LO SVOLGIMENTO DEI FATTI
Ero in vacanza ad Alba Adriatica (in provincia di Teramo) e di giorno
facevo escursioni per le montagne circostanti. Fortunatamente ero
partito da casa con tutte e tre le valigie, di capacità
sovrabbondante rispetto al necessario...
Il giorno del "misfatto" mi trovavo a Campo Imperatore, cioè
su strade di montagna; avevo il solo bauletto posteriore e il carico
trasportato era molto inferiore al carico massimo ammesso (l'ho stimato
in circa 3,5 kg), inoltre, la velocità a cui stavo
viaggiando era assai modesta.
Ho la (sana) abitudine di regolare sempre gli specchietti in modo da
poter vedere almeno un pezzo del bauletto (e delle borse laterali
quando presenti), proprio per poter sempre tenere sotto controllo
l'insorgenza di eventuali problemi. Mentre scendevo dalla montagna, a
un certo punto ho guardato gli specchietti e non ho più
visto l'angolo di bauletto che ero solito vedere, mi sono sporto un po'
perché credevo di sbagliarmi e... PANICO! In pochi istanti
mi sono reso conto dell'accaduto. Essendo semivuoto e quindi leggero,
non mi ero accorto della perdita del bauletto perché la
guidabilità della moto era rimasta pressoché
invariata.
Mi sono quindi fermato ed ho verificato subito la rottura netta delle
staffe di sostegno, proprio in corrispondenza della terminazione di una
piastra di rinforzo che il costruttore aveva saldato nelle staffe
(particolare A): il bauletto insieme alla sua piastra per l'aggancio se
n'erano andati inoltre, nella rottura avevano anche un po' ammaccato la
marmitta (particolare B)...
A questo punto sono tornato indietro, pur sapendo che ben
difficilmente avrei potuto riportare a casa il bauletto
perché non sarei riuscito a fissarlo in alcun modo alla
moto. Mentre risalivo pensavo a tutte queste cose, avevo anche pensato
di trasportare il bauletto in qualche modo per qualche chilometro e
farlo saldare a un'officina, oppure spedirmelo a casa per posta...
Risalendo la montagna, dopo circa 5 chilometri, ho per caso notato
un'auto ferma, mi sono fermato anch'io e colpo di fortuna erano
lì proprio per raccogliere i pezzi del bauletto. In
realtà mi avevano detto che si erano preoccupati pensando
che avessi avuto un incidente e fossi volato giù da un
dirupo... mi sono adeguatamente toccato.
Per complicare un po' le cose però si erano fermati in due:
uno aveva preso il bauletto ed era già partito per andare a
consegnarlo ai carabinieri, quello che invece avevo trovato fermo aveva
preso solo la piastra di appoggio, che mi sono fatto consegnare e sono
partito come un pazzo per cercare di raggiungere la jeep azzurra che
stava portando lontano da me il bauletto.
Nulla da fare, sono sceso per una quindicina di km, poi ho pensato che
la jeep non poteva aver fatto tanta strada e quindi sono tornato un po'
indietro ma della macchina nessuna traccia. Allora ho pensato di
recarmi in una caserma della zona e chiedere i numeri di telefono delle
caserme circostanti così avrei fatto un giro di telefonate
per rintracciare il bauletto.
Trovata la prima caserma... SORPRESA! Là dentro al cancello
c'era il mio bauletto in bella vista!
Poi... seconda sorpresa! Erano le 16.05 e la caserma chiudeva alle
16.00!
Ho quindi iniziato a suonare provando a intervalli regolari, trascorsi
25 minuti circa si è affacciata una signora che dopo aver
ascoltato la mia spiegazione ha gentilmente chiamato un carabiniere in
borghese, ragazzo molto gentile (al quale secondo me avevo interrotto
il sonno) che dietro presentazione di un documento e mi ha permesso di
ritirare il bauletto.
Il bauletto era distrutto, ho persino faticato ad aprirlo con la
chiave, allora ho deciso di recuperare il contenuto e buttarlo via.
