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L'amore verso la propria moto.
Scritto da Nicco21 - Pubblicato 11/07/2013 14:21
Appunti di un motociclista alle prime armi, che pensa di aver capito la vera essenza del motociclismo...

Con l'invasione degli smartphone ormai passo sempre meno tempo al computer. Anche se nemmeno il telefono è il mio strumento preferito, un salto sui vari social, un giretto su moto.it, un paio di annunci qua e là e basta.

Stasera però, ha preso il sopravvento il più grande nemico dei motociclisti : LA PIOGGIA. E' estate piena, è una sera calda e umida. Nonostante ciò, l'acqua scende a secchiate da lassù. Allora stasera decido di scrivere un po', in compagnia di un bicchiere di thè fresco. Vorrei parlare della mia compagna, che da più di un anno ormai mi porta a spasso.

E' arrivata qui da me poco più di un anno fa. Precisamente l'8 maggio, martedì 8 maggio 2012. Ricordo quei giorni, ogni giorno ad ogni ora sempre su subito.it. Cerca, cerca, cerca, ma questa ha un problema, questa costa troppo, questa ha un colore brutto, questa ha troppi kilometri. Poi arriva quella giusta, solo una foto che nemmeno si vedeva bene, descrizione povera. Però prezzo allettante, pochi kilometri.

Mio padre chiama, prende un appuntamento per vederla. Io non potevo, troppo studio, la scuola stava finendo e bisognava darci dentro! Così mio padre va con un suo amico. Appena sento il citofono lo aspetto sulla porta. Vedo che esce dall'ascensore e la prima cosa che gli chiedo è : "Allora? Com'è ?". Lui mi risponde facendo "si" con la testa : "Gli ho detto che la prendo". Mi parla dei vari problemi che andranno sistemati ma niente di che, cavolo finalmente avrò una moto! Basta con lo scooter 50, arriva una vera moto!

Passa circa una settimana, sapevo già il giorno in cui mio padre sarebbe andato a prenderla ed ero molto ansioso. Quel martedì a scuola non facevo che parlare della MIA moto, che avevo paura perché non avevo mai portato niente a marce, che avevo paura di non toccare perché è un enduro, ma non vedevo l'ora che arrivasse!

Torno a casa, e aspetto immobile sul divano il ritorno di mio padre. Sento un rombo, salto letteralmente dal divano: è proprio lei! Finalmente sto ad un metro da lei, posso toccarla, posso vederla, posso dire che è mia! Ma ancora non realizzo che ho una moto vera, tutta per me. La prima cosa che chiedo a mio padre : "Portami a fare un giro!". Ci facciamo un giretto da 5 minuti in zona, la facciamo vedere a nonno e poi dritti in garage, è ora di imparare! Mio padre mi spiega un po' come si va, le prime volte ovviamente si spegne ma col tempo capisco bene il funzionamento e ci prendo la mano.

Passa un po' di tempo, compro giacca, quanti e casco adatti. Mi innamoro sempre di più, ma c'è sempre qualcosa che non va. Una volta il carburatore, una volta il rubinetto, una volta questo, una volta quest'altro. Ogni sera ce n'è una, e non sono più soddisfatto come una volta. Poi si capisce qual'è il vero problema, un bel problema. Grazie ad un amico risparmio parecchi soldi di meccanico, visto che è stato fatto un lavorone aprendo tutto il motore.

Intorno ai primi di novembre la moto torna e va come un orologio svizzero! E' perfetta, ed è pronta per subire tutte le mattine il gelo dell'inverno. Tutte le mattine si va a scuola con 0 gradi, ma basta coprirsi bene. Sono impaziente, il professore parla parla parla, ma io voglio prendere la mia moto. A ricreazione vado alla finestra a controllarla. E' bella, blu lucente in mezzo a una massa di SH e Scarabeo tutti uguali.

Il tempo passa, ed io comincio a conoscere sempre meglio la mia moto. So già come reagirà ad un determinato mio comportamento, so già quello che farà se farò questo o farò quest'altro. Mi appassiono sempre di più a lei. Mi piace il suo aspetto spartano, un enduro tuttofare, un vero mulo che ti porta da tutte le parti e in fondo, non ti abbandona mai. La curo come una moglie, e appena si hanno un po' di soldi li spendo per lei.

