Lo scooter l'ho spedito da Bangkok via nave, ora è arrivato a Milano dove sta venendo sdoganato. In Australia non ci sono stato, ho cambiato idea e mi sono fermato in Thailandia.
Le seguenti affermazioni sono mia opinione.
Partire per stupire è sbagliare in partenza. Parti per esporti.
Partire per stupirsi è volersi conoscere.
Mi ha fatto capire sempre di più che fare una cosa per rispondere alla propria volontà e necessità, è onesta con se stessi. E questa viene percepita da chi ti segue.
Per me non è stata una sfida relativamente: ero dell'idea di farcela e ci sono riuscito. Le difficoltà sono state un valore aggiunto, viaggiare avendo tutto liscio è limitante. Il contrattempo è stato quasi sempre fonte di apprendimento inatteso.
Quando tu mi parli di viaggio maggiore, io ti chiedo cosa intendi? In km? In tempo? In geografia?
I chilometri sono poco rappresentativi di un viaggio. Ma proprio un dato irrilevante.
Il tempo dà maggiore respiro alla fase centrale del viaggio, ossia la disabitudine, la fase di sorpresa, la curiosità che è la più interessante.
Ho delle idee per viaggi futuri, però prima devo guadagnare un po' e soprattutto devo rigenerare la voglia di partire. Per ora mi va bene stare a casa per un po', quando ripartirò lo saprete. Sicuramente non sarà in scooter, sarebbe ripetersi e questo non mi va.
Il tempo è nostra proprietà, come gestirlo è nostra decisione. Per alcuni usarlo come foraggio per una carrierà è efficacia, per me è vita venduta.
I soldi sono fatti per essere spes, come è nostra decisione. Il mio viaggio è costato la metà di una VW Golf. Chiedi in strada ad un ragazzo della mia età cosa farebbe con la stessa cifra.
Il resto lo leggerai nel libro che voglio dare
Caspitera, ottima risposta, nulla da dire, la pensi proprio come un vero "Cittadino del mondo". Il resto delle tue emozioni e dei tuoi postumi del viaggio spero di poterli leggere presto nel tuo libro.