Commento di: Davide
Ciao, non ho la pretesa di rispondere alla tua domanda con una verità, ti posso però raccontare la mia esperienza. All'inizio, nei primi anni di moto stradale, avevo un'andatura decisamente allegra, anche se non tale da rischiare la pelle come certuni.
A volte uscivo in gruppo e più di una volta, con due amici del paese che si ingarellavano, e spesso li lasciavo andare perché notavo che in un pomeriggio di tirate l'errore scappava sempre, il lungo in una curva... da allora ho smesso con qualsiasi ingarellamento.
Poi negli ultimi 6 o 7 anni, vuoi il fatto che sono diventato padre una e poi due volte, vuoi soprattutto che ho imparato a vivere la moto in un modo completamente diverso, cioè come turista, ho rallentato parecchio e quando esco con gente che va troppo forte per me la lascio andare. Non parliamo di limiti del CdS perché ritengo che in tanti punti i limiti siano messi a “caso” (per non essere volgari...), ma parliamo di una guida in sicurezza.
Quindi per rispondere alla tua domanda secondo quanto penso io e in base alla mia esperienza, chi si comporta così lo fa perché non ha sufficienti chilometri alle spalle per apprezzare la moto per quel che è.
Commento di: devargas
Una cosa ti devo dire e devi tener presente: molto spesso il passo di una passeggiata che ha una meta predefinita alla quale tutti debbono arrivare, risulta moderata e accettabile in andata.
C'è sempre chi va avanti ma poi, in genere, ci si aspetta agli incroci, quindi chi corre poi si ferma sotto il sole oppure sbaglia strada e chi lo becca più? Forti di questa logica (che rappresenta un fatto e non un concetto astratto) i più veloci si danno spesso un pizzico sulla pancia, "perchè l'andare avanti può trasformarsi come detto" in una gran seccatura.
A questo punto l'andatura la fa il capogruppo in rispetto all'indole generale (perchè esistono gruppi più turistici di altri e quindi più rilassati nella guida e moderati nella velocità). Anche i gruppi "veloci" hanno l'esigenza di non sparpagliarsi, quindi nell'andata, anche se non proprio turisticamente, procederanno comunque non velocissimi (come nel tuo caso).
Il ritorno è un altra cosa, decade l'utilità della coesione, le destinazioni finali spesso sono diverse, e si creano sottogruppi, alcuni molto veloci (quasi per reazione all'andatura imposta in andata).
In questo caso l'attenzione la devi porre tu nell'identificare chi ha una guida ed una mentalità più affine alle tue intenzioni.
In termini più generici posso dirti ancora (che se si desidera condividere con altri la moto) che non conviene scoraggiarsi mai, per l'andatura, per varie ragioni: la prima è che il gruppo lo puoi comporre tu, raggiungendo ad personam gli elementi che ritieni più adatti. (Anche quattro persone sono un gruppo).
Oppure ricercando l'appartenenza ad un gruppo che abbia una particolare vocazione turistica.
Io appartengo a 5 gruppi differenti, ed ho ben chiare le specifiche di ognuno. Uno di questi è talmente calmo ed osservante del CDS da essere effettivamente eccessivo. Ma è parimenti garanzia di organizzazione impeccabile ed attenta ai dettagli.
Alla fine, o con l'uno o con l'altro io mi diverto sempre. Tu invece, dovresti ricercarti forse compagni un pizzico più giusti.
Spero di esserti stato utile.
Commento di: vorongren
io parto sempre dal presupposto che lo scopo primario di qualsiasi mia gita sia di riportare a casa la pelle.
Ergo se mi trovo con un gruppo che va troppo veloce per me, non ho assolutamente nessun problema a piantarli a metà e cambiare giro.
Poi se a mezzogiorno mi telefonano chiedendomi dove sono finito, la mia risposta avrà come corollario una pseudo cazziata sull'eccessiva situazione da loro creata.
E poi non li contatto più almeno per andare in moto.
La scelta c'è sempre e non ci obbliga nessuno a fare nulla.
Commento di: metallarofolk
grazie a tutti per le risposte. il fatto di scegliere compagni di viaggio più " tranquilli" mi sta attraversando la testa da un pò. credo però che sia una questione di rispetto nell'aspettare tutti quando si organizza un'uscita.
