999s ha scritto:
Peppinsky ha scritto:
Durante una violenta staccata, il peso della moto e del pilota comprimono fortemente la forcella, causando uno scaricamento del retrotreno. Normalmente la frenata è accompagnata nella sua azione ad una scalata repentina di una o più merce.
Si cerca, quindi, di sfruttare al massimo il freno motore per rallentare nel minor spazio possibile. Aumentando la cubatura dei motori e diminuendone il frazionamento, un motore aumenta in modo consistente il valore della coppia motrice, e di pari passo quello della coppia decelerante.
In casi limite (come nei bicilindrici di grossa cilindrata o nelle moto da competizione) la coppia rallentante applicata alla ruota posteriore è addirittura eccessiva e provoca il bloccaggio della stessa pur senza alcun intervento sul freno posteriore. La ruota completamente scaricata inizia a saltellare facendo perdere l’assetto ottimale alla moto e impedendo al pilota di effettuare un ingresso curva pulito e secondo la traiettoria ideale. Lo scopo dei sistemi di antisaltellamento è proprio quello di limitare l’eccesso di coppia frenante per mezzo di uno slittamento controllato di tutti (o parte) dei dischi della frizione.
Un aiuto prezioso per il pilota, al punto che l’evoluzione di questo componente nelle moto da competizione sta facendo passi da gigante.
Attenzione: lo slittamneto dei dischi frizione, anche se il piu diffuso, non è l'unico sistema antisaltellamento in uso.
Esistono sistemi elettronici che intervengono sulla gestione del motore. Nel caso della MV Agusta, ad esempio, il sistema in fase di scalata tiene aperte le valvole di alimentazione (o scarico ora non ricordo) di un cilindro consentendo quindi al motore di continuare a ruotare impedendo il saltellamento della ruota posteriore.
giustissima precisazione!!!