Spero che in questo nuovo articolo capiate cosa si intende quando
si legge (o parla) di motore a fasatura variabile.
Il termine
fasatura variabile, tecnicamente significa che il gruppo
termico (motore) varia -da qui il nome variabile- il
tempo dell’apertura delle valvole di aspirazione e scarico in
base al regime di rotazione in modo da avere una resa ottimale a
tutti i giri che il motore compie ovviamente, questo può
avvenire solo nei motori provvisti di valvole (4T).
Un
esempio di motore a fasatura variabile, è il V-TEC
montato sulla Honda VFR.
In ogni caso, sulle moto, questo tipo di
motori è poco utilizzato infatti già i motori di serie,
hanno di serie una fasatura molto spinta e non c’è molta
necessità di montare questo tipo di motori.
I primi motori
a fasatura variabile, sono stati quelli montati sulle Honda Civic
V-tech 1600cc.
Il potenziale del V-tech è che cambia i
gradi dell’anticipo, a questo si aggiunge un rotore importante
per far lavorare 2 valvole per cilindro, ed a un certo regime un
particolare sistema blocca i bilancieri facendo lavorare tutte e 4 le
valvole, questo solo nei motori Honda, quindi modifica appunto
l’anticipo di accensione, la fasatura ed un albero a camme che
consente, grazie ad un apposito meccanismo, di far lavorare 2 o 4
valvole.
C’è da considerare inoltre che questo
tipo di motori, viene non solo adottato nelle moto, ma anche sulle
automobili di ultima generazione ed è in grado di alzare sia
la fase che l’alzata delle valvole, di conseguenza, variando i
diagrammi della distribuzione, variano anche le prestazioni... in
meglio.
I cornetti a geometria variabile, sono comandati
da un variatore che varia appunto il flusso dell’aria,
alzandoli o abbassandoli, così facendo è possibile
avere una quantità minore o maggiore della portata
dell’aria.
A questo punto è possibile specificare
2 tipi di collettori:
di aspirazione a risonanza
di
aspirazione a geometria variabile
Nel primo caso (a
risonanza), si parla di un basamento in alluminio fuso in conchiglia
comprendente i condotti d’aspirazione, che supporta due
capacità chiuse da un coperchio in alluminio verniciato
Nel
secondo caso invece (a geometria variabile) si parla di un basamento
in alluminio fuso in terra (uno per bancata motore) comprendente i
condotti d’aspirazione, nei quali scorre un equipaggio mobile
costituito da una piastra in alluminio forgiato che supporta 6
cornetti in lega leggera.
Ultima precisazione, se
trovaste in qualche motore la sigla twin spark, significa che
il gruppo termico monta 2 candele per ogni cilindro.
Quanto
steso, è un riassunto del presente
topic.