Commento di: brusca
premessa: ora vado solo in pista e prima giravo solo con persone a me omologhe come stile di guida e mai più di 4 o 5 moto.
ho fatto una sola volta un'uscita in gruppone e sarebbe stato meglio farla con lo scuterone, che apprezza maggiormente la passeggiata, rispetto alla siuppabaic :)
i tuoi compagni di viaggio sono dei gran pilotoni immagino: forte sul dritto e nel traffico ;););)
c'è da dire però che la velocità ed il rischio sono soggettivi, magari dal tuo punto di vista guido come un criminale... ma in realtà io sto andando piano ed in sicurezza.
Commento di: metallarofolk
certo, a 240 sul raccordo è in sicurezza...
Commento di: sgombro
Perché purtroppo, quando non hanno altra via d'uscita, gli spermatozoi picchiano in testa e disturbano il normale transito dei neuroni nel cervello.
Commento di: FalcoStellare
GRANDE!!!
Commento di: vilcoyote
E questo è il motivo per cui in giro in moto preferisco andarci da solo: non voglio essere condizionato da "piloti" più o meno abili ed esperti a cavallo di moto più o meno tecnologiche.
M'è bastato dover attraversare un centro abitato a 110km/h in un paese straniero dove, se ti becca la Gendarmerie a fare una cosa del genere, ti fondono la moto sul posto e poi ti ci fanno fare il bagno. Un conto è "l'andatura turistica" correlata al tipo di moto e un conto è il rispetto, non tanto del CdS, quanto degli altri prima e di sè stessi poi. 110 o 130 km/h sono un valore assoluto: se il limite è di 50km/h è ininfluente che tu abbia una custom o una ss; poi è chiaro che per certe tipologie di mezzi un'andatura tranquilla da 70/80 all'ora sia piuttosto letargica, mentre per altri potrebbe essere già "impegnativa"... nel senso che non puoi nemmeno guardarti intorno per non perdere il "gruppo"... conclusione: meglio soli che mal accompagnati!
Buona strada a tutti, fermoni o smanettoni, temerari o prudenti che siate!
Commento di: Mr_Chichi
Uscire in moto da soli è bello ... a volte, ma uscire in gruppo è altrettanto bello se non di più.
Commentare percorsi, panorami e profumi durante le soste è sempre un valore aggiunto alle uscite in moto.
Se non ve la sentite di tenere "il passo degli altri" in certe situazioni, semplicemente non fatelo, mica siete legati con una catena al capo-fila.
E se perdete il gruppo, se non vi aspettano o se si lamentano "della vostra lentezza", smettete di uscire con quella compagnia, ma è inutile sia arrabbiarsi che rischiare il collo per tenere un ritmo che non vi appartiene.
Commento di: metallarofolk
intendiamoci: io non ho alcun problema nel tenere quelle andature, anzi il loro ritmo è abbastanza facile da seguire. Mi sembra, però, da cretini considerare la strada come una pista. Togliendo i moralismi, è pericoloso per noi e per gli altri. è facile andar forte sul dritto. ma quale senso ha? e in autostrada?
Commento di: tagliaz
Io la vedo da un punto di vista psicologico...e' insito nella natura dell'uomo il gioco e la competizione, e quando si e' in gruppo questa cosa viene inconsciamente fuori...uno fa una leggera apertura di gas e subito scatta nell'altro il desiderio (anche inconscio, per carita') di farlo...e' adrenalina, gusto della sfida e non so' cos'altro...e in moto questa cosa viene fuori in maniera disarmante...ci sono tanti bravi ragazzi, di sani principi, con la faccia pulita e tante buone idee in testa che alla fine si lasciano andare...e' lo stesso discorso della sfida su strada...ormai non mi sorprendo piu' a vedere il classico padre di famiglia che dopo aver accompagnato diligentemente in auto i figli a scuola, inforca la sua 2 ruote e si fionda in piega per i monti...
Commento di: bailystic
Si hai ragione...
però posso capire, anche se non condividere, chi quando si trova sul classico passo o sulla strada tutta curve, ti fa vedere di saperci fare più di te... (anche se, pure in questo caso, posso capire una bella piega, una bella serie di curve, ma non riesco a capire staccate al limite e uscite di curva tirate per guadagnare mezzo secondo).
