...e, come spesso capita, trovò molto coinvolgente questa nuova esperienza al punto che iniziò a trascurare la propria ragazza, gli amici veri, le proprie passioni...
tutte tranne una: la moto.
Passavano i mesi e la polvere bianca stava diventando, più che uno sfizio del fine settimana, un punto d’arrivo, le menate della ragazza e degli amici servivano a poco: il solo risultato che ottenevano era il suo lento ma progressivo allontanamento da loro... questa era la strada che portava al disastro ma lui non se ne rendeva conto... o forse ne era cosciente ma non gli interessava...
Un sabato sera a casa sua, con il solito gruppetto di idioti, esagerò e mischiò, bevendo qualche bicchierino di troppo... risultato: notte insonne!
Si era in Maggio e la mattina successiva era quella di una tipica giornata primaverile limpida, cielo azzurro, temperatura perfetta, insomma la giornata ideale per la moto.
Lui era ovviamente intontito ma trovò comunque le forze per indossare tuta e stivali e recarsi in box dalla sua bella e pensò ”tanto con quest’aria frizzante una volta in sella mi sveglio di sicuro”.
Scaldata la moto e indossato casco e guanti partì , ma non fece molta strada, arrivato al primo incrocio capì che non aveva né la forza né la lucidità necessaria per continuare. Girò la moto e ritornò mestamente al box da cui era partito cinque minuti prima.
Una volta in casa, guardando gli avanzi dei disastri della sera prima, si chiese se ne valesse davvero la pena...
la risposta fu: NO!
Sì, avete capito perfettamente: la moto era riuscita a fare ciò che né la sua ragazza né i suoi amici erano riusciti a ottenere. L’unica cosa che aveva fatto pendere il piatto della bilancia dalla parte della vita era stata la moto... la sua unica vera grande passione aveva spazzato via con la forza di un tornado la sua insana follia.
Oggi il ragazzo è cresciuto è diventato uomo con tutti i problemi del caso ma la moto lo ha aiutato e lo aiuta tutt’oggi a sopportare le vicissitudini della vita.
Quando vedo, leggo e sento di genitori che ostacolano la passione dei loro figli per le due ruote motorizzate vorrei tanto che leggessero questa storia e si rendessero conto che la sensazione di tranquillità che hanno sapendo che il proprio figlio non rischia la vita in moto è totalmente fittizia...
perché là fuori nel mondo i pericoli sono ben altri e peggiori ...
Non obbligate i vostri figli a rinunciare alla vita...
P.s. Non è importante sapere chi è il protagonista di questa storia quindi non ve lo dirò...