Quest'anno ho scelto di non sospendere l'assicurazione della moto per la stagione invernale memore dell'inverno scorso in cui ci furono parecchie giornate soleggiate e devo dire anche abbastanza calde rispetto al solito, almeno per quanto riguarda le zone in cui vivo.
Normalmente dalle mie parti in inverno fa piuttosto freddo, temperature sempre attorno allo 0 se non sotto, ghiaccio, neve, nebbia e chi più ne ha più ne metta, insomma quasi impensabile poter guidare una 2 ruote.
Lo scorso inverno stranamente fu abbastanza mite ed ha offerto giornate quasi primaverili, con temperature sempre sui 10-12° ed è stata una sofferenza vedere la mia bimba parcheggiata in garage in attesa del fatidico Marzo, mese in cui avrei riattivato l'assicurazione, perciò quest'anno mi sono detto: "col cavolo che sospendo l'assicurazione, magari quest'inverno replica quello scorso e qualche giro riesco a farlo", e così è stato.
Ci sono state un paio di nevicate ma niente di eccezionale, sono abituato a ben altro, ma le temperature (pur non essendo al livello dell'inverno scorso) sono accettabili quindi qualche giretto sono riuscito a farlo.
Ovviamente nulla a che vedere con i lunghi giri sui passi di montagna che percorro durante la bella stagione, tuttavia la mia provincia è la patria del lago più grande d'Italia, il Garda, che offre panorami sempre suggestivi e percorsi anche divertenti nell'entroterra, insomma qualche saliscendi e qualche curva la si trova facilmente per sgranchire le gomme e farsi 2 pieghette.
Vivo in queste zone da quando sono nato e le conosco come le mie tasche, eppure percorrere quelle strade in moto durante l'inverno mi ha dato sensazioni sconosciute ed indescrivibili, cose che avevo sottovalutato fino ad ora.
La prima grande sorpresa è stato il relax che mi da la guida in inverno, soprattutto su quelle strade ora deserte ma che d'estate brulicano di turisti, strade in cui regna un caos snervante e molto pericoloso soprattutto per chi guida una moto.
Orde di barbari alla guida di 4 ruote che sembrano gladiatori nell'arena pronti a scannarsi pur di guadagnare mezzo metro di strada, aspiranti piloti da MotoGP che, incuranti dei pericoli dovuti all'intenso traffico, si sfidano in vere e proprie gare a chi gratta più saponette (e puntualmente ogni giorno si legge sui giornali locali di incidenti più o meno gravi), insomma zone che pur essendo di una bellezza unica evito come la peste durante la bella stagione perché quando esco in moto non voglio certo accumulare stress ma al contrario voglio togliermelo di dosso.
E così, da conoscitore della zona e soprattutto dei periodi in cui quelle zone sono più tranquille mi sono goduto le strade dell'entroterra ed anche quelle costiere.
Incredibile, un'oasi, un paradiso guidare la moto su quelle strade in inverno, zero traffico, zero aspiranti piloti da MotoGp, solo qualche tratto di asfalto bagnato in zone perennemente in ombra ma l'andatura non è certo sostenuta in questa stagione, l'asfalto è comunque freddo e le gomme non entrano in temperatura quindi la prudenza la fa da padrone, guida sempre attenta ma rilassata.
Lo sguardo scorge panorami con il lago sullo sfondo, un lago piatto, muto, quasi triste, ma i colori dell'inverno, i raggi del sole che sbucano fra i rami degli alberi che contornano quella superficie di acqua rapiscono irrimediabilmente lo sguardo e lo riempiono di gioia, di energia, si respira tranquillità, pace interiore e se non fosse per il crepitare dello scarico che ogni tanto scoppietta regnerebbe il silenzio assoluto, ma sappiamo bene che il rumore della nostra amata non sarà mai invadente o fastidioso per le nostre orecchie, anzi, è il nostro compagno di viaggio prediletto.
Il freddo non si sente, mi sono protetto bene perché i 5-6° di temperatura guidando una naked possono essere taglienti come lame se li sottovaluti.
Mi fermo a sgranocchiare qualcosa (pure lo stomaco reclama la sua parte, estate o inverno che sia) e mi colpisce lo sguardo stupefatto degli avventori del bar in cui entro quando mi vedono con casco e guanti in mano.
Mi guardano come fossi una marziano, commentano coprendosi la bocca con le mani, forse per paura che io possa capire cosa dicono ma io sorrido compiaciuto e li saluto. Lo ammetto, mi sentivo piacevolmente al centro dell'attenzione :)
Li capisco, mica sono abituati a vedere un motociclista in questa stagione, ne vedono a migliaia in estate ma in inverno è un evento molto raro.
Vedo che con lo sguardo diretto fuori dalla porta a vetri cercano la moto nel parcheggio, quasi volessero la prova che io sia arrivato veramente in moto, e ancora commentano.
Non sento ciò che dicono ma posso immaginarlo: "quello li non è mica normale, andare in moto con sto freddo", oppure: "cosa ci farà qui quello li che d'inverno è un mortorio? ha sbagliato stagione, deve venire d'estate se vuole divertirsi, è matto, o magari non è di queste parti e non conosce le strade, magari si è perso" e sogghignano....
Beh, se sapessero che vivo a pochi km da loro e che volutamente sono andato su quelle strade a cercare pace e tranquillità probabilmente ci rimerrebbero di stucco, ma io sono felice come un bambino, sono in giro in moto, sto guidando in assoluta tranquillità, mi sto togliendo di dosso gli stress dovuti al lavoro e sto ricaricando le mie batterie, ed è questo ciò che mi importa.
Riprendo il mio giro, una pattuglia della Polizia Locale ferma a lato strada mi vede sbucare da una curva dopo un sorpasso un po' azzardato da parte mia (lo ammetto) a danno di una delle pochissime auto che ho incontrato, e mi guardano come so fossi un'allucinazione, esitano un momento ma non estraggono la paletta ma con lo sguardo mi seguono finché mi vedono.
In estate mi avrebbero sicuramente fermato ed avrebbero controllato chissà cosa pur di farmi una multa, l'estate è stagione di vacche grasse pure per loro fra contravvenzioni e sequestri di mezzi per qualunque ragione, d'inverno invece non sanno come ammazzare la noia, e non gli sembra vero di vedere una moto transitargli davanti, al punto che probabilmente non hanno avuto il coraggio di fermarmi proprio perché gli sembravo un miraggio, vabbè, pericolo scampato.
Lascio le strade interne e scendo sulla strada che costeggia il lago, anche qui, regna la pace, pochissime auto, nemmeno l'ombra di una moto, gli automobilisti che si spostano per farmi passare
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Dopo vari km di solitudine e di panorami mozzafiato fra curve, boschetti, spiagge deserte e qualche pescatore in cerca di non so quali pesci mi fermo a bere un caffè.
Riparto, mi godo gli ultimi spezzoni di paesaggi da incorniciare in un quadro degno del miglior pittore ma comincia a scendere il sole e la temperatura si fa pungente perciò decido di rientrare a casa perché so che fra poco, quando il sole smetterà di illuminare quegli anfratti, il termometro calerà bruscamente.
Ma non potrò mai dimenticare l'emozione, la pace, la tranquillità di questa esperienza invernale. Aspetto con ansia il prossimo week end sperando che il meteo mi sia amico per tornare ad assaporare ancora più intensamente ciò che ho vissuto, ma soprattutto mi è bastato questo per farmi capire che non voglio mai più sospendere l'assicurazione per l'inverno, mi perderei troppe cose meravigliose.