Non capisco invece che aiuto alla loro autostima possa dargli mettere la moto a 240 su un raccordo tutto in rettilineo, magari, slalomeggiando tra le auto...
Commento di: djmds
Io giro soltanto in solitaria vuoi perché non conosco nessuno qui vicino casa con cui girare (due anni che sto a Cologno Monzese, ma tra lavoro e un po' di sano relax individuale difficile uscire) vuoi perchè per l'appunto mi sa che ho dei criteri di corsa diversi dagli altri. Vedo spesso motociclisti prendere curve cieche con linea continua in sorpasso veloce e poi magari li sorpasso quando in arriva il bel rettilineone senza rotture e ad ampia visibilità e do la tirata io... certo a volte guido pure io da perfetto coglione, per quanto mi imponga sempre di essere giudizioso da quando ho la moto ce l'ho nelle vene, e se non la uso per più giorni poi mi trovo a tirare come un pazzo. Poi vabbè il resto rientra nel comportamento comune di un po' tutti quelli sulle due ruote, la tiratina della prima al verde se non c'è nessuno davanti (e non ci sono laterali che sbucano o macchine parcheggiate)... Onestamente anche quando sono in macchina mi capita di vedere dei gruppi più coesi degli altri. Secondo me la difficoltà sta nel amalgare gli stati d'animo, a volte alcuni sono più "frementi" degli altri, però da qui ad arrivare a dire che a 150 si prende il sonno ce ne vuole!
Commento di: metallarofolk
qualcuno si stava per addormentare a 240 come già detto, facendo slalom fra le auto
Commento di: djmds
...ce ne vuole ancora di più
Il mio 150 era un numero alto come un altro... La mia belvetta a 240 penso sia a tavoletta
Commento di: piervi
A me questo sa molto di atteggiamento sborone, di chi vuol fare il duro a tutti i costi. Perché se andare a 240 sul raccordo è da criminali, vantarsene dicendo di stare per addormentarsi è semplicemente da idioti. Cambia gruppo.
Commento di: alanro
Io ti dico la mia.
Abito vicino alle dolomiti e quasi ogni weekend una sparata da 6/8 passi me la fo.
Guido da 11 anni solo ed esclusivamente supermotard (hai già capito che tipo sono..).
Io concordo in pieno con te che in un uscita di gruppo l'andatura deve essere limitata per far si che tutti a fine giornata ritornino a casa.
La bravura di un buon organizzatore di motogiri.. è quella di pianificare l'andatura in base ai partecipanti e soprattutto mettere in condizione i nuovi arrivati o i fermoni di non rischiare di farsi male.
Poi, da come scrivi, quelli che corrono a 240 sul GRA o in autostrada non sono dei piloti.. magari appena vedono una curva rallentano.. siamo tutti capaci di correre sul dritto... ma è la curva che fa la differenza.
Consiglio.. trova un gruppo al quale piaccia il mototurismo sano.
PS: io non potrei mai farne parte perchè quando arrivo vicino alle curve mi si chiude la vena.. e soprattutto quando monto in moto non riesco più a smontare fino a sera....
Commento di: anniversary
Ciao,
quello che ti posso dire dall mia esperienza (e anche le mie ossa lo dicono) che in condizioni di traffico si tira il freno, si cerca di svicolare, perchè siamo moto e non camion, ma con attenzione a l'incapacità, incoerenza, inettitudine degli automobilisti della domenica che sono la categoria peggiore.
Detto questo, anche se sono in compagnia, ognuno va come gli pare se non riesco a stargli dietro non mi interessa, tanto il punto di arrivo è conosciuto ... ci si vede là.
Il CDS deve essere la bibbia per tutti, ma qualcuno ritiene di poter rimanere impunito, magari ci riesce basta che non coinvolge nessun'altro.
Commento di: tibbs
Guarda, senza voler mettere in ballo la morale ed il rispetto del CDS (e di cose da dire ce ne sarebbero), ti posso dire una cosa sola: andarsene in giro a quella maniera è divertente/piacevole?
Se sì (ma mi pare strano, visto come ne parli) continua pure a partecipare a certi giri, se no evitali. O, perlomeno, organizzati in modo di fare andata e ritorno per conto tuo se poi la compagnia ti risulta piacevole quando scendi dalla moto. Vero che viaggiare assieme è divertente, ma che gusto c'è vedere un puntino davanti a te sparato a 70m/s?