Da quando l'ho presa è cambiata parecchio, tanti accorgimenti estetici e di motore. Ora sembra avere meno anni. Quando l'avevo presa, nonostante fosse solo del 2007, aveva parti arrugginite e consumate. Era stata trattata male dal precedente proprietario, lasciata all'aperto, i segni del sole e dell'inverno si vedono. Io appena ho disponibilità economiche faccio quel che posso, cercando sempre di abbellirla e farla andare meglio. E lei, con quell'occhione dolce, sembra ringraziarmi. Quando siamo soli "chiacchieriamo" e nonostante i primi problemi iniziali, sono davvero innamorato di lei veramente soddisfatto.

Comincia a fare più caldo, basta pioggie basta neve, finalmente! Facciamo insieme parecchie uscite al lago, magari al raduno pieno di 600 e di 1000, con convintoni che nemmeno la guardano perchè è "solo" un 125. Eppure lì mi sento a casa, salutando qualcuno che magari non contraccambia, ma va bene così. E' vero, è solo un 125, ma io mi diverto tantissimo e quando sto con lei mi sento libero. Non è lei che mi porta in giro, noi usciamo insieme. Siamo un tutt'uno e stando con lei ho capito che l'amore può nascere anche verso qualcosa che non è umano. O forse un pò umana è, ha un cuore e ogni tanto ha anche sete.

Quando si va in giro magari non è la moto che fa impazzire. In mezzo a tante magari può sembrare "normale". Non è il massimo in prestazioni, e non è la sportiva rossa fiammante che attira ragazze, ragazzi ed appasionati. Sta lì, indisturbata, in tanti ci passano davanti ma forse nemmeno la notano. O magari qualcuno la nota ed esclama "che polmone!". Ma non importa perchè in mezzo a 1000 moto, io la riconoscerei, e la ricomprerei 100 volte.

Non tutti sanno che l'essenza dell'andare in moto non è solo andare a 250 km/h. Ho una moto che fa 110, al massimo 115 ma quando esco sono la persona più felice del mondo. Quante sportive mi hanno sverniciato, ma io come se nulla fosse continuo per la mia. Anzi senza il "come" perchè per me non è successo niente, non mi importa che hai una moto da 200 km/h bellissima e poi non sai nemmeno dove si mette la candela. Fosse per me la terrei a vita, ma i 18 anni sono vicini e sicuramente passerà ad un altro 16enne alle prime armi.

Ma so che non la scorderò mai, proprio come il primo amore. Neanche lei mi scorderà mai, perchè nessuno le ha mai dato tutte le attenzioni che le ho dato io.
 

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Commento di: roby89 il 11-07-2013 16:21
"Non tutti sanno che l'essenza dell'andare in moto non è solo andare a 250 km/h. Ho una moto che fa 110, al massimo 115 ma quando esco sono la persona più felice del mondo. Quante sportive mi hanno sverniciato, ma io come se nulla fosse continuo per la mia. Anzi senza il "come" perchè per me non è successo niente, non mi importa che hai una moto da 200 km/h bellissima e poi non sai nemmeno dove si mette la candela."

Grandissimo, la penso esattamente come te! Sono felice che ci sia qualche ragazzo giovane con una vera passione per la moto, che non ha il patema di dover correre per forza e che si gode la sua moto in tranquillità. Anche io sono così.. Pensa che a volte mi è capitato anche che qualche ragazzino con lo scooter si volesse mettere a fare a gara con me ASD , mettendosi a correre e a zigzagare tra le macchine prendendosi rischi assurdi.. Io ovviamente non sono stato al loro gioco e li ho lasciati andare... Ecco, persone di questo tipo lasciale andare per la loro strada e non metterti al loro livello, goditi la tua passione in modo sano, senza sentire il bisogno di sverniciare gli altri Up
Commento di: Elr0ndK il 12-07-2013 11:20
Chi vive la moto come bisogno di andar forte, evidentemente non ne coglie la vera essenza.
Io ho iniziato tardi, a ben 32 anni ho fatto l'esame della patente e comprato la mia prima moto, un 600 tranquillo e non perdo occasione per andarci.
L'anno scorso uscivo a novembre con temperature polari, quando ancora le strade erano asciutte, col mio scarno abbigliamento quasi estivo, morivo di freddo ma i brividi che provavo non erano per quello, ma per le emozioni che avevo attraverso la moto. Il vento, i cambi di direzione, il sentire che la moto mi assecondava ed i viaggi in compagnia della mia fedele zavorrina. Bello, bellissimo.
Andare a 1000 all'ora per strada è solo un esercizio di imbecillità di chi si ritiene tanto bravo oppure è totalmente incosciente da non rendersi conto che, a quelle velocità, un piccolissimo errore può costare veramente caro.
Perché rischiare di farsi male, o peggio, per fare qualcosa che comunque non ha nessun senso?
Godiamoci la libertà, godiamoci i panorami e, anche se sembrerà scontato ad una lettura superficiale, godiamoci la nostra moto.
Commento di: OmbraVG il 12-07-2013 20:45
Bell'articolo, anche io come te ho iniziato con un 125, passato al 250 e un anno fa preso un 600, la mio è bella viverla anche andando piano da soli o in compagnia andando ai raduni è una sensazione bella ma ancora di più lo è andare in moto e sentirsi liberi la moto secondo me è libertà e passione, se uno vuole correre va in pista
Commento di: sgombro il 13-07-2013 08:08
Prima cosa: non sono sicuramente uno scrittore, il mio giudizio lascia un po' il tempo che trova, comunque la lettura è "scivolata via molto bene" quindi mi sento di dirti....bravo!

