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Foscagno e Stelvio in giornata... e in 125!
Scritto da danySBK - Pubblicato 01/10/2015 14:31
Chi ha detto che uno scooter 125 non può fare lunghi viaggi?

Sabato 26 Settembre 2015. Una giornata come un'altra, se non per il fatto che dopo 15 giorni di lavoro consecutivi sia la mia prima giornata libera. Erano anni che sognavo di "conquistare" il Passo dello Stelvio in sella ad un mezzo a due ruote, sin da quando vivevo in Sicilia dove sono nato e cresciuto.

Da più di un anno mi sono trasferito a Milano per i "soliti" motivi di lavoro e, in attesa di compiere i 24 anni per ottenere la tanto desiderata patente A, vado in giro con un semplice scooter 125cc. Un Honda PCX 125cc del 2010 per la precisione, preso di seconda mano a poco prezzo e tenuto bene con poco meno di 38.000 km all'atto dell'acquisto. E' stato il primo mezzo di quella cilindrata che trovai in vendita subito dopo il trasferimento, non sapevo nemmeno che Honda avesse nel suo listino uno scooter con quel nome. Fino a qualche giorno prima del giro, che sto per raccontarvi, l'avevo sottovalutato... "è solo uno scooter, non trasmette nulla, che emozioni vuoi che ti possa dare?" continuavo a ripetere tra me e me. Le ruote basse e l'erogazione da "scooter" mi davano ragione in effetti.

In un anno ci ho fatto poco più di 2500 km, quasi tutti per il tragitto occasionale (alternativo ai mezzi pubblici) casa-lavoro o casa-centro commerciale e "stupidate varie". Stare in sella ad una vera moto è tutta un'altra cosa, lo so, ma dopo aver percorso (ed essermi goduto) più di 500 km in un solo giorno non ho potuto far altro che ricredermi! E' vero, non si hanno quelle "magiche" sensazioni che si provano nel cambiare le marce e nel sentire i pistoni che urlano pietà, o nell'impostare una traiettoria ed essere accompagnati dal freno motore all'ingresso di una curva, ma se si ha un minimo di padronanza e di conoscenza dei propri limiti ci si può divertire con qualsiasi mezzo... addirittura anche con uno scooter di piccola cilindrata!

La voglia di fare strada e di "macinare" chilometri mi è venuta nel corso degli ultimi mesi, alimentata sia dal gusto di scoprire posti nuovi e sia dall'essere autonomo nel farlo. Senza alcuna tappa programmata o tabella di marcia da rispettare. Senza vincoli temporali. Ultimamente mi fermo spesso a riflettere su questa cosa: la vita che abbiamo è una sola e non vale la pena di sprecarla vivendo un'esistenza "fantasma" che in realtà non ci appartiene. Se si ha voglia di fare qualcosa, che si faccia!! Che sia un semplice giro in moto o qualcosa di più complesso da un punto di vista umano. Non esistono scuse che tengano! Esistono solo i limiti che la nostra mente si impone inconsciamente. Nel momento in cui riusciamo a superarli abbiamo compiuto un passo verso la libertà.

Ci sono periodi nella vita nei quali l'unica cosa che vuoi è sentirti libero... libero dagli impegni e dalla routine quotidiana, libero dagli orari da rispettare, libero dagli obblighi che la società in cui viviamo ci impone. E cosa c'è di meglio che un bel giro su due ruote in assoluta calma e spensieratezza per saziare, anche solo in parte, questo folle desiderio?? Secondo me nulla!! Se poi la giornata è serena e con poche nuvole in cielo ancora meglio! Purtroppo questa mia "finestra" di libertà poteva durare solo 24 ore a causa degli impegni lavorativi, tanto per restare in tema. Si deve lavorare per vivere, è inutile girarci attorno. L'importante è riuscire a dedicare del tempo per sé stessi.

Poco mi importava dell'unico giorno libero a disposizione, ero ormai determinato nel perseguire il mio obiettivo! Sia chiaro che le mie considerazioni sono puramente personali, ognuno di noi ha la sua idea di libertà, ad alcuni farà sicuramente sorridere il fatto che abbia scritto tutto questo "poema" solo per introdurre un giro in scooter... mi andava di scriverlo e l'ho scritto. Basta con le chiacchere e partiamo allora! Non esiste un tragitto predefinito, l'unica cosa che so è che voglio costeggiare il lago di Como dalla sponda "comasca" e poi seguire le indicazioni per Sondrio. Non esiste un percorso da rispettare o una tabella di marcia con soste programmate nei vari checkpoint, trovo inutile viaggiare così se lo scopo del viaggio non è puramente lavorativo.

