Tecnica
Come e quanto caricare la batteria?
Scritto da Paolo969 - Pubblicato 24/01/2007 10:55
La batteria è un componente che tramite reazioni chimiche immagazzina la corrente fornita e la restituisce al momento del bisogno ad un utilizzatore.

Ne esistono vari tipi, i principali sono le tradizionali, GEL e AGM. La differenza è costruttiva e riguarda principalmente la manutenzione. Le tradizionali hanno all'interno una soluzione acida liquida, quelle al GEL hanno un composto molto denso appunto simile al gel, mentre nelle AGM o "Absorbed Glass Mat", l'acido è assorbito tra strati di materiale in fibra di vetro.

GEL e AGM, come vedremo, non hanno bisogno di alcuna manutenzione. Per il resto le accortezze per una lunga durata devono essere le stesse.

Quando completamente carica una batteria riesce a fornire la corrente accumulata in un intervallo di tempo più o meno lungo a seconda della capacità per cui è stata progettata. Ad esempio, una batteria 12V-30 Ampere/Ora (Ah) riesce a fornire 30 Ampere per un ora (oppure 15A per due ore o 60A per mezz'ora ecc..), dopodiché la sua tensione scende sotto i 12V e bisogna caricarla.

Queste considerazioni sono vere in teoria mentre in pratica sono progettate per fornire bene e continuativamente una corrente che è il 10-20% della loro capacità massima.

Diverso è il concetto di corrente di spunto. Questa può essere anche maggiore di 6 volte la capacità indicata (es. 36Ah=216Ampere), ma solo per pochi istanti necessari, ad esempio, a far girare un motorino d'avviamento.

Il processo di scarica, durante un normale utilizzo avviene con tempi molto più lunghi, infatti questi alti assorbimenti si verificano solo in fase di accensione della moto. Nell'istante in cui il motorino d'avviamento riceve la corrente scorrono molte decine di Ampere, ma appunto solo per pochi istanti. In quel momento la batteria viene fortemente utilizzata, ma come il motorino inizia a girare la corrente cala vistosamente e se la moto parte subito l'assorbimento diviene bassissimo fino praticamente a terminare nel momento in cui si rilascia lo starter. Da questo momento la batteria comincia ad essere ricaricata dall'apposito circuito di carica che provvede a restituire l'energia persa e quella che verrà successivamente consumata dalle varie utenze. Tra queste la principale è rappresentata dalle lampadine dei fari anabbaglianti e di posizione.

Se la moto viene utilizzata per un periodo sufficientemente lungo da permettere un bilancio positivo tra la corrente consumata dai circuiti e quella ripristinata dal movimento, in teoria la batteria non ha bisogno di nessuna carica aggiuntiva. La sua carica viene infatti continuamente ripristinata. Se invece i tragitti sono sempre di breve durata, la batteria tenderà inevitabilmente a scaricarsi.

Avviene inoltre anche un normale processo di scarica che lentamente fa scendere la tensione degli elementi e questo è inevitabile e del tutto normale. Questo processo riduce la carica circa dello 0,5-1% giornalmente quindi se si lascia la moto inutilizzata per un periodo molto lungo è bene provvedere con qualche accorgimento per evitare che la batteria si rovini. Controlli periodici sullo stato della batteria poi sono del tutto consigliati in generale per aumentarne la vita.


Mantenere sempre carica la batteria quindi ne aumenta la vita e l'efficienza generale, vediamo come provvedere ad una corretta carica.

Le batterie vengono vendute precaricate, ma è buona norma, prima di utilizzarle, applicare un ciclo di ricarica a bassa corrente per riportarla al 100% della carica.

Il processo di carica consente alle celle che formano l'accumulatore di immagazzinare lentamente la corrente fornita. Questa corrente di norma deve essere il 10% della capacità indicata della batteria. Quindi una batteria da 36 Ah deve essere caricata con una corrente di 3,6 Ampere per un tempo massimo di 10-12 ore.

All'inizio la tensione sarà sui 12.6-13 V, poi questa tensione salirà molto lentamente. Quando arriva a 13.5-13.6 V significa che la batteria è quasi completamente carica.
La batteria infatti internamente è formata da 6 elementi di 2,1 Volt l'uno. Per mantenerla carica bisogna fornire almeno 2,3V ad elemento, ottenendo una carica lenta di mantenimento. Questa carica può essere portata a 2,5V per elemento se la batteria viene normalmente utilizzata, con i normali cicli di carica/scarica. Evitare di andare oltre i 15Volt e quindi di fornire molta corrente per abbreviare i tempi di carica.

