Articolo breve, ma interessante.
Effettivamente se si parla di storia della moto, intesa come fenomeno culturale e non soltanto come opera di ingegneria, non si può non parlare di rockers e se si parla di rockers mi sento leggermente chiamato in causa
e non è giusto dire che i rockers creavano scompiglio, diciamo che lo scompiglio, normalmente, era ed è causato, da due diverse fazioni che si scontrano.
Secondo me la rivalità che negli anni 50/60 esisteva tra rockers e mods è la stessa che c'è oggi, tra motociclisti e scooteristi, ovviamente solo a livello concettuale, perchè tra rockers e mods in più di una occasione è finita piuttosto male...
Sostanzialmente, se ci pensate, la differenza è una: i mods sceglievano ed eventualmente modificavano il proprio mezzo per salvaguardare l'abbigliamento, mentre i rockers sceglievano ed eventualmente modificavano il proprio abbigliamento per renderlo funzionale (e sicuro) per l'utilizzo della moto, da qui è subito chiaro quali sono le priorità di ciascuno, tutte legittime intendiamoci, ma senza dubbio molto diverse.
Credo che oggi la storia non sia molto diversa da cosi...
Oggi però, ripensandoci, la vera differenza, probabilmente è tra chi considera la moto un fine e chi la considera un mezzo, indipendentemente che sia una moto o uno scooter.
Sono molto daccordo sull'importanza dell'aggregazione per la crescita di ciascuno, ma sono convinto anche che, se parliamo di crescita, non possano mancare anche esperienze vissute in totale solitudine e ciò non vale solo per la moto...