Stamattina (ieri mattina, ndr) tutti noi siamo rimasti scioccati dalla
morte di un giovane grande Pilota, Marco Simoncelli...
Le immagini dell'incidente che ora rimbalzano da un TG all'altro sono
davvero scioccanti. Vedere quel corpo che scivola sull'asfalto con le
braccia dietro la schiena fa capire davvero la tragicità di
quegli istanti.
Vedere il volto spento di Valentino Rossi e Loris Capirossi, gli occhi
vuoti di Nicky Hayden, la voce rotta di Alberto Porta, il papà
che sospira "è morto".
Si ragazze, si ragazzi: in moto si può anche morire.
In pista come su strada.
Si chiamano imprevisti, perchè dopo che sono accaduti capisci
che non erano prevedibili. Ma ancora troppo spesso vedo in giro
centauri che corrono, che rischiano...
Mia mamma quando comprai la prima moto mi disse solo una cosa:
"io ci ho messo 9 mesi per farti. Ricordati che la vita si perde in un
istante."
E' un istante quello che separa il tutto dal niente, la luce dal buio.
Scrivo queste due righe solo perchè sento dal profondo di
volerlo dire a tutte e a tutti voi amiche e amici del Tinga, conosciuti
e non: l'imprevisto è tale ma, vi prego, non andatevela a
cercare! Non si è mai troppo prudenti, troppo concentrati,
quando saliamo sulle nostre moto.
E nel ricordo di un grande Pilota come Marco Simoncelli vi invito a
riflettere sulle mie parole.
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