Correva l'anno 2006, l'università era agli inizi, i 4 mesi di stagione lavorativa aveva portato ottimi frutti e il tarlo delle 2 ruote si faceva sentire...

Deve ancora esserci, in qualche cassetto disordinato di camera mia, quel foglio A4 macchiato di birra e pasticciato con un indelebile nero. Sul foglio c'è una data "31/12/2006", una promessa (fatta a me stesso e ai miei amici) "entro giugno 2008 avrò una moto", la mia firma e quella degli amici scettici, forse perché mi conoscono meglio di me stesso =).

Ero convinto di finire l'università per tempo e i soldi guadagnati in un'estate mi fecero pensare che in 2 anni sarei riuscito a prendere la moto. Nulla di più sbagliato. L'università si è protratta e i soldi guadagnati nelle estati e in qualche lavoretto svanivano per alleggerire le spese dei miei.
La passione per la moto però non è mai svanita, anzi, più passava il tempo e più mi rodevo perché in garage mi mancava una due ruote.....

Da quel capodanno sono passati 5 anni, la laurea è arrivata, il lavoro anche. Sono passate anche 9 stagioni dal 2008 e la moto in garage ci è entrata solo quest'anno!!!

Più precisamente è l' 11/06/2011 quando per la prima volta salto in sella alla MIA moto. Certo non è quella sognata in tutti questi anni, ma il portafoglio non permette altro e io non ho voluto passare un'altra estate a rosicare. Resta il fatto che quando l'ho provata dal concessionario ho pensato: "deve essere mia!!" =)

Scortato da amici porto a casa il "bolide" (per me lo è! =) ). E' da quando ho fuso il Gilera 125gt, che non guido un moto a marce e sono parecchio arrugginito e i primi a rendersene conto sono i gemelli che ringraziano!!
Parcheggio nel piazzale, saluto gli amici e ammiro la moto. In due secondi mi si para intorno tutta la famiglia. Le loro facce tradiscono quello che gli passa per la testa: mio papà freme per farci un giro (il suo Suzuki ormai è senza targhe e il casco non lo indossa da troppo tempo!!), mio nonno brilla di una passione che lo ha accompagnato una vita e la mamma scuote la testa. La scuote con la rassegnazione di chi mi ha visto crescere tra olio, grasso, motori e sa che non può farci nulla....ci deve convivere =)

I soci non aspettavano altro, è stato come se in questi anni gli fosse mancato il compagno di scarrozzate.

Non passa neanche una settimana che organizzano un mini giretto per farmi prendere confidenza con il mio nuovo acquisto. E qui inizia il primo scontro con la realtà: sembrava più facile a vedere gli altri guidare e il cervello sembra aver immagazzinato le paure di mia madre. Guido impiccato, tiro poco le marce, pieghe nulle e le discese le farebbe meglio il mio vicino di 5 anni con il triciclo della chicco. Arrivo a casa un po' amareggiato, speravo di fare meglio, ma tra una birra e una battuta su come guido l'amaro sparisce e fa spazio alla dolce idea di crearci un logo per il nostro piccolo gruppo di motociclisti (nasce così il team passerà). Finisce che ho la moto da solo una settimana e mi ritrovo a creare il logo per un minuscolo motoclub (chiamarlo così è un po esagerato!!) di spiantati =).

Il primo giro serio arriva 2 week end successivi, ritrovo al bar alle 9 e mezza e partenza alle 11 (devo regalare degli orologi a qualcuno). Destinazione San Marco e poi si vedrà! Il San Marco è teatro del mio primo saluto da motociclista, riportandomi ai piccoli giri da zavorra di mio padre, quando tiravo fuori un timido saluto appena accennato, e del mio primo incontro con il signor asfalto!! ahia!

L'estate passa tra brevi o lunghi giri tra i passi valtellinesi, bergamaschi, bresciani e trentini.
Partenze in gruppo, a volte organizzate nei minimi dettagli, altre organizzate in mezz'ora con mete ben poco definite. Cartine estratte con conseguente discussione su chi è più bravo a sbagliare strada, pranzi in trattorie sperdute dove si è mangiato da dio e strade fatte mille volte in macchina ma che in moto mi hanno lascito un sapore diverso.

Sono tornato un po bambino, durante la settimana fremo perché non posso salire in sella (ahimè lavoro a Milano lontano da casa), quando monto in sella ho un sorriso ebete e ogni volta che la parcheggio guardo la gomma posteriore..."si memmo oggi hai piegato 1mm di più" =)

Beh, mi sono dilungato anche troppo!! Concludo col sorriso pensando che vicino alla foto di mio papà in cima allo Stelvio ci ho messo la mia, anche se lui ha fatto notare che li erano in due con un Gilera 125 =)

Ps: chiedo scusa per il modo di scrivere, l'italiano non è il mio forte e grazie se siete arrivati fino in fondo! =)

Lamps