Secondo: mi piace il tuo modo d'interpretare la motocicletta anche se di solito storco un po' il naso quando sento/leggo di umanizzazioni troppo esasperate verso quell'oggetto.

Ultimo ma non in ordine d'importanza:
cito "Portami a fare un giro!. Ci facciamo un giretto da 5 minuti in zona, la facciamo vedere a nonno....."
tieniti stretto questo ricordo, sarà uno dei più belli della tua vita!
Commento di: husky16 il 13-07-2013 20:58
toccante perchè è lo stesso che provo io per il mio 125...davvero toccante mi hai commosso è il più bel articolo che ho letto fino ad oggi Smile Smile P.S : che moto hai? Smile
Commento di: mistral55 il 14-07-2013 22:56
Caro Nicco, quello che hai scritto mi riporta al mio primo motorino che a quei tempi (1970) non era il 50ino per fare il fighetto o indispensabile per andare a scuola, allora si andava con i mezzi pubblici, ma era una vera e propria piccola moto, cambio a pedale 4 marce, forcelle telescopiche, motore morini franco, testata turbo, eccetera, quanti ultracinquantenni si ricorderanno di questi dettagli ....
La moto, acquistata ovviamente contro il parere dei miei genitori, mi era costata tre estati di lavoro stagionale raggiunto ogni giorno in autostop .... altri tempi, sembra di raccontare una favola. Però, ed ecco il collegamento, ricordo le stesse emozioni e sensazioni che hai descritto così bene nel tuo articolo. Hai colto l'essenza della moto molto bene, la moto è uno stile di vita, una sensazione di libertà che poche attività o sports possono darti e devi essere orgoglioso del motociclista che sei. La moto deve essere un piacere personale e come sappiamo ognuno è diverso dall'altro. Non mi sento quindi di criticare i diversi tipi di utilizzo del mezzo, purché non si estremizzi e si scambi le strade per piste. Poi via libera con la nostra amata due ruote.
Lamps.
Commento di: LordStelvio il 15-07-2013 14:50
pensa che io vado in giro tutto intutato, stivali, guanti e ho un 125 aprilia rs.
e sono felice cosi!:):):):) massimo rispetto per te che ci credi! mi piacerebbe uscire in moto con gente come te!bravo!
Commento di: Soan il 19-07-2013 09:34
Ah si, mi ricordo anche io la felicità che ho provato la prima volta che sono salito sulla mia Aprilia RS 125, era vecchiotta, ma era velocissima (era quella con il kit). Le prime volte avevo paura di ammazzarmi, non avevo mai usato neanche uno scooter, figuriamoci una moto a marce.
Poi, piano piano, ci ho preso confidenza, ma ero giovane davvero, e cercavo emozioni diverse da quelle di oggi, così la spingevo spesso, e beveva un sacco, ah ah!

Poi quando una mattina mi sono svegliato, ho guardato fuori dalla finestra, e non c'era più.
Ero disperato, ho girato ovunque, ma me l'avevano portata via, maledetti; qualche tempo dopo, ne comprai un'altra, di poco più recente, senza il kit, ma andava benissimo comunque.
Con quella ho macinato davvero tanti chilometri, e sui monti, nei tornanti, non aveva niente da invidiare alle moto più grosse.
Un anno dopo mi chiamò l'interpol; alla frontiera, un controllo casuale, avevano ritrovato la mia moto, che stava per essere portata in Romania. Al farabutto che la stava portando là, non hanno torto un capello logicamente, a me volevano far pagare 400 euro di deposito, senza contare che per andarla a prendere mi serviva un furgone (aveva i blocchi delle chiavi trapanate, senza targa e ferma da un pezzo).
I miei principi hanno prevalso, la moto è mia, è una parte di me che mi è stata tolta vilmente, e me la sono andata a prendere.