Così facendo si va incontro al fenomeno detto di solfatazione. Si tratta di un fenomeno sgradito e dannoso che consiste nella formazione all'interno degli elementi, di cristalli di solfato di piombo. Con una carica violenta questi cristalli aumentano e si legano tra loro formando uno spessore sulle piastre interne e conseguente perdita di efficienza ed erogazione. Evitare dunque i carica batterie rapidi che spesso forniscono troppa corrente di carica.

Indicativamente questi sono i valori per una normale ricarica di una decina di ore:

  • Batteria normale: 13.4 - 13. 8 Volt
  • Batteria GEL: 13.8 - 14. 1 Volt
  • Batteria AGM: 14.4 - 14.6 Volt


Il fenomeno della solfatazione colpisce la batteria anche quando questa si scarica senza mai ricaricarla. Più si scarica più il fenomeno aumenta fino a rovinare del tutto la batteria. Un'altra causa di solfatazione si verifica quando le piastre della batteria, a causa del basso livello dell’elettrolita, vengono esposte all’aria. Per questo motivo alle batterie a liquido bisogna anche controllare periodicamente il livello dell'elettrolita.

Questo ci dà lo spunto per parlare della densità dell’elettrolito e del Densimetro, lo strumento appunto per misurare la densità delle batterie tradizionali.

Il liquido contenuto nella batteria è una soluzione acida composta di acqua distillata e acido solforico. In una batteria carica la densità a 27°C è maggiore di 1.260 Kg/l. Quando è inferiore a 1.120 la batteria è completamente scarica.

La densità è indicata in Kg/l o Kg/dm3 in certi casi anche in gradi Baumè (scritto Bè)

  • Densità 1,265 Kg/l - Bè 30,23 - Carica al 100%
  • Densità 1,225 Kg/l - Bè 26,51 - Carica al 75%
  • Densità 1,190 Kg/l - Bè 23,04 - Carica al 50%
  • Densità 1,155 Kg/l - Bè 19,37 - Carica al 25%
  • Densità 1,120 Kg/l - Bè 15,46 - Completamente scarica


Per misurare questi livelli si utilizza un semplice densimetro per batterie che è solitamente formato da una ampolla di vetro e una pompetta per aspirare il liquido. Dentro l'ampolla c'è un peso con un'asta graduata che si alza a seconda della densità del liquido all'interno dell'ampolla. I modelli più semplici sono colorati di rosso e di verde quelli più precisi anche di altri colori. I valori indicati dai colori corrispondono ai vari livelli di densità e quindi di carica. Il verde rappresenta la condizione di carica il rosso di scarica. Le due condizioni si verificano perché, quando la batteria è completamente carica l'acido solforico è in soluzione con l'acqua, quindi l'elettrolito è più denso.

Quando invece è completamente scarica l'acido solforico aderisce alle placche e quindi la soluzione diviene acquosa con conseguente densità e peso minore.

Per concludere un breve cenno sul caricabatterie. In commercio se ne trovano di ottima qualità. Preferite quelli dotati di uno strumento che indichi la tensione e la corrente di carica in modo da poter monitorare l'andamento del processo. Inoltre esiste una categoria di caricabatterie detti automatici. Questi sono l'ideale per le batterie che rimangono inutilizzate per lunghi periodi, in quanto mantengono costantemente la carica fornendo tensione solo quando necessario.

Per riassumere i processi di carica e manutenzione:

  1. Mantenete la batteria sempre carica se non utilizzata ricaricatela ogni 2 settimane o utilizzate un caricabatterie automatico
  2. Controllate, dove possibile, il livello e la densità dell’elettrolito per controllare che tutto sia normale
  3. Mantenetela pulita, controllate i morsetti e se necessario dopo averli serrati ingrassateli con vaselina.
  4. Caricate con 1/10 della corrente indicata dal costruttore (36Ah=3,6A)
  5. Evitate ricariche violente per ridurre i tempi previsti ma al contrario preferire ricariche lente.
 