Secondo me andare a 240 NEL TRAFFICO è veramente criminale per le conseguenze che può avere anche per gli altri e se trovassi un gruppo di persone che non lo ritiene rischioso, bho, trarrei la conclusione che abbiamo una visione troppo diversa del mondo per poterli frequentare. Che poi, PER ME, una moto come la mia che i 240 non li vede neanche col binocolo corra perfino troppo è un altro paio di maniche.
Pensaci su ma, come detto, vale la pena viaggiare assieme se tanto non si preoccupano di guardare negli specchietti se sei ancora con loro?
Commento di: metallarofolk
right, sir!
Commento di: ETABETA57
Ciao,
io avevo un T Max e l'ho venduto stanco di dover correre sempre con tutti gli altri T Maxer...non si riusciva a fare un'uscita cercando semplicemente di godersi quanto ci circondava.
Ho comperato una NC700X e ti dirò che esco prevalentemente da solo con la mia zavorrina e non hai un'idea di come ci stiamo godendo la moto. Certo, se trovassi qualcuno che predilige vivere le emozioni che crea l'ambiente piuttosto che quelle della velocità nessun problema ad uscire con altri, il problema è che fino ad ora non ne ho trovati...felice di essere un "motolento" come mi definisco io.
Commento di: burga
ti posso dire solo che mi è capitato anche a me la tua stessa storia ma io li ho lasciati andare avanti che corrino pure io alla mia pellaccia ci tengo.
Intanto anche se arrivi primo sul luogo dove dovevi andare non è che vinci un premio.
Se mi vogliono aspettare poi io arrivo.
Quando esco in moto mi piace osservare il panorama cose che in auto non puoi ammirare.
Ti dico solo quando esci con sto gruppo fatti la tua andatura.
Commento di: metallarofolk
oltre al rischio, evidente, mi viene da pensare alla probabilita, anche se remota, che una moto possa fermarsi per strada. a quel punto capisci che il gruppo non è adatto alle esigenze di chi vede la moto come una passione e non come una condanna a morte. capisco che chi usa la moto tre volte l'anno debba " sfogarsi" ma a quel punto deve uscire da solo e alla sua andatura. credo
Commento di: AMD
Hai fatto bene, ho 25 anni e una sportiva, ma in 8 anni di moto mi sono reso conto di quante volte ho rischiato solo per delle stupide garette con tizi che manco conoscevo ( a momenti una volta per star davanti ad un gruppo di sportive che facevano le *****, non finivo a fare un frontale con un autobus ). Non vale la pena rischiare, tantomeno in strada, quindi gente come quella è meglio lasciarla andare per i fatti propri e lasciare che maturino sulla base delle loro esperienze ! la vita è una !
Commento di: bambuccia
concordo pienamente
corerre a 200 o piu sul raccordo è da pazzi...quei motociclisti escono poco e quando lo fanno aprono e vanno come se dovessero dare tutto in quella giornata come se non ci fosse un domani per continuare a viaggiare....la moto va gustata...assaporata....e qualche volta anche di gas ma nei dovuti posti e con i dovuti modi...P.S.: INDIETRO SI LASCIA IL FUMO DEL MOTORE....MA MAI UN MOTOCICLISTA...
Commento di: Mac_on_the_road
Premetto che ognuno è libero di vivere come prefirisce, ma quelle non si chiamano Raccordi Autostradali...si chiamano Piste, hanno un costo ma se proprio vuoi andare a 200 orari senza diventare un pericolo per gli altri...e là che dovresti andare.
Ho fatto diverse uscite di gruppo e ne ho viste parecchie e per alcune di esse più di un brivido mi ha attreversato la schiena ... peccato che il pirla ero io che cercavo di stargli dietro.
Adesso che ho compreso che la moto..essere motoclisti ...è SI aggregazione ma è anche e SOPRATTUTTO un rapporto intimo e personale tra te, la tua moto, la strada, i tuoi limiti tecnici, il tuo umore di quella giornata e cosi via...adesso che l'ho capito...non mi faccio alcun problema. Io devo divertirmi quella santa domenica che aspetto da una settimana e devo portare la pelle a casa perchè cè chi mi aspetta e che conta su di me per essere felice, avere un padre e vivere una vita normale dove poter anche pensare che ...se esco in moto, mi trucco da Valentino, cavalco 100cv...non per forza voglia dire che quel bacio e quel ciao sulla porta potrebbe essere l'ultimo.