Alle 8 del mattino mi sveglio, dopo sole 6 ore di sonno (nemmeno tanto profondo) ma l'umore è alto e la voglia è tanta. Doccia e colazione veloce. Preparo qualche panino da portare nello zaino e controllo il livello dell'olio (sostituito pochi giorni prima) e del liquido refrigerante. Il piccolo serbatoio del PCX è pieno a metà. La giornata promette bene, nemmeno una nuvola in cielo! Parto alle 8:45. I primi km sono abbastanza noiosi: attraverso i paesi della periferia nord di Milano quali Saronno, Lomazzo, Grandate e altri di cui non ricordo il nome. Arrivo a Como e punto dritto verso Cernobbio imboccando la SS 340 (Statale Regina). Proseguo verso Menaggio e mi fermo a Dongo per rifornire il PCX con 5€ di benzina. Caffè veloce al bar vicino al benzinaio e si riparte per raggiungere Gravedona. Da qui in poi non mi fermerò più fino alla prima destinazione.



Superato il "Ponte del Passo" arrivo al "Trivio Fuentes" e mi sorprendo del nome "esotico". Solo dopo scoprirò le origini spagnole e la storia che c'è dietro. A questo punto seguo le indicazioni per Sondrio e l'aria inizia ad essere diversa... sento il profumo della Valtellina, che mai avevo sentito fino a quel momento. L'unica cosa bella della strada per Sondrio è il paesaggio che mi circonda.



Proseguo lungo il mio cammino e arrivo a Tirano dove non posso far altro che fotografare il Santuario della Madonna risalente alla metà del '500.



Superato Tirano proseguo verso Bormio.



Il paesaggio è incantevole (per gli amanti della montagna), i paesi che incontro durante il tragitto contribuiscono a rendere il tutto ancora più caratteristico. Le case, le persone, i negozietti... sembra di stare in un film! Non sono abituato a vedere luoghi del genere. Nella mia meravigliosa Sicilia il mare predomina su tutto, e anche quando si sale sull'Etna si ha come la sensazione di essere in un posto di mare. E' una sensazione strana da descrivere, ma è quello che provo solitamente io.



A Bormio improvvisamente cambio idea! Voglio fare prima il passo del Foscagno per arrivare a Livigno e provare l'ebrezza di mettere le ruote in un territorio che sa di "straniero". Inizio a salire con un'andatura piuttosto allegra ma poi rallento e inizio a pensare a dove sono arrivato fino a quel momento... non male per un 125!



Attraverso la dogana e mi accorgo che sono in riserva! Fortuna che qui la benzina costa pochissimo, con 5€ riempio il serbatoio fino al tappo. Saluto il benzinaio che parla con un forte accento tedesco e scambiamo qualche battuta sul fatto che non vede spesso gente che fa solo 5€ di benzina... ma il serbatoio del PCX è davvero piccolo, anche se ha una lunga autonomia. Approfitto della sosta per mettere qualcosa sotto i denti, ma dopo una decina di minuti torna in mente lo Stelvio... è lì ad aspettarmi ed io sono fermo a mangiare un panino. Passa un'altra mezz'ora abbondante, mi godo gli ultimi respiri di aria "straniera" e dopo poco tempo scendo sul Foscagno, per dirigermi nuovamente a Bormio. Sono le 3 del pomeriggio e mi trovo qui:



Imbocco la strada che mi porterà fino ai 2758 mt s.l.m. e mi sorprendo del fatto che il primo tratto scorre abbastanza tranquillo. A un certo punto iniziano i primi tornanti e mi ritrovo a salire con la stessa pendenza dei cavi dell'alta tensione... sembra di poterli toccare "affacciandosi" come da un terrazzo.



Incontro molti bikers di varie nazionalità, pochi in solitaria come me e molti in gruppi che variano da un minimo di 3 ad un massimo di 15 moto. La maggior parte sono tutte BMW R 1200 GS, bellissime ok, ma la monotonia di genere è impressionante. Anche le Ducati non scarseggiano e regalano una varietà di modelli inimitabile: dalla 848 alla Hypermotard. Poche Harley e custom in genere. Alcuni di loro mi salutano, e la cosa mi appaga molto, altri no. Ma non ci faccio troppo caso, in fondo se sono arrivato fin qui non è per dimostrare qualcosa a qualcuno o per ricevere un saluto... lo sto facendo solo per me.