Commenti degli Utenti (totali: 16)
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Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: ilbonno il 24-01-2007 12:56
complimenti per la semplicita con cui hai descritto tutto...
in questo campo ci lavoro da parecchi anni e ho notato un'ottima preparazione!!!!!!
Commento di: Marcus il 24-01-2007 20:06
complimenti bell'articolo...adesso so che la batteria della cagiva è da buttare :D
Commento di: enrikko il 31-01-2007 21:06
ok, bravissimo, ma... se io muovo la moto mediamente minimo 2 volte a settimana x minimo 20 km è sufficiente x evitare dipartita batteria???? ( in estate è tutto diverso, la uso di +++)
ciao
Commento di: Paolo969 il 01-02-2007 00:04
Dovrebbe bastare.
Ma è bene controllare comunque lo stato di carica ed eventualmente intervenire.
Commento di: JohnSilver il 31-01-2007 22:59
semplice e chiaro, grazie
Commento di: JohnSilver il 31-01-2007 23:02
semplice e chiaro, ma come si fà a decidere l'amperaggio di ricarica? la maggior parte dei caricabatteria hanno0 solo il pulsante on/off e avolte la modalità booster per la messa in moto d'emergenza. Grazie
Commento di: Paolo969 il 01-02-2007 00:17
Per deciderlo manualmente devi avere un carica batterie dotato di regolatore. Ce ne sono molti tipi in commercio. La maggior parte sono impostati con valori standard, altri sono automatici e variano in funzione della carica raggiunta dalla batteria. Dovresti consultare il negoziante e farti spiegare le caratteristiche dei vari modelli.
Commento di: piegolino il 13-04-2007 13:53
Bell'articolo!
Ma una domanda: se l'amperaggio utilizzato durante la ricarica fosse minore del 10% (per es. il 6%) della capacità della batteria? Rovinerei la batteria?
Commento di: Paolo969 il 12-05-2007 21:19
No non si rovina, fornisci una carica più lenta e ci vorrà più tempo per portarla allo stato di carica completa.
Commento di: girolimino il 01-02-2007 17:56
Indubbiamente utili i consigli che ci hai dato! Grazie!
Commento di: ricudatales il 06-02-2007 19:01
Una spiegazione più limpida di una sì misteriosa entità non poteva esser scritta.
Resta però un dubbio: dopo il periodo di "fermo" invernale è utile o dannoso, per la batteria montata sulla moto, fare il primo avviamento con l'ausilio della batteria dell'auto (ovviamente di pari tensione e collegata in modo corretto con gli appositi cavi...)? Io ho utilizzato questo metodo per anni e la mia penultima hyuasa ne ha vissuti addirittura 6!!!!
Commento di: Paolo969 il 07-02-2007 10:58
Se ti riferisci alle probabili difficoltà di accensione del motore a causa del lungo fermo in cui è stato, allora si.... secondo me fai benissimo ad aiutarla con un'altra batteria.

In generale aggiungere la batteria di sostegno serve solo nel caso in cui quella di bordo si fosse scaricata perchè non mantenuta costantemente sotto carica o comunque non sia in quel momento in condizione di erogare così tanta corrente necessaria all'avviamento.

Ma è vero pure che un motore che è stato per molto tempo fermo, tende ad avere difficoltà di accensione, quindi lo stress per la batteria sarebbe maggiore del normale utilizzo cui è destinata ed è soprattutto inutile rischiare di rovinarla quando il rimedio è così a portata di mano.

Commento di: creuso il 25-08-2009 22:07
bel post
ho una domanda un po' stupida forse..
posso ricaricare la batteria senza smontarla dalla moto???
ovvero é necessario scollegarla dal circuito elettrico della moto o è indifferente?
e se devo...basta staccare il + o il - ?
chiedo..xchè nella mia Honda la batteria é un po' infognata...ed é uno sbatti, staccarla ogni volta...
thanks!!!
Commento di: cpirani il 09-12-2009 14:05
oggi il mio venditore di batterie mi ha detto che le batterie al gel o ad acido assorbito (come sono la maggior parte di quelle invece definite al gel) devono essere ricaricate con caricabatterie ad impulsi .. che generano impulsi da 1A ogni ...boh non so quanto.

qualcuno mi sa dire di piu?
Commento di: pache il 09-03-2012 10:11
Davvero complimenti per l'articolo Paolo, io ho utilizzato questo prodotti e mi sono trovato davvero benissimo, eccovi i link:

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Ciao!
Commento di: ercole910 il 29-03-2015 18:24
Bravo Paolo, solo adesso ho visto il tuo servizio ,e ho riempito il mio ( paniere ) di nuove informazioni
MA`ho visto forse male io, non vedo batterie da`6 volt per le nostre ( nonnette a 2 ruote)
Saluti Ercole