Tengo alle mie passioni quanto alla mia vita...le une e le altre vivono per forza di cose in simbiosi.
Pieghe e velocità hanno e devono avere un solo limite: IO !
Cè solo un consiglio quindi: guida con la testa e sentila con il cuore, lei raramente ti tradisce.
Mac
Commento di: GUNNY68
Ciao a tutti,
ho letto con attenzione e condivido a pieno il tuo sfogo…
ma, a mio parere, il giusto sta nel mezzo.
Tengo a precisare che, a me, il gas piace darlo ma sempre in sicurezza e dove le condizioni di traffico e in generale (non il CdS che a volte è a dir poco anacronistico) lo permettano.
Premesso che l’uscita di gruppo, in quanto tale, implica necessariamente un’andatura atta a tenere compatti i partecipanti, è altresì consuetudine e norma civica tra motociclisti e non, uscire tutti insieme per rientrare tutti insieme.
Non fosse altro che nel caso qualcuno, specie se in coda, avesse qualche problema fisico o noia tecnica, gli si possa dare supporto.
Anche a me è capitato di sentirmi “inadeguato” verso certi atteggiamenti eccessivamente e falsamente “racing”.
Dico falsamente perché taluni “piloti della domenica” poiché conoscono a memoria il tragitto oggetto dell’uscita, in quanto già battuto migliaia di volte, lo percorrono con “estrema disinvoltura” esibendo pieghe e velocità da circuito ed affrontato curve cieche a vita persa, dimostrando di avere il pelo sullo stomaco più lungo di tutti.
Questo atteggiamento oltre ad essere deleterio per chi segue e magari non conosce bene il percorso, per stare al passo, può incorrere in errori di valutazione che posso trasformarsi in vere tragedie (es. arrivare lunghi ad una curva che chiude all’improvviso) o, nella migliore delle ipotesi, fa sì che il gruppo si sgrani talmente tanto che gli ultimi perdano la strada.
Ad onor del vero, di fatto, anche uscire in gruppo con chi ha un passo da bradipo, trasforma una giornata dalle aspettative esaltanti in una via crucis per tutti….
Personalmente, non disdegno le uscite “numerose”, anche perché le trovo allegre ed aggreganti, ma so già che devo osservare delle regole non scritte che sono alla base del comune buon senso.
Tuttavia, per le uscite allegre, preferisco unirmi a non più di 3 o 4 amici i quali condividono non solo la necessità di portare a casa la pelle, ma anche il minuto di “vena chiusa” ovviamente ove le condizioni lo consentano e comunque….. si esce tutti assieme e si torna tutti assieme.
Per chi invece esce di casa già con gli occhi iniettati di sangue, consiglio vivamente il circuito, soprattutto perché la strada è di tutti e, certamente, ci sarà anche qualcuno che non vorrà essere compartecipe delle sue manie suicide.
Commento di: Stefano149
Allora non è solo un mio problema....
Giusto ieri ho fatto un giro con altri tre amici (GSXR, FZ1, TDM900, io versys 650) durata 5 ore.
Ritrovo e partenza da un distributore si Affi x una bella vallata li vicino, durante l'andata su SS tutto bene con velocità codice 90-100, e arrivo in una baita x relax.
Durante la pausa relax uno dei tre dice che deve essere a casa x le 18 x il lavoro, va bene rispondo, non ci son problemi se vedi che è tardi me lo dici e andate pure.
Si riparte x il ritorno ed era come essere al TT, 100 km di sorpassi a go go anche tra due camion, alchè questo che deve essere a casa x le 18 si ferma al distributore x fare benzina e mi dice:
Testina.....se vai così piano arrivo domani al lavoro!!
io...UELLAAA!!!
La mia moto è questa (versys 650) te l'ho detto tre volte che se devi andare vai e ci vediamo la prossima volta, prima la mia sicurezza poi il resto.
Lui: Dai dai andiamo.... (130 in strada provinciali), arriva a un semaforo e mi dice: è questa l'andatura.
io: Ma sborat....io non corro neanche x andare al lavoro figurati se corro perchè ci devi andare tu, organizzati meglio, fai meno pause e arrivi in tempo.