Ed ora, da pochi mesi, sono il felicissimo proprietario di una Honda Hornet 600.
Tutte e tre sono le mie cuccioline (beh, anche la macchina la chiamo così, sono 4 Smile Toyota Celica); credo che, col tempo, le cose che usiamo, che ci regalano emozioni, acquisiscano una parte di noi, un po' della nostra anima, e sviluppino una personalità propria. Quando salgo in macchina o in moto, sento sempre quel feeling, come se uscissi con un amico, che è sempre li per dirmi 'hey! Dove andiamo di bello?'.

Non c'è cosa su questa terra, per un uomo, bella come saltare su una moto o una macchina, e vagare senza meta, solo per il gusto di farlo.
Commento di: svampy il 19-07-2013 12:31
Ciao Nicco!!

a me sono sempre piaciute le moto sin da piccola, dall'età di 15 anni sono sempre andata come zavorra con mio padre, amici e fidanzati.... avevo tutto l'abbigliamento e mi mancava solo la moto!! Smile Tre anni fa.... mi sono decisa a prendere la patente e ho convinto anche altri tre amici del gruppo del mio paese.. alla fine ci siamo comprati la moto tutti assieme è stato bellissimo!! Ovviamente loro l'hanno venduta poco dopo io invece ho ancora la mia Svampitella!! Mi ricorderò sempre il giorno che l'ho ritirata al concessionario... firmato dato i documenti.. non mi pareva vero.... la Mia prima moto!! Avevo già provato a guidare e fatto un pò di esperienza con un Motard della suzuki un 400cc di un ragazzo che avevo frequentato ma è diverso... Sono partita da casa mia vestita a puntino e casco nella sacca mi sono avviata a piedi e 10 minuti ero al concessionario e poi sono tornata a casa con lei... Un'emozione indescrivibile salire in sella, allacciarsi il casco e accenderla... ( pelle d'oca ora che sto scrivendo ... ) e sentirla.. wooooooooow che bello!!! Aprire un pò il gas... quell'attimo che sei titubante, emozionata, impaurita ma anche eccitata ed elettrizzata!! Prima.. e via!!!! Ho fatto il mio primo giro, bellissimo!! Non volevo più scendere avrei fatto il giro del mondo!! La passione della moto è una cosa fantastica e sono dell'idea che non necessita andare ai 200 all'ora o farsi in una giornata 800 km per potersi dichiarare Motociclisti.. no quello non è essere motociclisti... io amo viaggiare in moto, il viaggio stesso con lei è per me la vacanza... non farmi la tirata in un'ora per andare al mare e poi tagliarmi la coda al casello. Ovvio viaggiare in moto aiuta a tagliare il traffico e superare ... ma viaggiare in moto è percorrere km + o - velocemente ma farli con lei con qualsiasi tempo e strada. Tanti dicono che è una massa di ferraglia e non ha senso parlarci o affezionarsi io non la penso così.. io alla mia moto le ho dato un nome e la reputo la mia compagna di viaggio. Vero che sono io a guidarla e che fa quello che le " ordino " io ma è anche vero che si è creato un legame particolare. Con la macchina non c'è lo stesso rapporto!!! Smile Boh in poche parole siamo pazzi!! ah ah ah
Commento di: sandrope il 19-07-2013 15:58
Ciao Nicco, ti posso confermare che anche un 125 ti puo' dare delle belle soddisfazioni, io ho avuto moto anche con 150 cavalli ma ho capito che la soddisfazione che ti regala l'andare su due ruote non e' la velocita' pura ma il percorrere le curve volteggiando come uccelli nell'aria, giocando con le forze fisiche che cullano il nostro corpo-moto in curva; il gioco e' molto piu' bello se la moto e' leggera come la tua, il peso gioca a sfavore della semplicita' di controllo della moto, specie nelle situazioni limite. non parliamo poi della velocita' di percorrenza in curva che puoi raggiungere con questo tipo di moto (soprattutto le stradali) senza avere per forza gomme extra large o plurimescola...continua a divertirti a lungo perche' la prima moto e' senza dubbio la migliore!