Sottocanna ha scritto:
Io mi sento l'ultimo a poter parlare, ma mi ritengo un restauratore, un po' superbamente con la R maiusca, non perche sappia fare tutto, ma perche lo faccio. Visto che lo faccio per diletto e per appagamento personale, seguo ogni passaggio. Lo so fare? ottimo; non lo so fare? Cavolo quale occasione migliore per mettersi in gioco! A verniciare sto iniziando adesso, ma pur non avendolo atto fin ora non mi sentivo meno restauratore. Quello che mi piace non è avvitare sue bulloni, quello puoi farlo anche sulle moto nuove, il bello a parer mio, è fare quei due bulloni che in commerci non si trovano e che alla moto mancano, è saldare le alette ad un cilindro due o tre volte fino ad ottenere un risultato soddisfacente pur non avendolo mai fatto, è ricostruire quelle parti che che servono e non si trovano, o magari anche quelle che si trovano.
Chiedo spesso aiuto a chi è piu esperto di me, per un problema che proprio non riesco a risolvere, la volta che quello non riesce a drizzare un ruota varrà lui da me ( le ruote son l'unica cosa che sento di poter dire si saper fare) secondo me è questo lo spirito del vero restauratore
bravo sottocanna, hai colto perfettamente il filo (poetico) del mio dire, grazie ... il restauro di moto come di orologi o di qualsiasi "opera d'arte" del passato può essere vista come un mero lavoro, un modo per fare soldi o ..... il modo di esprimere se stessi ed il proprio animo.
Al succo ciò che voglio farvi capire del mio pensiero è che mi piace pensare che il Restauratore (con la R maiuscola), sia esso un semplice appassionato principiante come pure un professionista, metta nel restauro parte importante del suo bagaglio artistico e di conseguenza provi emozione forte per il proprio capolavoro, poichè ha dato il 110% della propria capacità informandosi per la propria "opera" .... e non ha alcun bisogno di chiedere conferma della propria soddisfazione all'ASI o all'FMI