Scatta il verde e partano in 2 mentre l'altro amico resta con me.
molto più avanti li trovo fermi sulla destra a chiaccherare, mi fermo e gli dico:
Ben..... ma non dovevi correre al lavoro??
Si ma non han bisogno di me fino alle 19.
Testina........tutto questo corri corri e poi sei ancora qua.
Ho la moto dal 2009 e 58000 km sulle spalle tra Alpi (Menton-Capodistria), Nurburgring e giri vari, ho visto un motociclista arrivare sparato su una curva a gomito che è andato dritto nel cantiere dall'altra parte della strada e non farsi nulla (per fortuna)
Ma se arrivava qualcuno...e lo centrava in pieno. O se invece del cantiere ci fosse stato un fosso...
Correte pure se volete, io mi godo i miei giri.
Commento di: metallarofolk
hai ben inteso la mia situazione
Commento di: pioton62
poche storie : 1)mollali 2) porta a casa pelle 3) in questo momento anche una caviglia rotta può avere conseguenze per il lavoro 4) ritiro patente ci avevi pensato?
ciao , io vado piano perchè non ci so andare in moto ma almeno sono vivo
Commento di: FalcoStellare
E' capitato a te esattamente quello che è capitato a me: uscita organizzata con amici, per andare a far pranzo in campagna. Per me il significato era: totale relax, già corro come un pazzo (non in moto) dalla mattina alla sera durante la settimana, la domenica mattina ESIGO di rallentare fin quasi al fermo immagine...
Niente da fare: amici persi in meno di due chilometri, sono entrato in modalità "mavaffanculo" automatica, ho seguito i miei ritmi, e sono arrivato a destinazione che loro erano praticamente già all'attacco degli antipasti. Ho pranzato con una bella sensazione di disagio e soprattutto di delusione (niente come la delusione è capace di uccidere l'entusiasmo in me), l'uscita me l'ero immaginata tutta in un altro modo.
Al ritorno, stessa storia: due curve, e addio. Solo come un cane. Modalità "arivaffanculo" attivata, me ne sono tornato per i fatti miei, per le mie strade, alla mia velocità, e mi sono fatto la mia gita, rilassandomi veramente tanto.
Mi hanno telefonato la sera tardi per sapere che fine avevo fatto, gli ho risposto che stavo bene, che sì, sì, sono un fermone, e ho riattaccato. Addio, con voi in moto non ci esco più, manco pagato.
Da allora, non ho *mai più* fatto un'uscita organizzata, ed è una cosa che in realtà mi manca da morire, perché la passione per la moto per me è davvero totalizzante, e mi piacerebbe tantissimo poterla condividere con qualcuno.
Ma...
Per me uscire insieme significa: nessuno resta indietro *mai*, tutti si prendono cura di tutti *sempre*, il gruppo viene prima di tutto, e ha senso se si fa squadra, perché restare in panne da soli è veramente brutto, così come sbagliare strada e restare in difficoltà. Di correre non me ne è mai fregato niente, penso che chi va in moto per strada bardato come un alieno su moto lanciate a velocità assurde abbia urgentemente bisogno di un robusto supporto psichiatrico (oltre che di un giretto nelle patrie galere).
Ma evidentemente lo strano sono io (e lo sei anche tu).
Boh, io per ora me ne sto da solo, pazienza.
Commento di: fabrirav
Non so dove abiti ma la penso esattamente come te e ho avuto la stessa esperienza.
Giro quasi sempre con mia moglie per godermi la sua compagnia e il piacere della moto gustando ciò che mi sta intorno.
La mia moto ( Honda cbf 600) non ha mai superato i 120 e lo dico con orgoglio, io abito in Brianza e se siamo vicini una uscita con me la puoi fare.
Commento di: MUSUNGO
Ciao Leggo con piacere le vostre considerazioni anche io ho vissuto esperienze simili alle vostre e continuo a viaggiare da solo. vivo in Brianza organiziamo una sera per una birra e un lento giro .
ciao
Commento di: Naico87
Anche io sono un brianzolo (acquisito) e tranquillo... nonchè alle prime armi!