La vista da quassù è impressionante, il sentirsi immerso nella natura tra questi immensi "massi" di pietra non si può descrivere a parole. Affronto anche qualche stretta galleria con il fondo stradale sconnesso e reso viscido dalle infiltrazioni d'acqua che "scava" le rocce. Per quei pochi attimi sembra di entrare in un congelatore, ma all'uscita torno a cercare il riflesso del sole nell'asfalto per ristabilire un equilibrio interno. I tornanti sono molto stretti, a gomito, e tutti in salita (ovviamente) ma riesco ad affrontarli senza troppi problemi. Ad ogni curva, in fase di apertura del gas, sento il motore che inizia a perdere qualche cavallo. Tutto normale, siamo quasi a 2500 mt e l'aria è molto rarefatta.



Finalmente raggiungo il traguardo, la vetta!! Non mi sembra ancora vero eppure, quello che una volta vedevo in foto adesso è lì di fronte a me!



Salire fin quassù è stata un'esperienza unica. Alla fine di tutto si entra in simbiosi con il proprio mezzo e si impara a domarlo e a conoscerne i limiti. Questo giro in solitaria mi ha fatto finalmente assaporare quella sensazione di libertà di cui parlavo prima. Forse quest'ultima è data semplicemente dal fatto di aver raggiunto un obiettivo che mi ero prefissato da tempo, e per di più nell'averlo fatto con un mezzo "alternativo" e poco dotato del tipico fascino delle due ruote. In conclusione sono stato molto contento e soddisfatto dello svolgimento dell'intera giornata che ho trascorso ascoltando solo la mia mente, i miei pensieri e il mio monocilindrico di piccola cubatura a trasmissione automatica. Quello che conta in un giro o in un viaggio, che sia di 10 o di 1000 chilometri, sono le sensazioni che si provano nel farlo.

Alla fine ovviamente sono tornato a casa, l'indomani il lavoro mi aspettava. Ho percorso la strada inversa a quella dell'andata, scendendo quindi dal passo dello Stelvio e facendo un'unica breve fermata a Como per rifornire il PCX. Sono rientrato alle 21:30, dopo aver percorso la bellezza di 526.5 km totali.



Buona strada a tutti!
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commento di: givemeamix il 01-10-2015 15:23
Quello che conta in un giro o in un viaggio, che sia di 10 o di 1000 chilometri, sono le sensazioni che si provano nel farlo.

Rubandoti questa frase che descrive esttamente la filosofia di un vero motociclista non posso far altro che ringraziarti per avermi fatto fare questo viaggio insieme a te!

Che sia uno scooter o un Harley e' solo questione di gusti o di soldi... ma le 2 ruote hanno SEMPRE il loro fascino! Campione
Commento di: danySBK il 01-10-2015 18:30
Grazie a te per aver letto e apprezzato Smile
Commento di: Elr0ndK il 01-10-2015 15:56
Eccomi, cavolo! E' un sacco che lo Stelvio ronza in testa anche a me... Come te, anche io vengo da un paesaggio dominato dal mare ma qualche montagna (e pure alta) da noi c'è, Sila ed Aspromonte segnano l'inizio della catena appenninica a Sud.
La Valtellina la conosco, e bene, vivo a Lecco da qualche anno e vado di tanto in tanto dalle parti di Livigno, l'ultima volta è stata a Novembre dello scorso anno quando sono andato, ebbene sì, in moto. Lo Stelvio in quel mese è un'utopia, ma sono comunque riuscito a fare il Passo del Foscagno... Freddo? Ma che... Si ghiacciava! Sono arrivato a Livigno che avrei pagato perché mi tagliassero le mani...
Però, le sensazioni sono state impressionanti, rivoli d'acqua mezza ghiacciata in mezzo a cumuli di neve, aria fredda, condizioni non proprio ottimali per godersi "la moto", ma sicuramente valide per godersi il viaggio in moto ed assaporare odori e sensazioni che quando sei chiuso in uno "scatolotto" non puoi provare.

La nota dolente arrivò dopo: la moto era piena di sale quasi cristallizzato. Pulirla è stata un'impresa e, se non fosse per i danni che può arrecare al mezzo, direi quasi che è un'esperienza da ripetere.

Comunque bel viaggio e belle foto, l'anno prossimo spero di arrivare anche io a "conquistare" lo Stelvio.
Lamps.
Commento di: danySBK il 01-10-2015 18:41
Trovo che il freddo sia la miglior condizione climatica per poter apprezzare a pieno un giro del genere su una località alpina o comunque di montagna...proprio come hai detto tu! L'unica condizione climatica che non ti fa divertire, secondo il mio punto di vista, è la pioggia. Io ho avuto la fortuna di trovare una bella giornata senza una nuvola in cielo quando ho fatto il giro, pur essendo a fine Settembre. Senza la temperatura relativamente "bassa" di questo periodo non mi sarei goduto la giornata! Ti consiglio di fare lo Stelvio quando puoi, non te ne pentirai...in moto poi sarà tutta un'altra cosa!