Ho legato la roba sopra alla sella e sono tornato a fare un giro a
Campo Imperatore, ecco le foto del contenuto del bauletto scattate
appunto in quel magnifico luogo con i cavalli che si erano messi in
fila per l'occasione:
LA RACCOMANDATA ALLA GIVI
Convinto anche da diverse persone, ho deciso di scrivere una lettera
alla GIVI, costruttore del bauletto e dei supporti, per vedere che cosa
mi risponderanno. Sarà mia premura pubblicare la loro
risposta qualora arrivasse [20/07/2006: la risposta è
arrivata e si trova nel commento sottostante]. Ecco il testo della
lettera che ho scritto:
Oggetto: Rottura staffe bauletto GIVI e perdita bauletto
Spettabile GIVI S.r.l.,
Alcuni giorni fa mi è capitato un episodio piuttosto spiacevole: le staffe di supporto del bauletto posteriore di Vostra produzione, il tutto acquistato e correttamente installato dal concessionario **** di **** insieme alla moto nel maggio 2004 (vedi copia della fattura allegata), si sono improvvisamente tranciate con conseguente perdita del bauletto; il punto di rottura è esattamente alla fine del sagomato in acciaio di rinforzo, in corrispondenza del punto di saldatura. Questo a mio avviso è un difetto di fabbricazione, essendo accaduto proprio alla fine del rinforzo.
Il materiale contenuto nel bauletto era quello che vedete legato alla sella + mezza bottiglia d'acqua da 1 litro e mezzo; cioè, il peso totale trasportato era inferiore ai 4 kg e la velocità percorsa in quella giornata piuttosto bassa, dato che mi trovavo in zone di montagna. Il bauletto l'ho dovuto lasciare sul posto, essendosi fracassato e non sapendo più come trasportarlo fino a casa.
Voglio fare innanzitutto presente che se una cosa del genere fosse accaduta in autostrada o se fossi stato seguito da un motociclo o da un veicolo avrei potuto causare un grave incidente. Senza insistere sulle possibili conseguenze o avanzare richieste di danni (le staffe, rompendosi, hanno anche ammaccato la marmitta della moto), Vi chiedo di riconoscere la difettosità e fornirmi gratuitamente un nuovo bauletto completo delle staffe, possibilmente rinforzate rispetto alla versione precedente.
Sono a disposizione dei Vostri tecnici se vorrete organizzare un sopralluogo per verificare lo stato delle staffe e prendere provvedimenti, al fine che episodi del genere non possano capitare ad altri motociclisti.
Vi informo che procederò alla pubblicazione della presente e dei futuri sviluppi sul sito www.tingavert.it ed eventualmente su altri siti e riviste di settore.
Allego tutte le fotografie in modo che possiate rendervi meglio conto dell'accaduto.
Fiducioso in un Vostro positivo riscontro, Vi porgo distinti saluti
LE MIE CONCLUSIONI
Nonostante io parta dal presupposto che il bauletto NON fosse sovraccaricato e che pertanto questa rottura fosse dovuta a un difetto di fabbrica, non dico di non comperare GIVI o robe di questo tipo, almeno fino a quando non avrò ricevuto un riscontro da parte loro... [20/07/2006: la risposta è arrivata e si trova nel commento sottostante]
Dico però di fare molta attenzione se acquistate un bauletto, di qualsiasi marca esso sia, al tipo di staffe che lo supportano: se le staffe sono a sbalzo e specialmente se su queste sono presenti rinforzi saldati, si possono innescare crepe dovute alle vibrazioni, come nel mio caso.
Se però siete già sfortunati possessori di staffe siffatte, cercate in tutti i modi di predisporre un punto di fissaggio della piastra alla parte terminale del codone della moto (esempio: alle maniglie per il passeggero), più o meno nella zona dove ho disegnato il rettangolo; in questo modo si diminuisce il carico sulle staffe e la loro oscillazione.
Ho controllato per scrupolo il sito della GIVI ed ora le staffe prodotte per la mia moto (Honda VFR 800 VTEC del 2004) NON presentano più il rinforzo saldato che a mio avviso ha innescato la rottura:
Saluti
Davide