Una birra in compagnia, lavoro permettendo, potrei farmela ^^
Commento di: danieletaxi
Ragazzi la penso esattamente come voi la moto va gustata e trattata con dolcezza, io sono di roma se venite facciamo un tranquillo giro insieme e magari un bel piatto di carbonara dopo che ne dite?
Commento di: TommyTheBiker
Questo è il motivo per cui ho smesso di fare uscite con, tra virgolette, "sconosciuti".
Non sono uno che rispetta i limiti imposti dal CdS, anzi, mi piace correre. Però i limiti imposti dalla prudenza e dal buonsenso sono inviolabili.
Qui le strade sono quello che sono, andare dritti o larghi in curva può significare un volo di molte centinaia di metri giù per una scarpata. Di finire di sotto per colpa dell'esaltato di turno non ne ho proprio voglia. Così come non ho voglia di addormentarmi sulla sella perché bisogna aspettare la "palla al piede" del gruppo (a meno che non sia un principiante, lì sono molto tollerante per ovvi motivi).
Dunque, adesso le uscite le si organizza tra di noi, pochi amici fidati, e basta. Ci si conosce bene, si sa qual è lo stile di guida di Tizio o di Caio e di conseguenza si stabilisce un passo che vada bene per tutti i membri del gruppo.
Certo, mi è capitato di sentirmi dare del guastafeste e dell'asociale perché rifiutavo ripetutamente degli inviti, ma francamente chi se ne frega. Preferisco le uscite in solitaria, quindi se un giro in gruppo deve trasformarsi in un tormento non ci penso due volte a dar forfait ed andarmene per conto mio.
Consiglio finale: trovati gente con il tuo stesso stile di guida, ed inizia a combinare qualche uscita solo con loro. Meglio restrare nei "pochi ma buoni" che voler fare il gruppone a tutti i costi e rovinarsi la giornata
Commento di: Power_maniac
Sono d'accordissimo col tuo commento. ;)
Anche io faccio come te.
Commento di: Power_maniac
Bah leggendo la tua storia penso che sia tu che vai piano....e abbastanza clamorosamente. (senza offesa)
se ,perfino, non riuscivi a star dietro ad un pensionato col enduro.
come ha detto qualcuno scegli bene i tuoi compagni di viaggio...perchè tu magari ti lamenti che van troppo forte...
ma gli altri sotto il casco...si lamentano che qualcuno va troppo piano...
che poi con sto caldo...viene spontaneo accelerare un po ' per rinfrenscarsi.
Io stesso non vado più ai motogiri..raduni vari, per non rovinarmi la giornata con la moto che si surriscalda e andatura da lumache...
Una volta me ne sono andato durante il motogiro....impediti che rispettavano qualsiasi tipo di limite. (stavo morendo di caldo)
no no, meglio pochi ma buoni....
Ps certo che andare al massimo in autostrada è abbastanza ridicolo....Quello te lo quoto.
Commento di: metallarofolk
aspetta, forse mi sono espresso male.
Io mi son lamentato perchè si andava ben oltre i limiti di sicurezza ( non parlo di CDS).
Ho mantenuto i 160-170 sul percorso e sui 150 in autostrada. Vado troppo piano? Non credo. Poi la sensazione di andare troppo piano o forte è abbastanza soggettiva, forse. Ma non mi considero proprio lumaca. Che ne pensi?
Commento di: Power_maniac
Guarda non saprei cosa dirti.... per poter giudicare avrei dovuto essere con voi.
se mi dici cosi...proprio lumaca non sei...ma come ti ho detto avrei dovuto vedere il contesto, detto questo il mio non è un intervento per denigrare...
ognuno fa ciò che vuole.
Commento di: metallarofolk
Non mi sono offeso, anzi apprezzo chi fa delle osservazioni. Secondo me si andava troppo forte in relazione al traffico e al fatto che avevo mia moglie seduta dietro. Il fine di quell'uscita era decisamente diverso da come sono andate le cose. Se avessero proposto un giro veloce sarei andato solo ( con conseguente ed ovvio sorpasso dell'enduro).
Queste cose però non si fanno in autostrada e neanche slalomeggiando fra le auto.