A presto e grazie per aver apprezzato Smile
Commento di: Elr0ndK il 01-10-2015 20:13
Dimenticavo: ero anche zavorrato ASD
L'anno prossimo non mancherò!
Lo scorso anno l'unica possibilità che avevo è saltata perché lì c'era il diluvio, ho ripiegato sulla Liguria e mi sono pure beccato una multa ASD
Quest'anno tra impegni ed altro è stato difficile uscire di casa per tempo, quindi dovendo accorciare le durate, ho dovuto limitare le percorrenze.
L'anno prossimo spero sia quello buono, adesso mi pare sia già chiuso o sia stato chiuso qualche giorno per neve...

PS: Se ti piacciono i paesaggi di montagna ed hai tempo, ti consiglio di fare "Passo della Novena, Passo del Grimsel, Passo del Susten, Passo della Furka e di nuono Passo della Novena", tutti nel cantone tedesco della Svizzera. Belli i paesaggi e "parco giochi" delle due ruote.
Commento di: danySBK il 02-10-2015 12:49
Grazie per il consiglio, purtroppo non avendo la patente A non posso circolare al di fuori dell'Italia con un 125. Aspetterò l'anno prossimo per poterli fare, con la patente giusta e soprattutto con una moto Smile
Commento di: nafnlaus il 02-10-2015 15:37
Complimenti e auguroni per tanti altri report come questo.
Commento di: danySBK il 03-10-2015 13:28
Grazie mille!
Commento di: Piecio_point il 06-10-2015 20:43
Sei l'ennesima dimostrazione che non conta il mezzo per essere motociclisti!
Ho avuto per 9 anni il cugino Pantheon 125cc e devo dire che, prima dell'arrivo dei bimbi, qualche giretto per i monti con moglie/zavorra l'ho fatto ed il mezzo non ha mai tradito.
Commento di: danySBK il 07-10-2015 21:24
Ti ringrazio Smile
Commento di: silent il 08-10-2015 19:56
complimenti Up
anche io,nonostante abbia 31 anni ho un 125,un beta motard che mi porta in giro da 8 anni (beh lo scorso anno no,colpa di un incidente) e non la cambierei con nessun'altra moto al mondo.anche se mai dovessi comprarne una di maggior cilindrata questa me la terrò sempre,ci sono affezionato.
ancora complimenti
Commento di: danySBK il 09-10-2015 08:23
Grazie anche a te per aver apprezzato! Non ti nascondo che mi sarebbe piaciuto fare questo giro con una cilindrata più grossa, ma mi sono divertito lo stesso Smile
Commento di: pippobis2 il 19-10-2015 19:12
Bravissimo.....anche per come hai raccontato la tua "impresa". Continua cosi. Very Happy
Commento di: danySBK il 20-10-2015 10:35
Grazie, spero di poter fare qualche altro interessante giro a breve Wink
Commento di: motoralbi il 23-10-2015 14:58
Bellissimo articolo,tantissimi complimenti! Hai trasmesso a noi le tue sensazioni☺
Commento di: Tony302 il 16-11-2015 15:19
Prima di tutto voglio ringraziarti per aver condiviso le tue sensazioni. La tua descrizione è stupenda nella sua semplicità (è difficile scrivere quello che si prova).
Poi mi sono anche accorto che abbiamo molte cose in comune eccetto l'età (io ho superato i 24 da parecchio), anche io sono originario della sicilia, e vivo in provincia di Milano, amante della montagna e degli incantevoli luoghi che hai descritto. Possessore di una "moto" si, ma nella cilindrata e nella potenza molto più simile alla tua Honda. Ho una 302 della Benelli con cui da pochi mesi sto riscoprendo il piacere delle gite anche in montagna, e della guida in libertà diversa da come è vissuta da un automobilista.
Grazie ancora. Ciauz
Commento di: danySBK il 18-11-2015 20:43
Ciao Tony302, ma grazie a te per aver apprezzato!!
Molto bella la 302... 38 cavalli secondo me bastano per godere della natura in tranquillità sui percorsi che piacciono a noi, ma soprattutto per essere liberi! Ultimamente sono stato fermo purtroppo e non ho ancora avuto modo di esplorare altre zone. Ormai credo che lascerò passare la stagione invernale concentrandomi sul lavoro nell'attesa del nuovo anno che mi consentirà di ottenere la patente e la moto!

Grazie ancora per la lettura, chissà che non ci si veda in giro Smile