosa ma fare confronti tra cilindrate e potenze diverse non ha molto senso.

Ti espongo le riflessioni fatte a proposito della mia prossima moto: come già detto la mia moto fa dai 31 ai 42 km/l, più spesso sta intorno ai 35. Non faccio molte salite ma spesso sto in superstrada/autostrada (anche questo conta) e resto pochissimo nel traffico. I 42 km/l l ha fatti durante un "viaggetto" ad Anzio in cui ho percorso quasi esclusivamente statali a 80 km/l tutti in pianura. Ci sono 11 km/l di differenza, monocilindrica, 20 cavalli.

Una Honda 500 (moto a cui sono interessato) fa tra i 28 e i 32 km/l, una forbice di 4 km/l, bicilindrica, 48 cavalli.

Una V-Strom 650 o una Yamaha Tracer 700 percorrono con un litro tra i 25 e i 27 km. Bicilindriche da 70 cavalli circa con uno scarto di 2 km/l.

Una Triumph Tiger Sport 660 consuma 22 km/l. Senza variazioni sensibili.

Una Honda NC750X sta tra i 27 e i 35 km/l.

Ecco le 500 e le 650 cinesi consumano molto di più e hanno tagliandi di pari costo ma a percorrenze dimezzate quindi le escludo anche per ragioni economiche oltre che di brand.

Insomma emerge una regola: più grande è il motore meno incidono le condizioni d'uso sui suoi consumi. tu intendi farne un uso in coppia, quindi ti porrai sempre nella condizione più sfavorevole: 30 km/l. Con una Honda 500 che ha più del doppio della potenza staresti sui 29/30. Una differenza irrisoria, ma le indiane chiedono tagliandi ogni 6000 km, Honda ogni 12000 km (Triumph ogni 16000 ma la diifderenza è meno sensibile visto che almeno uno all'anno bisogna farne). Sono 120 € in più di tagliandi per avere un consumo di 50 € in meno (dando la benzina a 1,8€/l ed un chilometraggio annuo di 12000 km, nella media alta, i più restano intorno ai 7000 km). Mettiamo caso che ti renda conto che la maggior parte del tempo la userai in singolo e che quindi la media si assesti sui 35 km/l la differenza annua sarebbe di 58 €. (perché l'Honda si assesterebbe sui 32km/). Insomma il consumo incide meno del tagliando.

La mia indecisione tra Honda 500 e Triumph 660 si è risolta a favore della prima per via del prezzo di acquisto, non per i 200 € all'anno in più, se mi dovessi preoccupare di quelli farei prima a decidere di usare solo la bici e l'auto. Capisco la preoccupazione per l'ambiente e la condivido, ma temo che elettrico a parte non ci sia grande differenza tra mezzi privati, se sto in città non essendoci mezzi pubblici uso la bici o vado a piedi, se devo spostarmi tra città distanti preferisco il treno all'aereo ma se sono costretto ad usare un mezzo a motore non credo ci sia così tanta differenza tra moto e auto non mi illudo di fare scelte ecologiche a quel punto, semplicemente le uniche possibili avendo due sedi scollegate dal trasporto pubblico e volendo viaggiare in posti non sempre collegati dal treno (il mio interral l'ho fatto e ne rifarò altri)
Scusa la franchezza, ma fare i calcoli dei 100/200 euro per comprare/mantenere una moto non ha senso. Anzi no, un senso ce l'ha, ma solo uno, ossia farmi capire che non me la posso permettere, punto.

Ultima modifica di JO74 il 5 Gen 2024 20:13, modificato 1 volta in totale
 
16377724
16377724 Inviato: 5 Gen 2024 19:51
 

Per imparare a guidare la moto in maniera scorrevole bisogna andare con qualcuno esperto e con la testa sulle spalle e seguire i suoi consigli e le sue traiettorie...
 
16377726
16377726 Inviato: 5 Gen 2024 20:50
 

Lario650 ha scritto:
Per imparare a guidare la moto in maniera scorrevole bisogna andare con qualcuno esperto e con la testa sulle spalle e seguire i suoi consigli e le sue traiettorie...


Basta smontare i freni icon_biggrin.gif
 
16377802
16377802 Inviato: 6 Gen 2024 12:14
 

JO74 ha scritto:
Scusa la franchezza, ma fare i calcoli dei 100/200 euro per comprare/mantenere una moto non ha senso. Anzi no, un senso ce l'ha, ma solo uno, ossia farmi capire che non me la posso permettere, punto.


Quello che ho scritto all'inizio del paragrafo infatti, tuttavia fare questo tipo di calcoli mi diverte ed ero vermanete indeciso tra i due modelli al punto tale da cercare ogni minima differenza, alla fine prendero l'Honda 500 per risparmiare 2000 € sull'acquisto, i costi d'esercizio sono ininfluenti e li ho proposti all'opener proprio per quello.

Anche la sua iniziale propensione verso modelli pre Euro 2 si inquadrava male visto l'attenzione all'ambiente, tutto qui.

Pare sia deciso cerso la Classic e sia, prima di tutto deve piacere a lui. Che la Meteor sia simile costando meno o che una Honda CB300R sia una scelta più razionale a questo punto conta poco. Se 20 cavalli sono insufficienti lo stabilirà lui e deciderà se vendere o rinunciare ai viaggi fino alla prossima moto. Tutto sommato le RE tengono decentemente il mercato, al contrario delle Benelli, per cui la prenda già usata e si diverta.
 
16377814
16377814 Inviato: 6 Gen 2024 12:44
 

RossoNavigante ha scritto:
Può voler dire molte cose, passando da un'uscita giornaliera nella regione oppure un viaggio a tappe di 15 giorni. Sui km, direi che in moto non andrei oltre i 400km al giorno, ma proprio a esagerare.


Sarei proprio curioso di sapere quanti di quelli che consigliano/avallano la scelta di una RE 350, abbiano fatto viaggi di due settimane in coppia con tappe di 400km su una moto del genere...
 
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