Commento di: Adrm
Non avete fatto la >SBk ..ma diciamo che eravate sopra le righe ...
comunque per quanto io sia osservante del CDS nei centri abitati quando sono fuori difficilmente sto sotto la velocità di 150/160 km H sui rettilinei .. rischio veramente di annoiarmi .. cos' come tra le curve .. spesso il passo è dato dall'esperienza maturata fra pista, strada ,cambi moto etc etc e alla velocità ci si assuefa
per cui capita di trovare Anzianotti che sverniciano senza problemi anche tanti smanettoni pur pensando di avere un passo tranquillo
Commento di: Adrm
prima che nascano equivoci ...*così come tra le curve difficilmente sto sotto i 100kmh ... purtroppo ho cancellato senza accorgermene
Commento di: ambro028
Beh io non ho molta esperienza di guida...ma tra i miei amici che hanno la moto ne ho 3 come me piu o meno...con la testa sulle spalle quando la strada è pericolosa...fortunatamente vivo in una zona dove ci sono parecche strade bellissme poco trafficate...li si può tirare ma solo quando non c'e nessuno...invece altri miei 4 amici vivono la moto come un videogame...non riescono a capire che se sbagli non fai start e ricomincia..se sbagli ti fai male e fai male....un mio amico in particolare rischia tutti i gironi perche azzarda sorpassi ovunqe...
Commento di: Ripper_92
Io finora sono andato via in gruppo numeroso solo una volta, proprio la prima in cui ho fatto un passo, lo staulanza 3 anni fa. eravamo un gruppo di 30/40 moto, tutti con una moto medio grossa, tranne me che avevo ed ho una ninja 250. All'andata anche se ero sempre il penultimo (non ultimo per il semplice fatto che il giro era organizzato dal negozio della dainese e c'era uno del negozio in testa e uno in coda) sono riuscito sempre a starci dietro senza problemi, poi dopo pranzo apri e chiudi fila si sono scambiati e lì li ho persi. ma letteralmente persi. a metà pomeriggio sono riuscito a riprenderli solo per il fatto che si erano fermati da 10 minuti perché c'era la strada chiusa per i ciclisti. ho guidato impiccato perché non avevo la minima idea di dov'ero, non avevo cartine e nemmeno navigatore e li volevo riprendere. e non mi è piaciuto per niente doverlo fare. quando li ho ripresi, 2 minuti e non li ho più visti. non so nemmeno come ho fatto ad entrare in autostrada un'entrata dopo da dove avrei dovuto e alla fine sono arrivato in negozio quando c'era già gente che se ne andava. dopo questa esperienza mi è passata completamente la voglia di andare via in gruppo più di 3 persone sia che abbia questa o una moto più grossa (anche se avendola più grossa penso di andare sempre a quella velocità).
Commento di: MONSTERINO11
anche io come te preferisco fare dei bei giretti in moto con mia moglie come "zavorrina" e la fine del contakm l' ho visto più di una volta, ora però ho due figli di appena 3 e 1 anno e quindi le uscite in due sono diminuite parecchio... vado in giro per le curve che la mia bella isola sarda propone quasi ovunque ed ogni volta che qualcuno esagera io lo lascio andare, se poi mi aspetta bene, altrimenti so sicuramente tornare indietro a casa da solo...ora esco sempre con degli altri amici che come me hanno figli piccoli e che arrivati ad una staccata o a un lungo rettilineo vedono il sorriso dei bimbi che aspettano a casa il tuo rientro...fai come me, cambia gruppo e scegli qualcuno che la pensa come te e se si vuole andare forte ci sono sempre le piste per correre in sicurezza!
Commento di: metallarofolk
Non pensavo di ricevere così tanti commenti, tante opinioni e consigli! Vi ringrazio tutti! Buona strada, qualunque essa sia.
Commento di: dubbto
A Roma in buona parte dei casi chi guida una SS lo fa perché è di moda e fa figo. Mediamente le spalle delle posteriori sono nuove per almeno 2-3 centimetri quindi in genere si tratta di gente che tira la moto sul dritto e non sa fare le curve perché non ha occasione di farle.
Girare con gente così è un cesso ed è meglio lasciarli perdere... unica utilità sociale che hanno è rovinare una moto che poi uno che guida solo in posta può ricomprare a poco e sistemare.
Purtroppo le SS e i GS (che stanno diventando un vero incubo in montagna) son moto di moda e i buona parte dei casi chi le guida non dovrebbe guidare nemmeno una bicicletta.
Io sono per le uscite in solitaria o in gruppo ristretto e "noto"